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n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - Pescara, 3 Gennaio 2017

WIKISOURCE
E LA FRONTIERA
DEL VOLONTARIATO
DIGITALE

    https://it.wikisource.org/wiki/Pagina_principale è il link per connettersi, esplorare ed interagire con la piattaforma digitale della variegata famiglia di Wikimedia Foundation dedicata ai libri che non siano più vincolati da alcun tipo di copyright.
    Si tratta in pratica di una enorme biblioteca digitale, totalmente gratuita e facilmente consultabile, in cui sono messi a disposizione in vari formati elettronici testi di ogni genere, che chiunque può scaricare sui propri dispositivi senza alcun vincolo ed in forma anonima.
    La vera rivoluzione dell'open source applicata alla diffusione dei libri, insomma.
    È come avere una biblioteca accademica aperta 24 ore al giorno 7 giorni su 7 in cui al momento è possibile reperire più di 48.000 titoli, tra cui i principali testi "classici" che sono alla base della formazione scolastica superiore di qualunque cittadino italiano.
    Eppure l'uso che si fa di questa piattafforma nelle scuole e nelle università è ridicolmente bassa, direi imbarazzante; colpa, secondo me, della scarsa apertura del mondo della formazione scolastica verso il web ed in generale verso l'editoria elettronica, in assoluta controtendenza rispetto a nazioni ben più moderne della nostra, come il Giappone e gli Stati Uniti.
    Ma del "classicismo" culturale italiano e della sua miopia ho già avuto modo di parlare altrove, e non intendo dilungarmi oltre sull'argomento, per non annoiare chi mi legge e soprattutto me stessa; mi limito pertanto a stigmatizzare questo aspetto deprimente e spezzo una lancia a favore di una realtà che non è molto nota e che invece dovrebbe contare milioni di utenti ogni giorno.
    L'aspetto che però intendo pubblicizzare, poiché lo trovo un modo intelligente e produttivo di fare volontariato culturale utile e non fine a se stesso (come ahimè spesso accade), è la possibilità di interagire con wikisource, registrandosi (gratuitamente) come utente ed apportando il proprio contributo con la più elementare delle facoltà che si imparano a scuola fin dall'inizio: leggere.
    Tutti i testi, infatti, prima di essere rilasciati come scaricabili hanno bisogno di una serie di interventi, dai più complessi ai più semplici, e tra questi il primo livello, il meno impegnativo ma anche il più utile, è la rilettura con la correzione dei refusi di battitura.
    Credo che questo genere di attività, oltre che educativa se l'attore principale è uno studente nativo digitale (che spesso usa il web solo per attività social o ludiche), sia anche un ottimo passatempo per chiunque abbia voglia di fare qualcosa per gli altri, oppure abbia interesse a leggere un testo (per curiosità, per ricerca o per altri motivi), unendo l'utile al dilettevole.
    Per quanto mi riguarda, frequento wikisource da circa quattro anni, e mi dedico essenzialmente alla rilettura delle fonti storiche medievali (che sono la mia passione personale), ed ultimamente rileggendo Procopio di Cesarea ho "scoperto" che molte delle informazioni che ho acquisito durante gli studi accademici erano sbagliate o parzialmente incomplete.
    Leggere in prima persona attingendo dalla fonte primaria, senza cioè passare attraverso la spiegazione o l'interpretazione di terzi, è per alcuni settori di indagine (come la Storia) il modo migliore per avere una visione più generale dei fatti e comprenderne perciò meglio le sfumature.
    Mai come nel caso di wikisource dal volontariato si ottiene contemporaneamente anche un utile immediato.
    Lo consiglio caldamente.

    Chiara Zuccarini






















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