L'ISTRICE

A 150 anni dalla nascita, Giovanni Pascoli visto da molto vicino...

Quando le notizie pungono


Le Rubriche


 

Sommario

Libri

SeBook

Ex Libris

Dialettando.com

Home Page Simonel

The Web Park Speaker's Corner

   

 

Idee in Movimento
di Ely Galleani
Alassio 8 Novembre 2005 - n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18
Un "assaggio" di qualche pagina dei SeBook? Clicca qui >>>

  On the Web
il primo libro elettronico interattivo scritto a quattro mani,  le mie più...quelle della Rete. In vendita in SeBook ed in Ex Libris su

www.ebooksitalia.com
  Ping Pong

    Ci sono giornate grigie in cui l’assenza della luce solare rende tutto più cupo; anche i pensieri, forse, perdono i colori e l'uomo si trova a riflettere e a rimirare un mondo monotono, triste.
   
Indubbio il fascino del bianco e nero ma la vivacità di espressioni diverse di luce è insostituibile.
   La nostra attenzione viene catturata ora da questo ora da quel colore e ci lasciamo condurre a riflessioni nuove ogni volta in cui nel nostro campo visivo rientri una tonalità insperata.
   I colori catturano l’attenzione, rendono vivo ciò che circonda il nostro habitat e, al contrario di quanto avviene in una giornata plumbea, ci fanno sentire attratti da mille stimoli.
   Nel mondo parallelo dei pensieri, delle parole esiste, per me, la stessa differenza.
   Tanto sono rattristata quando un discorso verte in una unica direzione, con il consenso di tutti i presenti, tanto sono felice quando, da più parti, giungono stimoli difformi dalla linea della discussione.
   Sento, con gioia, accendersi una luce dentro e lascio la mia attenzione libera di percepire quel pensiero nuovo, antitetico, forse anche rivoluzionario rispetto alle mie abitudini di pensiero.
   Non lo accolgo in toto ma lo analizzo cercando là dove sento emergere il fascino provocatore.
   Cerco in quella scintilla percepita una ragione che si accomuni al mio pensiero, per partire da lì alla ricerca di una scoperta nuova che coinvolga, possibilmente, altri interlocutori.
   Spesso questo mio atteggiamento viene bloccato sul nascere da chi, fiero del proprio discorso, non accetta intromissioni, nel timore di veder sviare l’attenzione dall’oggetto della discussione.
   Nulla di più errato: si tratta solo di una ulteriore apertura, una innovazione presa dal caso a sollecitare la nuova comprensione e l’analisi di argomenti ancora sconosciuti.
Nessuna paura, si può tornare all’argomento principale ogni qual volta si voglia, basta riproporre il quesito iniziale.
   Divagare per rientrare con la gerla piena di novità senza fossilizzarsi su un dictat ormai sterile.
   Guai poi a contraddire, a porre in dubbio, a stupire: ai più questo sembra l’atteggiamento di un sovversivo, quasi quello di un nemico !
   Mentre chi partecipa o risponde ad un pensiero, ad una discussione non sempre lo fa solo per esternare lo spirito del “bastian contrario”, spesso si cerca di aggiungere alla conoscenza di quelli che si considera amici, veri o ideali, un lato e una visione per loro oscura o non ancora presa in considerazione, ricevendone , in cambio, qualcosa a noi ancora non noto.
   L’atteggiamento di chiusura del dialogo, la perentorietà delle risposte che tendono ad escludere il nuovo arrivato evidenziandone l’individualismo, quasi la sua difformità dal pensiero portante fosse una forma epidemiologica pericolosissima, una fuoriuscita dagli schemi imposti…mi fa venire in mente il modo di porsi di alcuni iscritti a partiti politici che non accettano lo scambio di idee, che umiliano, investendo di improperi, il malcapitato avversario… colpevole, solo, di pensarla in maniera difforme dalla linea imposta da quel partito. In nome della vittoria politica questi ultimi perdono la possibilità di compenetrare le realtà in maniera più completa, escludono per non rapportarsi con i diritti degli altri.
   Con loro non potrei condividere nulla perché non me ne darebbero, mai, l’opportunità!
   Così, ad esempio, sull’ultimo Blog da me postato sul Web (leggi: pubblicato) avevo chiesto ai miei lettori di intervenire svelando come avrebbero voluto realizzare i propri desideri se avessero avuto l’opportunità per farlo.
  Una risposta nei Commenti del Blog catturava la mia attenzione, si parlava di realizzare il proprio desiderio infantile a divenire medico e , ormai nell’impossibilità di attuarlo, a costruire un Ospedale in Africa, gratuito per tutti tranne per chi , ovviamente , i soldi li aveva.
  Non amando le esclusioni inviavo una mail sottolineando come nella malattia, nella sofferenza non debbano esistere classificazioni sociali, differenze. Tu si , Tu no !
  Non mi è mai giunta risposta.
  Chi scriveva non era interessato al dialogo, parte attiva di un Blog, ma solo alla propria idea che non ammetteva venisse contestata, confutata.
  O, ancor peggio, a cui non importava per nulla il pensiero dell’altro.
  Con chi si parla , allora?
  Solo con chi applaude ai nostri discorsi ?
  Davvero non cerchiamo il dialogo ?
  Dialogo, occorre ricordare, vuol dire ‘dia logo’ , dare parola.
  Prevede dunque l’attendere una risposta !
  A cosa serve scrivere sul Web se si prospettano solo monologhi fine a se stessi, se non si aspetta una risposta per quanto controversa essa possa essere…e per questo, a mio parere, ancora più stimolante?!
  Tutto quello che ci arriva dall’altro deve essere accolto, non si deve prendere ma lasciarsi prendere !
  Credo sia necessario lasciare spazio in noi per le parole degli altri, per entrare, poco alla volta, noi in loro, in quello che intendono parteciparci, nello scambio che è parte integrante della natura umana.
  Un simposio, anche virtuale, non può essere sterile, dovrebbe parteciparvi una dialettica capace di fornire una linea di dialogo, un ‘botta e risposta ’…un ping pong durante il quale non perdere lo spirito della ricerca, del divertimento, della sdrammatizzazione e soprattutto della accettazione del gioco, nel quale i colpi più duri sono quelli che ci mettono alla prova, ci rendono capaci di inventare una risposta, di trovare una nuova via.
  Net !

Due cose distinte fanno parte dello stesso gioco:
Ping Pong, opera dell’artista concettuale AlighieroeBoetti , scaricata per Voi da Internet

C U Soon ...o per meglio dire alla prossima!
Vostra www.elygalleaniblog.com

 


Ely Galleani
  Dal ruolo di attrice a quello attuale di ragioniera, da moglie di Carlo Vanzina a single convinta.
Da amica dei registi Dino Risi, Mario Monicelli, Roman Polanski a Michelangelo Antonioni... Intreccia esperienze di vita con i pittori Mario Schifano, Alighiero e Boetti, Tano Festa. Un percorso vissuto fino all'ultimo respiro... in punta di piedi per non sprofondare nelle buche più dure.
Entusiasta nell'apprendimento del vivere, viaggia per conoscere , studia i geroglifici per scoprire nuove etimologie, impara a giocare con le parole per scoprire un nuovo significato, un filo conduttore.
Ama la tavola ... ma non ingrassare!
Conserva i sapori della vita,gli apprendimenti senza perdere il proprio lato infantile, il desiderio di giocare.
Crede nel web, nella possibilità di una nuova forma di comunicazione

 


Ely Galleani

  Di questa rubrica settimanale è assolutamente vietata la riproduzione senza una autorizzazione scritta della casa editrice. Ogni violazione sarà perseguita legalmente.
 


 

© Copyright Simonelli Editore - All the rights are worldwide reserved