Ticketless
Ticketless significa, letteralmente, senza biglietto, carente del
titolo di viaggio: è la nuova prenotazione on line con TrenItalia.
Permette di viaggiare senza obliterare e possedere il biglietto prima di
salire sul treno. Valido, per ora, su tutti gli Intercity e gli Eurostar
diverrà, in futuro, usufruibile anche per i percorsi in vagone letto e
sui treni regionali.
Splendida novità per le persone anziane, da ora non più obbligate ad
effettuare code agli sportelli o alle macchinette per ritirare il titolo
di viaggio acquistato, precedentemente, in Internet o via telefono.
Ottimo anche per chi, come me, è sempre di corsa, perennemente in
ritardo ai binari di partenza. Sempre troppo presa a vivere ogni attimo
al centouno per cento e a partire, di solito, all’ultimo momento utile
per farlo.
Nessuna obliterazione o fila obbligatoria frenerà più la mia corsa
basterà fornire al controllore, direttamente sul treno, il codice
pervenuto via e-mail o sms e si potrà viaggiare più leggeri negli
impegni. Se poi le Ferrovie Italiane pensassero a riassumere le
Cooperative di Facchini forse il viaggio diverrebbe una delizia; più
protetti i bagagli e le schiene…salve dalla fatica!
Un modo per dare lavoro e assistenza allo stesso tempo.
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Come ai vecchi tempi
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Ticketless…un tempo sarebbe stata solo una espressione per
designare una persona senza titolo di viaggio. In questa vita mi
sono sentita, mille volte, un essere umano senza titolo, senza
giustificazione a percorrere questo viaggio terreno ed invece ero solo
avanti nel tempo: già sapevo come un giorno avrei avuto altre coordinate
a garantire il mio percorso. A non temere più l'arrivo del Controllore.
Sorrido ai miei pensieri e alla evoluzione del nostro mondo che,
giorno dopo giorno, non finisce di stupirci.
Prima di divenire Ticketless soffrivo di sindrome dell’abbandono e
mi beavo nel non guarirne, amando compiangermi. Forse mi faceva comodo
pensare di essere una outsider, una diversa, una vittima…non per mia
volontà ma per colpa del destino che mi aveva lasciato sola a combattere
la vita.
In verità ero una sconfitta in partenza perché davo la colpa agli
altri per avermi abbandonato, invece di pensare come chi non mi volesse
avesse mille motivi per non volermi.
Toccava a me capovolgere la situazione cercando di migliorare e
uscire da quella trappola che non era, come credevo io, creata dagli
altri ma elaborata da me stessa al fine di potermi finalmente
compiangere…povera piccola!
Poi ho reagito, ho cercato un portamento nella solitudine, mi sono
guardata allo specchio dell’anima e sono diventata una apparente
Ticketless avendo invece , in quella veste rinnovata, tutti i diritti di
affrontare il viaggio…seduta anche in prima classe!
Perché chi ha il senso del portamento e lo esterna anche quando non
è accettato, chi incontra a fronte alta e senza superbia le proprie
sconfitte e ha imparato a non recriminare, a non compiangersi, a non
accusare gli altri dei propri errori, questi è già salvo…avendo capito
come la colpa non sia mai da una parte sola.
Dire “Hai capito?” non equivale a “Sono riuscita a spiegarmi?”
perché, nel secondo caso, si pone l’attenzione non su un difetto del
nostro prossimo ma su una nostra probabile incapacità!
Oggi
bisogna sempre più avere capacità di reagire, cogliere gli
stimoli per cambiare, elaborarli per migliorare noi stessi nelle
relazioni con gli altri. Noi che siamo sicuramente peggiori di loro, se
non altro perché siamo a conoscenza di come le situazioni si determinino
e non siamo ancora in grado di riconoscere i nostri difetti, gli errori,
le colpe. Coraggio, non è difficile !
Per terminare con un sorriso il mio viaggio ideale da Ticketless
ricordo una frase della pittrice surrealista Leonor Fini, quando,
intervistata sulla sua età, soleva rispondere: “L’âge, ma chère amie,
change selon le jour”. L’età, mia cara amica, cambia secondo il giorno
…ma non il peso delle valigie, aggiungo io!
C U Soon ...o per meglio dire alla prossima!
Vostra
www.elygalleaniblog.com
Leonor Fini in un giorno "giovane"
Ely Galleani
Dal ruolo di attrice a quello attuale
di ragioniera, da moglie di Carlo Vanzina a single convinta.
Da amica dei registi Dino Risi, Mario Monicelli, Roman Polanski a
Michelangelo Antonioni... Intreccia esperienze di vita con i pittori Mario Schifano,
Alighiero e Boetti, Tano Festa. Un percorso vissuto fino all'ultimo
respiro... in punta di piedi per non sprofondare nelle buche più
dure.
Entusiasta nell'apprendimento del vivere, viaggia per
conoscere , studia i geroglifici per scoprire nuove etimologie,
impara a giocare con le parole per scoprire un nuovo significato, un
filo conduttore.
Ama la tavola ... ma non ingrassare!
Conserva i
sapori della vita,gli apprendimenti senza perdere il proprio lato
infantile, il desiderio di giocare.
Crede nel web, nella possibilità
di una nuova forma di comunicazione
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