Un
Artigiano
è un Artista instancabile
Così è vero il suo contrario: un Artista è un Artigiano
È colui che porta a termine un lavoro nel
migliore dei modi rispettando i tempi dell'ordinazione, che non
risparmia fatica sino a vedere l'opera terminata.
Gli occhi stanchi, la fronte imperlata di freddo sudore, scordando sonno
e fame persegue il fine sino a raggiungerlo. Per tutto il tempo della
realizzazione si trasforma in umile tramite per l'arte che, attraverso
le sue mani, giunge ad esprimersi.
Succede ad un falegname, ad un orafo, ad un pittore ma anche al grande
Michelangelo Buonarroti di sentirsi inadeguato a compiere la propria
opera, di cercare un aiuto che gli dia la forza di terminarla. Quell'ardore,
quel fuoco ispiratore deve essere supportato dalla forza, dalla volontà
di terminare, dalla pazienza nel vedere il tempo scorrere più in fretta
dei progressi, nella sua realizzazione.
Ecco trasformarsi Michelangelo in poeta e supplicare :
Fammiti veder in ogni loco!
Se da mortal bellezza arder mi sento,
appresso al tuo mi sarà foco ispento,
e io nel tuo sarò com' ero, in foco.
Signor mio caro, io te sol chiamo e invoco
contro l' inutil mio cieco tormento;
tu sol può rinnovarmi fuora e dentro
le voglie e il senno e il valor lento e poco
Che posso io altro, che così non via?
Ogni ben senza di te, Signor, mi manca,
il cangiar sorte è sol poter divino.
Non sta parlando di portare a termine una opera da
poco, Michelangelo invoca aiuto perché sente inadeguato il proprio valore
a terminare... la "Cappella Sistina"!
La forza degli artisti non si ritrae di fronte ai più grandi progetti,
anzi si affina nel perseguire il suo compimento, cerca i mezzi e si
seduce di quella ricerca!
Artigiano Artista è stato il grande pittore concettuale "Alighiero e Boetti".
In occasione del decennale della sua scomparsa, avvenuta il 21 aprile
1994, il critico Achille Bonito Oliva, grande amico di Alighiero,
ha pubblicato sul giornale "La Repubblica" questo articolo dal quale ho
estratto alcune righe che vi propongo di seguito:
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Idee del Mondo in
"Cieli ad Alta Quota" di Alighiero e Boetti
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"Boetti considera il processo creativo una catena di
montaggio, a cui partecipano più mani, quelle dell'artista e quelle di
altri.
La mano destra è quella dell'esecutore che riproduce fedelmente il
progetto, la sinistra è la parte maledetta, la mano mancina dell'artista
che pratica la differenza e lo sbaglio (...)
La pratica dello sbaglio avviene perché non esiste l'esecuzione pura, ma
c'è l'introduzione al progetto di altri soggetti, seppure esecutori che
esercitano inevitabilmente la variazione. (...) L'intensità propria
dell'arte, è "l'applicazione costante della tecnica dello sbaglio."
Di ciò ogni Artigiano può dare conferma!
Un gustoso aneddoto raccolto da Eddie Porro: quando Alighiero da ragazzo
veniva al mare,
ad Alassio, sulla spiaggia non costruiva castelli ma cave strutture
coniche, vulcani di sabbia.
Li riempiva di carta, la accendeva e li faceva eruttare, diventare
attivi.
Sentiva già l'importanza del "fuoco sacro" che lo avrebbe animato per
tutta la vita!
Il resto della storia lo si può leggere su "Afghanistan 1974" nel
SeBook
On the Web
alla prossima!
Vostra
www.elygalleaniblog.com
Ely Galleani
Dal ruolo di attrice a quello attuale
di ragioniera, da moglie di Carlo Vanzina a single convinta.
Da amica dei registi Dino Risi, Mario Monicelli, Roman Polanski a
Michelangelo Antonioni... Intreccia esperienze di vita con i pittori Mario Schifano,
Alighiero e Boetti,Tano Festa. Un percorso vissuto fino all'ultimo
respiro... in punta di piedi per non sprofondare nelle buche più
dure.
Entusiasta nell'apprendimento del vivere, viaggia per
conoscere, studia i geroglifici per scoprire nuove etimologie,
impara a giocare con le parole per scoprire un nuovo significato, un
filo conduttore.
Ama la tavola ... ma non ingrassare!
Conserva i
sapori della vita, gli apprendimenti senza perdere il proprio lato
infantile, il desiderio di giocare.
Crede nel web, nella possibilità
di una nuova forma di comunicazione
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