A Caccia di Billi
|
Billi
|
A mezzanotte ricevo sul telefonino una chiamata: dall’altro capo
della linea c’è Daniela accorata, la voce rotta dai singhiozzi…
“E’ scappato …Billi è scappato !”
Il cagnolino meticcio, da due giorni ospite, ha trovato sul
terrazzo di casa una via di fuga e l’ ha usata per correre attraverso le
vie deserte di Genova avvolte nell’oscurità.
Un giovane cane sciolto, libero, senza collare e guinzaglio,
padrone di una notte di trasgressioni e di paure corre a fiato perduto
spinto in avanti da ogni singolo nuovo rumore.
Corre non si sa dove, corre per non pensare.
Disperata corre anche Daniela, il cuore a mille, cercando ogni
anima viva a cui chiedere la direzione presa da quel batuffolo di pelo.
Tra i singhiozzi trattenuti la sento ripetere:
“L’ ho perso…non lo ritroveremo mai più”.
Vorrei spiegarle come sia più complicato ritrovare chi si ama
quando siamo noi a perderlo e non il contrario per cui cerco di
raggiungerla con voce pacata, ferma
“No piccola Dani non lo hai perso…si è perso ! Lo ritroverai perché
gli vuoi già bene”.
Quando si prova realmente un simile sentimento verso qualcosa o
qualcuno non lo si perde mai. Proprio perché dentro di noi c’è la forza
necessaria a dimostrare il nostro amore che non demorde e ci fa andare
avanti senza soste.
Cerco di placare la sua disperazione perché con gli occhi lucidi
non si ha una buona vista
“Continua a cercarlo, lo troverai ne sono sicura, lo troverai !”
Cosa ha spinto il cagnolino appena adottato alla ricerca della
libertà, cosa ha funzionato da molla a fargli divellere la recinzione,
attraversare il terrazzo del vicino, arrampicarsi sul muretto per
buttarsi nella pubblica via ?
Billi i primi mesi di vita li ha passati con una ragazzina
handicappata e nessuno conosce i motivi del suo allontanamento da quella
casa…Chi si occupa della bambina disabile ha deciso di darlo via forse
perché interessarsi di tutti e due si era rivelato troppo faticoso e
snervante. Forse la ragazzina aveva già instaurato un imprimatur con il
cucciolo e ora, quando dal suo mondo solitario lo vuole al suo fianco,
appena lo chiama, lui, anche da lontano, la sente. Non distintamente ma
la sente tanto quanto basta per decidere di scappare e raggiungerla…ma
dove? La città è grande e il richiamo si perde in mezzo ai rumori e alle
paure della strada: di notte ogni singolo mezzo produce il rombo di
dieci, un motorino lo si sente arrivare da lontano in quelle strade
vuote.
Oppure Billi potrebbe essere semplicemente al suo primo
calore e avvertire la presenza di altri piaceri nei vicoli sotto casa !
Gli animali hanno i sensi ben più all’erta dei nostri, percepiscono
odori e ultrasuoni a noi sconosciuti e indifferenti , vivono in una
sfera dove forse sono anche i diversamente abili.
Ricordo una puntata televisiva passata a notte fonda sui ragazzi
autistici.
L’intervistato, diversamente abile, rispondeva alle domande
utilizzando la tastiera di un computer con la quale riusciva a dare
forma corrente ai propri pensieri. Alla questione“ Quale credi sia la
differenza tra noi e voi ?” scrisse “ Voi siete sequenziali , noi
immediati”
Vero ! Noi soppesiamo le emozioni mentre le proviamo, le
razionalizziamo e poi, solo poi, le viviamo!
Loro sono immediati gridano se qualcosa li impaurisce, si
emozionano ‘oltremisura’ ad ogni stimolo, vivono le sensazioni al di
sopra della ragione ... diversamente abili.
Sarebbe da augurarsi un riequilibrante mix per tutti !
Così la prima padroncina di Billi, incapace di parlare nel modo e
con la frequenza a noi conosciuti, potrebbe avere usato una altra forma
di richiamo, una specie di accorato ultrasuono, muto per noi, che Billi
, anche lontano, percepisce e inspiegabilmente insegue quella notte.
Lo vedo correre per le vie deserte di Genova con le orecchie tese
alla ricerca della fonte di quel richiamo. Inutilmente perché la bimba è
chiusa nella scatola di una casa e in quella della sua anomalia.
La disperazione fa mordere al cane la coda, lo fa girare a vuoto,
passa di corsa, spaventato, agitato.
“E’ andato di là…”
“Ma quando lo avete visto?”.
“Saranno stati venti minuti fa, correva come un disperato”.
“Questo è il mio numero se lo trovate mi chiamate , per favore”.
Gli occhi umidi , la voce colma di tristezza non rassegnata…come si
può resistere a tanta emozione? Daniela trova molti amici imprevisti
quella notte , succede sempre così quando si mostra di avere un cuore,
nessuno resta indifferente. Tutti i ragazzi che incontra la capiscono e
cercano di contribuire nel darle una speranza. Ma si sa i giovani
corrono anche loro e forse inconsapevolmente hanno anche incitato quella
fuga partecipando con il cuore alla corsa liberatoria del cucciolo.
Sarà poi un vecchietto, pieno di calma e saggezza, ad infondere un
freno a quella notte.
Lo ha visto passare il cucciolo una ventina di minuti prima e ha
pensato:
“Se non la smette di correre farà una brutta fine, dovrebbe
calmarsi” e Billi lo ha fatto, si è infilato dentro ad un orto in un
vicolo cieco e si è fermato.
Lo hanno trovato con il cuore dai battiti impazziti, affamato e
assetato da quella corsa senza fine.
Lo hanno trovato perché non hanno smesso di cercarlo. Finalmente a
casa, nella sua cesta, non ha più smesso di leccarsi le zampine...
Mentre prende le ordinazioni ai tavoli, la sera dopo, Daniela
riceve una telefonata da una delle persone incontrate la notte
precedente:
“Ho trovato il tuo cane ! Stai tranquilla è da me con la mia
cagnetta”.
Lì per là Daniela non capisce…lo ha lasciato a casa Billi !…
C U Soon ...o per meglio dire alla prossima!
Vostra
www.elygalleaniblog.com
Ely Galleani
Dal ruolo di attrice a quello attuale
di ragioniera, da moglie di Carlo Vanzina a single convinta.
Da amica dei registi Dino Risi, Mario Monicelli, Roman Polanski a
Michelangelo Antonioni... Intreccia esperienze di vita con i pittori Mario Schifano,
Alighiero e Boetti, Tano Festa. Un percorso vissuto fino all'ultimo
respiro... in punta di piedi per non sprofondare nelle buche più
dure.
Entusiasta nell'apprendimento del vivere, viaggia per
conoscere , studia i geroglifici per scoprire nuove etimologie,
impara a giocare con le parole per scoprire un nuovo significato, un
filo conduttore.
Ama la tavola ... ma non ingrassare!
Conserva i
sapori della vita,gli apprendimenti senza perdere il proprio lato
infantile, il desiderio di giocare.
Crede nel web, nella possibilità
di una nuova forma di comunicazione
|