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Idee in Movimento
di Ely Galleani
Alassio 13 Ottobre 2005 - n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15
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il primo libro elettronico interattivo scritto a quattro mani,  le mie più...quelle della Rete. In vendita in SeBook ed Ex Libris su

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 La Visibilità e la Forma *

  E’ notte, preparo una tazza di tisana depurativa di Absenthium, i medici dell’antichità lo reputavano un toccasana: in un papiro egizio del 1600 a.C. se ne esalta la proprietà disintossicante e depurativa capace di agire sul fegato eliminando le tossine e riportando il buon umore. Il suo nome deriva dal greco e significa privo di dolcezza, bisogna avere molta fiducia nella sua efficacia per tollerarne il sapore sgradevolissimo. E’ talmente amaro che, nelle Sacre Scritture, simboleggiava le vicissitudini e i dolori della vita. Chiodo schiaccia chiodo! E "Occhio per occhio e il mondo diventa cieco" ... diceva il Mahatma Gandhi! Sono sicura dell'effetto benefico del decotto e, lasciato raffreddare, lo bevo quasi fosse l’unico rimedio ad una giornata, per me, davvero deludente dal punto di vista umano. Valuto i fatti e mi sovviene una frase scritta dal sommo poeta Dante Alighieri (Inferno XVI) : “Fatti non foste a viver come bruti…” .
   Cosa mi è accaduto? Quale veleno ha intossicato il mio già provato fegato?
    La carenza di una qualsiasi forma nell’agire umano mi avvilisce più di ogni cosa. Ho ricevuto una telefonata, questo pomeriggio, da una persona che, incapace di navigare in Internet e di provvedere da solo ai propri acquisti, aveva ricevuto il mio libro fotocopiato da un amico… il quale, a sua volta, non lo aveva comperato ma ricevuto in prestito da una terza persona. Avrei dovuto essere contenta della diffusione dei miei pensieri ed invece l’idea della loro circolazione sotto forma di fogli fotocopiati mi avviliva.
   Perché un libro è un oggetto completo composto non solo dalla disposizione degli scritti ma dalla copertina, dalla impaginazione e dalla premessa e non può essere divulgato a pezzi! Ha una sua forma che deve essere mantenuta così come è stata studiata da chi la ha ideata. La forma… la forma va rispettata anche nella vita, non se ne può e non se ne deve fare a meno! Visibilità e Forma: qualità non disgiunte.
  
Dovendo presentare, questo sabato 15 ottobre, il libro Nobiltà di Olghina de Robilant, mi ero premurata di ordinarne e acquistarne alcune copie e ne avevo fatto omaggio a tre amici a cui volevo far conoscere, per tempo, il contenuto. Non mi ero sognata di fotocopiarne le pagine per divulgarle in una forma, per me, più conveniente.
   Le foglie di absenthium fanno fatica ad agire nella notte proprio perché il danno non è solo nella mancanza di correttezza verso la mia persona o verso l’editore ma soprattutto nella mia amara, questa sì oltremodo, constatazione di come l’umanità in genere abbia perso la capacità di comportarsi in maniera corretta senza ledere i diritti degli altri. Sono felice se, ad un amico, si vuole partecipare il mio pensiero… ma non lo fate a mio discapito! Acquistate per lui il mio libro, integro nella sua forma, e inviateglielo in regalo, ne avrà più riguardo. La pirateria svilisce il prodotto, lo priva della sua importanza… specie se lo si fa pervenire incompleto! Oltretutto le fotocopie costano, in questo caso, più del libro stesso… a meno che siano fatte alle spalle di qualche ente che, ignaro, ne supporta i costi!
   E torniamo alla forma, alla educazione che sola impedisce si manchi di rispetto anche ad un solo anello della catena! Proprio per non vivere come bruti, rozzi ed insensibili esseri. Vero è che siamo giunti al degrado massimo nei costumi e, di solito, ad ogni culmine segue una rinascita… In questo voglio sperare: nella capacità umana di recuperare i modi di una civile convivenza, senza far spallucce e prendere sottogamba tutto, giustificando ogni nostra azione con furbizia ma non con umanità! Una pubblicità, trasmessa in questi giorni, è molto indicativa dei tempi attuali: due eserciti, dalle tinte predominanti grigie, composti da bruti, da orchi, da esseri dagli occhi iniettati di sangue, si stanno per affrontare, marciano compatti e minacciosi uno contro l’altro per annientarsi a vicenda… poi… un raggio di sole esce dalle nubi ad illuminare quel fangoso grigiore e loro si fermano, a mezzo metro dalla distruzione e … alzano le mani al cielo, i volti si colorano dell’armonia ritrovata, ballano e cantano Let it sunshine…. Si ode una voce: “Tutto può cambiare basta immaginarlo”.
   Lo voglio credere anche io!

C U Soon ...o per meglio dire alla prossima!
Vostra www.elygalleaniblog.com


*Fotocopiare un libro è un reato ai sensi della legge n. 633 del 22 aprile 1941, modificata dal Decreto Legislativo n. 68/2003. È legittima solo la riproduzione, soltanto per uso personale, in fotocopia, xerocopia o sistema analogo, di un'opera protetta dal diritto d'autore, nei limiti del 15 % del volume, ma a fronte di un compenso da devolvere all'autore e all'editore come stabilito dalla legge. Quindi chi fotocopia un intero libro compie un atto di pirateria e compie un reato perseguibile e punibile per legge. E' perseguibile e punibile per legge chi fa fotocopie per il 15% del volume senza rispettare le procedure di registrazione stabilite per legge affinché giungano all'autore e all'editore i compensi stabiliti dalla legge. E commette il reato sia il privato che richiede le fotocopie sia la copisteria che le esegue.

Il reato di fotocopiare i libri provoca danni enormi:
1 - un danno gravissimo alla Cultura dell'Italia: le fotocopie abusive diminuiscono enormemente le vendite di testi universitari facendo sì che gli editori non abbiano più alcuna convenienza a pubblicare testi scientifici su argomenti specialistici con il rigore e l'accuratezza necessarie
2 . una danno al principio di Legalità dell'Italia: è riconosciuto per legge un valore dell'opera dell'autore e dell'editore in modo che possano ricavarne i mezzi economici per proseguire nella loro attività creativa, di ricerca e imprenditoriale. Togliere queste risorse a chi ne ha diritto con le fotocopie pirata vuol dire soffocare l'attività di autori ed editori e rinnegare quei principi legali che costituiscono la base di ogni convivenza civile.
3 - un danno all'economia e all'occupazione dell'Italia: ogni anno questi criminali della fotocopia pirata rubano all'intera filiera editoriale (autori, editori, stampatori, distributori) oltre 300 milioni di euro. E facendo così danno un colpo mortale all'editoria bloccandone lo sviluppo ergo la creazione di nuovi posti di lavoro e creano un bacino di evasione fiscale di decine di milioni di euro.

Realizzare un libro vuol dire sostenere una serie di costi fissi - traduzione ed editing dei testi, impaginazione, composizione, distribuzione... -  indipendentemente dalle copie che verranno stampate e altri variabili - carta, stampa, legatura, diritti d'autore, promozione... - . Chi fa le fotocopie pirata non ha alcun costo fisso, non paga i diritti d'autore e gli oneri della promozione come della distribuzione e può naturalmente contenere il prezzo copia. Ogni fotocopia pirata di un libro riduce il numero di copie legali vendute di quel libro restringendo il mercato della sua diffusione e costringendo l'editore ad aumentare il prezzo dell'opera. E la situazione, con il proliferare delle fotocopie pirata, giungerà al limite che gli editori non avranno più interesse - per quanto riguarda i testi universitari, per esempio - a pubblicare alcun libro... La conclusione è che se l'Italia è un Paese Civile, che aspira alla diffusione della cultura attraverso pubblicazioni di qualità e a prezzi accessibili deve contrastare duramente il mercato delle Fotocopie Pirata e la mentalità di troppi furbastri che comportandosi così Evadono il Fisco, Impediscono la creazione di nuovi posti di lavoro, compiono un autentico attentato contro la Cultura Italiana.


Ely Galleani
Dal ruolo di attrice a quello attuale di ragioniera, da moglie di Carlo Vanzina a single convinta.
Da amica dei registi Dino Risi, Mario Monicelli, Roman Polanski a Michelangelo Antonioni... Intreccia esperienze di vita con i pittori Mario Schifano, Alighiero e Boetti, Tano Festa. Un percorso vissuto fino all'ultimo respiro... in punta di piedi per non sprofondare nelle buche più dure.
Entusiasta nell'apprendimento del vivere, viaggia per conoscere , studia i geroglifici per scoprire nuove etimologie, impara a giocare con le parole per scoprire un nuovo significato, un filo conduttore.
Ama la tavola ... ma non ingrassare!
Conserva i sapori della vita,gli apprendimenti senza perdere il proprio lato infantile, il desiderio di giocare.
Crede nel web, nella possibilità di una nuova forma di comunicazione

 


Ely Galleani

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