La
Visibilità e la Forma
* E’ notte, preparo una tazza di tisana depurativa di
Absenthium, i medici dell’antichità lo reputavano un toccasana:
in un papiro egizio del 1600 a.C. se ne esalta la proprietà
disintossicante e depurativa capace di agire sul fegato eliminando le
tossine e riportando il buon umore. Il suo nome deriva dal greco e
significa privo di dolcezza, bisogna avere molta fiducia nella sua
efficacia per tollerarne il sapore sgradevolissimo. E’ talmente amaro
che, nelle Sacre Scritture, simboleggiava le vicissitudini e i dolori
della vita. Chiodo schiaccia chiodo! E "Occhio per occhio e il mondo
diventa cieco" ... diceva il Mahatma Gandhi! Sono sicura dell'effetto benefico del
decotto e, lasciato raffreddare, lo bevo quasi fosse l’unico rimedio ad
una giornata, per me, davvero deludente dal punto di vista umano. Valuto
i fatti e mi sovviene una frase scritta dal sommo poeta Dante Alighieri
(Inferno XVI) : “Fatti non foste a viver come bruti…” .
Cosa mi è accaduto? Quale veleno ha intossicato il mio già provato fegato?
La
carenza di una qualsiasi forma nell’agire umano mi avvilisce più di ogni
cosa. Ho ricevuto una telefonata, questo pomeriggio, da una persona che, incapace di navigare in Internet e di provvedere da solo ai propri
acquisti, aveva ricevuto il mio libro fotocopiato da un amico… il quale,
a sua volta, non lo aveva comperato ma ricevuto in prestito da una terza
persona. Avrei dovuto essere contenta della diffusione dei miei pensieri
ed invece l’idea della loro circolazione sotto forma di fogli
fotocopiati mi avviliva.
Perché un libro è un
oggetto completo composto non solo dalla disposizione degli scritti ma
dalla copertina, dalla impaginazione e dalla premessa e non può essere
divulgato a pezzi! Ha una sua forma che deve essere mantenuta così come
è stata studiata da chi la ha ideata. La forma… la forma va rispettata
anche nella vita, non se ne può e non se ne deve fare a meno!
Visibilità e Forma: qualità non disgiunte.
Dovendo presentare, questo
sabato 15 ottobre, il libro Nobiltà di Olghina de Robilant, mi ero premurata di
ordinarne e acquistarne alcune copie e ne avevo fatto omaggio a tre
amici a cui volevo far conoscere, per tempo, il contenuto. Non mi ero
sognata di fotocopiarne le pagine per divulgarle in una forma, per me,
più conveniente.
Le foglie di absenthium fanno fatica ad agire nella
notte proprio perché il danno non è solo nella mancanza di correttezza
verso la mia persona o verso l’editore ma soprattutto nella mia amara,
questa sì oltremodo, constatazione di come l’umanità in genere abbia
perso la capacità di comportarsi in maniera corretta senza ledere i
diritti degli altri. Sono felice se, ad un amico, si vuole partecipare
il mio pensiero… ma non lo fate a mio discapito! Acquistate per lui il
mio libro, integro nella sua forma, e inviateglielo in regalo, ne avrà
più riguardo. La pirateria svilisce il prodotto, lo priva della sua
importanza… specie se lo si fa pervenire incompleto! Oltretutto
le
fotocopie costano, in questo caso, più del libro stesso… a meno che siano
fatte alle spalle di qualche ente che, ignaro, ne supporta i costi!
E
torniamo alla forma, alla educazione che sola impedisce si manchi di
rispetto anche ad un solo anello della catena! Proprio per non vivere
come bruti, rozzi ed insensibili esseri. Vero è che siamo giunti al
degrado massimo nei costumi e, di solito, ad ogni culmine segue una
rinascita… In questo voglio sperare: nella capacità umana di
recuperare i modi di una civile convivenza, senza far spallucce e
prendere sottogamba tutto, giustificando ogni nostra azione con furbizia
ma non con umanità! Una pubblicità, trasmessa in questi giorni, è molto
indicativa dei tempi attuali: due eserciti, dalle tinte
predominanti grigie, composti da bruti, da orchi, da esseri dagli occhi
iniettati di sangue, si stanno per affrontare, marciano compatti e
minacciosi uno contro l’altro per annientarsi a vicenda… poi… un raggio
di sole esce dalle nubi ad illuminare quel fangoso grigiore e loro si
fermano, a mezzo metro dalla distruzione e … alzano le mani al cielo, i
volti si colorano dell’armonia ritrovata, ballano e cantano Let it
sunshine…. Si ode una voce: “Tutto può cambiare basta
immaginarlo”.
Lo voglio credere anche io!
C U Soon ...o per meglio dire alla prossima!
Vostra
www.elygalleaniblog.com
*Fotocopiare un libro è un reato
ai sensi della
legge n. 633 del 22 aprile 1941,
modificata dal
Decreto Legislativo n. 68/2003.
È legittima solo la riproduzione, soltanto per uso personale, in
fotocopia, xerocopia o sistema analogo,
di un'opera protetta dal diritto
d'autore, nei limiti del 15 % del volume, ma a fronte di un compenso da
devolvere all'autore e all'editore come stabilito dalla legge. Quindi
chi fotocopia un intero libro compie un atto di pirateria e compie un
reato perseguibile e punibile per legge. E' perseguibile e punibile per
legge chi fa fotocopie per il 15% del volume senza rispettare le
procedure di registrazione stabilite per legge affinché giungano
all'autore e all'editore i compensi stabiliti dalla legge. E commette il
reato sia il privato che richiede le fotocopie sia la copisteria che le
esegue.Il
reato di fotocopiare i libri provoca danni enormi:
1 - un danno
gravissimo alla Cultura dell'Italia: le fotocopie abusive
diminuiscono enormemente le vendite di testi universitari facendo sì che
gli editori non abbiano più alcuna convenienza a pubblicare testi
scientifici su argomenti specialistici con il rigore e l'accuratezza
necessarie
2 . una danno al
principio di Legalità dell'Italia: è riconosciuto per legge un
valore dell'opera dell'autore e dell'editore in modo che possano
ricavarne i mezzi economici per proseguire nella loro attività creativa,
di ricerca e imprenditoriale. Togliere queste risorse a chi ne ha
diritto con le fotocopie pirata vuol dire soffocare l'attività di autori
ed editori e rinnegare quei principi legali che costituiscono la base di
ogni convivenza civile.
3 - un danno
all'economia e all'occupazione dell'Italia: ogni anno questi
criminali della fotocopia pirata rubano all'intera filiera editoriale
(autori, editori, stampatori, distributori) oltre 300 milioni di euro. E
facendo così danno un colpo mortale all'editoria bloccandone lo sviluppo
ergo la creazione di nuovi posti di lavoro e creano un bacino di
evasione fiscale di decine di milioni di euro.
Realizzare un libro
vuol dire sostenere una serie di costi fissi - traduzione ed editing dei
testi, impaginazione, composizione, distribuzione... -
indipendentemente dalle copie che verranno stampate e altri variabili -
carta, stampa, legatura, diritti d'autore, promozione... - . Chi fa le
fotocopie pirata non ha alcun costo fisso, non paga i diritti d'autore e
gli oneri della promozione come della distribuzione e può naturalmente
contenere il prezzo copia. Ogni fotocopia pirata di un libro riduce il
numero di copie legali vendute di quel libro restringendo il mercato
della sua diffusione e costringendo l'editore ad aumentare il prezzo
dell'opera. E la situazione, con il proliferare delle fotocopie pirata,
giungerà al limite che gli editori non avranno più interesse - per
quanto riguarda i testi universitari, per esempio - a pubblicare alcun
libro... La conclusione è che se l'Italia è un Paese Civile, che aspira
alla diffusione della cultura attraverso pubblicazioni di qualità e a
prezzi accessibili deve contrastare duramente il mercato delle Fotocopie
Pirata e la mentalità di troppi furbastri che comportandosi così Evadono
il Fisco, Impediscono la creazione di nuovi posti di lavoro, compiono un
autentico attentato contro la Cultura Italiana.
Ely Galleani
Dal ruolo di attrice a quello attuale
di ragioniera, da moglie di Carlo Vanzina a single convinta.
Da amica dei registi Dino Risi, Mario Monicelli, Roman Polanski a
Michelangelo Antonioni... Intreccia esperienze di vita con i pittori Mario Schifano,
Alighiero e Boetti, Tano Festa. Un percorso vissuto fino all'ultimo
respiro... in punta di piedi per non sprofondare nelle buche più
dure.
Entusiasta nell'apprendimento del vivere, viaggia per
conoscere , studia i geroglifici per scoprire nuove etimologie,
impara a giocare con le parole per scoprire un nuovo significato, un
filo conduttore.
Ama la tavola ... ma non ingrassare!
Conserva i
sapori della vita,gli apprendimenti senza perdere il proprio lato
infantile, il desiderio di giocare.
Crede nel web, nella possibilità
di una nuova forma di comunicazione
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