Home - Chi Sono - Archivio Editoriale - 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - CanaleYouTube - Videoteca - Fototeca - 1 - 2 - 3 - 4 - Io la Penso Così - 1 - The Web Park Speaker's Corner -

Io la penso così - 1

L'Editoria del Terzo Millennio

Forse in troppi in Italia fra i cosiddetti "addetti ai lavori" non se ne sono ancora davvero accorti ma l'editoria dei libri dalla fine del secolo scorso ha subìto profonde trasformazioni, non soltanto di carattere tecnologico, con l'arrivo del digitale e dell'irruzione dell'intelligenza artificiale.
In questo primo quarto del Terzo Millennio non soltanto si è definitivamente affermata - MISSIONE COMPIUTA - l'alternativa che un libro può essere anche e soltanto in digitale (leggasi eBook) ma i più attenti operatori editoriali, non certamente italiani (eternamente restii a guardare al futuro, a cogliere nuove opportunità e logiche operative), ma al solito soprattutto nordamericani, hanno cominciato, per così dire, ad aggiornare regole consolidate per quanto riguarda la produzione e distribuzione dei libri anche con uno "sguardo verde".
Intendo dire che si è anche cominciato ad avere la consapevolezza che per la produzione della carta per la stampa è inevitabile abbattere gli alberi e quindi anche per questo sarebbe nell'interesse di tutti tenere sotto controllo la deforestazione e incrementare il riciclo di carta e cartone.
Si sono cominciati dunque a seguire dei comportamenti responsabili. Una attenzione "verde", consentitemi alcune citazioni autobiografiche,l'ho iniziata a manifestare in Italia con la mia casa editrice quando, alla fine degli Anni Novanta del secolo scorso, cominciai a dedicare gran parte della produzione editoriale al libro digitale avendo però la consapevolezza, allora ed ancora oggi, dell'esistenza di uno zoccolo duro di lettori che difficilmente avrebbero rinunciato al volume stampato.
Fu infatti allora, nel 2000, proprio per soddisfare questa fascia di lettori che creai quella che definii l'Opzione ExLibris: di ogni libro pubblicato in digitale, per chi lo desiderava, poteva essere prodotta una copia cartacea in un tradizionale e regolare volume considerata l'opzione di lettura su carta degli eBook. Avevo così varato il concetto di stampa su richiesta che cancellava la necessità di rischiare preventivamente su significative tirature, sulla necessità di avere il magazzino in cui conservarle e una rete di distribuzione che disseminasse i volumi nelle librerie.
La mia era una logica che si coniugava con la realtà che le cosiddette nuove tecnologie offrivano all'editoria dei libri.
Il Web, le Librerie Online (tra cui magari una proprietaria della casa editrice), pubblicare il libro innanzitutto in digitale da acquistare e scaricare subito e poi, su richiesta, il volume tradizionale su carta che arrivava a casa entro una settimana dall'ordine.
Facendo così, zero costi di magazzino, zero costi di distribuzione, zero giacenze o rese.
Infine, il libro in digitale, da leggere su computer, tablet, smartphone offre, ed è una sua unicità, a quel pubblico di lettori un po' avanti negli anni o che comunque deve fare i conti con problemi di vista la possibilità di ingrandire i caratteri "su misura" di una lettura confortevole.
Evidentemente la mia non era una visione sbagliata visto che di lì a quattro anni, nel 2004, Amazon - che aveva cominciato prepotentemente a crescere dopo anni di magra, dal 1995, ma sempre sostenuto da investitori che negli States sanno guardare avanti e leggere nella reale potenzialità dei progetti - ha abbracciato la logica del POD ovvero del Print On Demand.
E progressivamente Amazon si è trasformato poi esso stesso in editore aprendo il discorso dell'autopubblicazione, offrendo cioè gratuitamente a ciascun autore di "dimenticare" la casa editrice, di autoprodursi, autopubblicarsi direttamente e mettere in vendita in esclusiva su Amazon le proprie opere in eBook e in Print On Demand. Ma accanto a questa rivoluzionaria opzione editoriale, offrendo un servizio che ha messo di fatto in discussione il concetto stesso di casa editrice di libri, Amazon ha anche messo a disposizione di tutte le case editrici tradizionali la distribuzione e vendita online dei libri e degli eBook da loro prodotti sul mercato non soltanto italiano ma su quello globale.
Amazon è diventato di fatto il più grande editore, distributore e venditore di prodotti editoriali con una efficienza e tempestività da consentire di ricevere praticamente ogni volume acquistato nell'arco di pochissimi giorni financo in ventiquattro ore mentre, naturalemente, le versioni in eBook si scaricano immediatamente.
Di fronte a questo stato di fatto dimostrato da Amazon e dai suoi visionari investitori a mio avviso ormai ogni casa editrice medio piccola consapevole di vivere nel terzo millennio e delle opportunità da questo offerte avrebbe dovuto più concentrarsi su i contenuti, su l'editing, sulla grafica, per la versione digitale (eBook) e in quella tradizionale dei libri delegando sempre la stampa, la distribuzione, la vendita alla filiera delle opportunità, dei servizi offerti in tal senso da realtà come Amazon, iTunes, GooglePlay, Kobo etc. o proprie piattaforme in grado di garantire versioni in eBook e il Print On Demand.
E le librerie?
Questo avrebbe segnato la fine delle delle Librerie?
Neanche per sogno.
Anche le librerie avrebbero dovuto e dovrebbero avere la consapevolezza delle trasformazioni in atto. Dovrebbero puntare la propria attività sulla promozione, diventando vetrine operative sia per gli eBook originali che per i libri in Pprint On Demand. Librerie come centri permanenti di manifestazioni, di incontri per la presentazione dei titoli, luoghi attraverso i quali chi vuole leggere in digitale si reca con il proprio tablet o smartphone per acquistare e scaricare attraverso di loro i propri eBook e ordinare la versione in Print On Demand.
Non soltanto.
Addirittura le grandi librerie potrebbero dotarsi di apparecchiature di stampa (che esistono e non occupano troppo ampi spazi) in modo di offrire la stampa del volume richiesto lì per lì, "in diretta".
Le librerie dovrebbero uscire dalla logica del fornito-venduto-reso sulla quale si è sviluppato per anni il loro business e che è, ed è stato, la croce di tante piccole case editrici con quel "diritto di resa" agli editori con rimborso dell'invenduto ai tempi in cui i librai rischiavano di acquistare almeno 13 copie dei titoli messi in vendita. Ed oggi è ancora peggio con la logica "del conto deposito" in cui il libraio non rischia più nulla e l'editore incassa il venduto delle copie in conto deposito eventualmente vendute dopo mesi dall'investimento fatto per produrre i libri. Ed è soprattutto da questa realtà che è partita e si è diffusa ben oltre le piccole case editrici la realtà delle pubblicazioni a pagamento da parte dell'autore:vengono ormai richieste alcune migliaia di euro.
Sì,il mondo cambia ed anche il mondo dell'editoria dei libri dalle librerie, dagli editori, agli stampatori, ai distributori deve necessariamente percorrere nuove strade.
Quello che non cambia è il mondo dei lettori che avranno sempre "sete" di nuove letture ma con il passare degli anni, con la realtà di fatto che i cosiddetti nativi digitali crescono, diventano adulti, la popolazione sarà completamente integrata nella realtà tecnologica è legittimo chiedersi: il libro tradizionale, stampato su carta, avrà ancora un significativo spazio oppure diventerà soltanto un prezioso soprammobile mentre invece i libri si leggeranno soprattutto su apparecchi multimediali ed intere biblioteche saranno conservate su hard disk tascabili o memory card di alcuni Terabyte?
Oppure, magari, i libri si leggeranno "materializzati" in un loro ologramma da generare e sfogliare nel vuoto davanti ai nostri occhi?
Poi c'è infine una opportunità che non è stata ancora colta dalla editoria del Terzo Millennio: coniugare la logica dell'eBook con il multilinguismo e l'Intelligenza Artificiale cogliendo una formidabile occasione per promuovere e diffondere la cultura italiana, il Made in Italy della Letteratura e della Saggistica italiana a qualsiasi latitudine.
Una operazione da incentivare con un contributo del Ministero della Cultura, magari, oppure da un pool di Investitori che potrebbero magari rappresentare Marchi già ben noti nei vari Paesi in altri settori commerciali.
Il progetto si dovrebbe sviluppare così:
La case editrici interessate programmano - con l'ausilio della Intelligenza Artificiale, che permette di offrire velocemente una prima traduzione in ogni lingua da sottoporre poi all'accurato editing di editor madrelingua - versioni in eBook multilingue di opere di ieri e di oggi da loro pubblicate che non siano state diffuse al di fuori dei nostri confini. eBook che l'editore italiano mette in vendita nei bookstore online delle singole madrelingua con la disponibilità a cedere i loro diritti in volume ad una casa editrice del Paese nella cui lingua sono stati tradotti.
Un progetto che ha due aspetti:
- da una parte, diffonde la cultura italiana nel mondo offrendo comunque alla casa editrice, anche se poi non trova un editore locale, di incrementare le proprie vendite;
- dall'altra, nel caso di un accordo con una casa editrice locale, apre una sinergia che potrebbe coinvolgere nel tempo molti altri titoli del proprio catalogo. Per quanto riguarda i Classici della Letteratura e della Saggistica Italiana fuori diritti e di cui non si avesse notizia o conoscenza in alcuni degli altri Paesi, se i loro editori italiani non fossero interessati a questa operazione multilingue potrebbe essere direttamente il Ministero della Cultura ad operare per la loro traduzione e diffusione in eBook sempre offrendo l'opportunità agli editori dei vari Paesi di poter inserire queste opere nei loro cataloghi.
Penso che questo Progetto, oltre ad offrire un enorme contributo alla diffusione della cultura italiana nel mondo offrirebbe, una benefica sferzata di energia creativa all'editoria libraria italiana dandole una preziosa opportunità di uscire da un insopportabile provincialismo ed acquisire un respiro internazionale, anzi globale.

Luciano Simonelli
11 Febbraio 2025


Home - Chi Sono - Archivio Editoriale - 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - CanaleYouTube - Videoteca - Fototeca - 1 - 2 - 3 - 4 - Io la Penso Così - 1 - The Web Park Speaker's Corner -