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Nell'arco di circa trenta anni ho avuto il piacere d'incontrare direttamente o "indirettamente" molti protagonisti del mondo culturale del Novecento, di conversare a lungo con loro, di compiere delle ricerche fra i loro scritti inediti e di raccontare di incontri, di ricerche e di scoperte in vari articoli. Testi che oggi riaffiorano come le pagine sparse di un mio personale diario che desidero condividere con chi non desidera perdere la memoria di personaggi inimitabili che hanno riempito tanto di s´ la vita culturale del secolo scorso.

Luciano Simonelli

Tutto pubblicato in SeBook - SimonellielectronicBook - l'Economica On Line

  • Giorgio Scerbanenco:
    Il Simenon dei Navigli di Milano
    Le storie "nere", ambientate soprattutto a Milano, di questo particolare scrittore continuano a interessare i lettori di tutto il mondo. Attraverso la testimonianza della sua compagna, ecco il suo ritratto.
    Milano, 4 aprile 1979

  •  
  • Hugo Pratt:
    Grazie a un gatto
    hanno ritrovato il principe del fumetto scomparso

    Questo incontro ha un curioso antefatto: Pratt era sparito da Venezia lasciando in sospeso le sue "strisce disegnate". Finalmente, uno degli Scherlock Holmes sguinzagliati sulle sue tracce del "padre" di Corto Maltese ha avuto un'idea: "Teniamo d'occhio il suo soriano e ci porterà fino a lui". La pista era quella giusta. E, dopo il ritrovamento, Hugo Pratt mi ha raccontato i suoi segreti.
    Venezia, 1976

  • Oriana Fallaci:
    Un libro per un uomo ucciso dalla verità
    Dopo tre anni di isolamento, Oriana Fallaci pubblica "Un uomo", il romanzo in cui rende giustizia ad Alekos Panagulis. La giornalista scrittrice dimostra infatti che l'eroe della resistenza greca contro i colonnelli non rimase vittima di un incidente, ma invece venne assassinato.
    Roma, 11 luglio 1979

  • Georges Simenon:
    «Siate umili come Maigret»
    Il famoso scrittore belga sostiene che la gente è rovinata dall'orgoglio e dalla vanità. "Sono convinto che sia più eressante un vagabondo di un grande uomo", dice. "Il primo può vivere con se stesso senza bisogno delle apparenze"
    Losanna, aprile 1979

  • Cesare Angelini:
    Monsignore ha due amori: Pavia e Manzoni
    Narratore, poeta, critico letterario, quando parla dei vicoli e delle piazze del borgo vecchio sembra entrare in un altro mondo. A ottantotto anni conserva ancora intatto il grande amore al quale ha dedicato una intera vita e le più belle pagine dei suoi libri. Vive aggrappato a "quanto di buono c'era nel passato" e rifiuta con fermezza quanto c'è di meccanico al mondo, anche se ha simpatia per l'automobile.
    Pavia, 24 luglio 1975

  • Paolo Stoppa
    "La vita è come un fiore"

    "Ma bisogna farlo crescere con calma perché venga su rigoglioso", aggiunge il popolare attore. "E per avere una bella fioritura bisogna superare tante tempeste e mettere sempre molta onestà nel proprio lavoro".
    Milano, 16 maggio 1979

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  • Aldo Palazzeschi
    "I miei dolci 30 anni con lui..."
    Margherita Bellocchio, la domestica - governante che dal 1940 è vissuta accanto all'autore delle "Sorelle Materassi", ci parla di Aldo Palazzeschi: "Quando già stava male si preoccupava che io non rimanessi sola. Non ho mai letto i suoi libri: erano troppo importanti per me, ma ogni tanto mi leggeva qualche sua poesia. Ricordo che quando mi presentai a lui per la prima volta mi disse: "Venga, vedr&à che staremo bene insieme... Ed è stato così per tanto tempo".
    Roma, 18 agosto 1974
     

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  • Giulio Einaudi
    Vita da editore

    La grande avventura di Einaudi inizia nel 1933:
    sembra un principe illuminato, ama il lavoro di gruppo, è timidissimo.

    Torino, settembre 1989
     
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  • Italo Svevo
    Sua figlia ricorda
    A cinquanta anni dalla morte (1928), l'autore di "Senilità" rivive nell'umanissimo ritratto che mi fece sua figlia: Letizia Fonda Savio.
    Trieste, 1978
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  • Dino Buzzati
    Storia di un'amicizia

    E' quella dello scrittore con Arturo Brambilla, raccontata attraverso le lettere che lo scrittore gli aveva inviato dai tempi in cui erano compagni di banco a scuola fino agli anni Sessanta. Lettere in cui Buzzati ha scritto una sua involontaria autobiografia:
    Milano, 1985

  • Guido Piovene
    Il Messaggio di un autore
    che ha vinto la sfida del tempo

    Conferenza tenuta nell'ambito della giornata di studi su Guido Piovene a 25 anni dalla scomparsa organizzata dall'Università degli Studi (Dipartimento di Scienze Filologiche e Storiche) e dal Comune di Trento (Servizio Biblioteca e Archivio Storico)
    Trento il 21 maggio 1999

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  • Inge Feltrinelli
    "E' vero, sono una borghese, ma..."

    La chiamano "ciclone" per la sua esuberanza e vitalità, ma non le dispiace:"Certo" dice, "sono difficile da capire, tuttavia con il passare del tempo la gente ammette che sono una persona concreta".
    Milano, agosto 1980

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  • Giovanni Guareschi
    La valigia degli inediti

    Che emozione quando, Albertino ed io, cominciammo a tirar fuori i fogli che lo scrittore aveva riposto. Quello che ne emerse superava ogni aspettativa...
    Gennaio 1988

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  • Federico Garçia Lorca
    Storia di un Poeta

    Soltanto oggi qualcuno in Spagna comincia trovare il coraggio di parlare dell'artista assassinato dai franchisti: attraverso queste testimonianze, che sono altrettante pagine di storia, è nato uno straordinario "documento".
    Spagna, giugno 1976

  • Biagio Marin
    "Ho scritto sempre in dialetto
    perché non sapevo l'italiano"

    Marin ricorda che quando nacque lui Grado era austriaca, e l'italiano veniva insegnato due ore alla settimana. I primi versi, in quarta ginnasiale, li scrisse addirittura in tedesco. Fu una compagna d'infanzia a suggerirgli di scrivere nel dialetto dei pescatori, che usa con gli amici. Il poeta non nasconde l'amarezza di chi è tornato al suo paese e non trova chi lo comprende. Scrive versi prima di dormire.
    Grado, 28 dicembre 1975

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  • Luigi Meneghello
    Insegna l'Italiano agli Inglesi il più "folle"...

    Siamo andati a intervistare in Inghilterra, dove insegna da anni, lo spassosissimo autore di "Pomo pero" e di "Libera nos a Malo". In questo incontro, Meneghello racconta molti episodi legati alla sua terra e svela come sono nati i libri con i quali ha fatto conoscere a migliaia di lettori le irresistibili "cronache" del suo paese. Esce da questo ritratto un personaggio ricco di simpatia e di umorismo
    Reading (GB) 4 dicembre 1975

  • James Dean
    Vita e morte di un Mito

    Chi parla è Rolf Wütherich, il meccanico di Hollywood che viaggiava seduto accanto al giovane attore quando il bolide d'argento su cui correvano uscì di strada. Salvatosi per miracolo, oggi Wütherich raccontra cosa accadde negli ultimi secondi di vita del "ragazzo che non sorrideva mai". Si apre, con questa pagina drammatica, la storia del più patetico mito del cinema che continua ancora oggi.
    Stoccarda, settembre 1975

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  • Anthony Burgess
    "Per me Papa Roncalli
    ha rovinato la Chiesa"

    Questa è la incredibile tesi sostenuta dallo scrittore inglese nel suo ultimo libro "Gli strumenti delle tenebre" pubblicato ora in Italia. In questo provocatorio romanzo di oltre 600 pagine contrappone il bene al male, individuati nelle figure di Giovanni XXIII e del romanziere omosessuale Maugham.
    Milano, gennaio 1982
     

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  • Pablo Neruda
    Ogni notte una bella birmana...

    Dai quaderni sfuggiti alla perquisizione dei militari cileni dopo il "golpe" esce, come da un affascinante romanzo, la straordinaria vicenda umana di Pablo Neruda, il grande poeta cileno (premio Nobel 1971) scomparso un anno fa. I viaggi, gli amori e le lotte dello scrittore che da ragazzo sognava sulle pagine di Salgari e che nella sua lunga vita ebbe, tra gli amici più cari, Garcia Lorca, Pablo Picasso e Slavador Allende.
    6 ottobre 1974
     

  • Carlo Levi - Linuccia Saba
    Dipingeva ritratti anche al buio
    La figlia del poeta Umberto Saba è stata per trentadue anni accanto all'autore del famoso romanzo "Cristo si è fermato a Eboli", che fu anche pittore di straordinario talento. I suoi quadri prediletti nascevano dagli incontri e dalle amicizie con i personaggi più importanti della cultura. Da questa intervista-incontro emerge un'appassionante "galleria" di ricordi.
    Roma, 25 giugno 1977

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  • Piero Chiara:
    Incredibile! Dieci nel tema di italiano

    ...ma era un tema su Luino, la città che è sempre rimasta nel cuore dello scrittore (anche se adesso è "esule" a Varese). Poi, di scrivere non se n'è parlato più. Finché un giorno, incontrando il poeta Vittorio Sereni, Piero Chiara si è avviato alla sua attuale attività letteraria. Aveva cinquant'anni: da allora ha scritto "Il piatto piange", "La spartizione", "L'uovo al cianuro" e tanto altro ancora.
    Varese, 31 luglio 1975

  •  
  • Umberto Saba
    «Sono un povero bambino
    tra adulti stupidi e feroci»

    Così si definiva il poeta che visse in un'altalena di gioie e di tristezze ma con grande fiducia nel futuro. Aveva scritto: "S'io dovessi abbandonarmi al corso dei miei pensieri, la cintura dei pantaloni avrebbe già servito a qualcosa di diverso dal suo uso comune. Invece vivo e spero che un po' di sole spunterà anche per me". Dice il curatore del suo "Epistolario": "Credeva nei miracoli".
    Roma, 30 luglio 1981

  • Riccardo Bacchelli
    «Posso dirlo: Dio è vivo»
    Un profondo senso religioso ha accompagnato per tutta la vita l'autore del "Mulino del Po": oggi, a ottantotto anni, le sue convinzioni sono profonde. Ecco che cosa pensa del nostro destino di uomini, della giustizia e dei giovani.
    Milano, 6 giugno 1979
     

  • Harold Robbins
    Tre ville, 14 automobili e 200 milioni di lettori
    È un "fenomeno" eccezionale: i suoi numersi romanzi, di stile tipicamente americano, vengono letteralmente divorati in tutti i Paesi, al punto che in Italia molti suoi titoli sono stati ripubblicati anche da prestigiose edizioni tascabili. Questo ha procurato allo scrittore qualcosa di più del solo benessere, gli ha dato una tale ricchezza da permettergli di vivere nel lusso. La sua è "l'ultima favola americana" di un uomo che non ha conosciuto i genitori perché abbandonato in fasce e che ha il nome inventato per lui dal suo primo editore.
    Los Angeles, 7 marzo 1980
     

  • Gabriele D'Annunzio
    Il Vate ignudo sulla sabbia
    Una grande casa fatta costruire nel 1886 da Marianna Ginori Lisci ospitò il poeta assieme ai suoi figli e ad Alessandra di Rudinì nel 1906. La nascita del nuovo amore per "Giusini" in quella "magione sontuosa, isolata nella foresta". Le scorribande con i cani lungo la spiaggia e le sue esibizioni. Una zolla di quella terra al suo letto di morte al Vittoriale.
    Marina di Pietrasanta (Lucca) 22 agosto 1981

  • Anna Banti
    Un grido d'amore
    Nel suo libro più recente la scrittrice racconta la storia della sua vita. Tuttavia un innato pudore l'ha spinta a celare se stessa e suo marito, il critico e storico d'arte Roberto Longhi, dietro personaggi immaginari. "Questo potrebbe proprio essere il mio ultimo romanzo", afferma.

    Firenze, 25 maggio 1981

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  • Isaac Bashevis Singer
    «Olocausto? Non finirà mai»
    "Come la cupidigia e l'invidia, il germe della persecuzione nasce e vive con l'uomo", afferma il grande scrittore ebreo. E aggiunge: "Esiste anche oggi come ieri. Ecco un esempio: c'è un uomo in Iran che nelle sue prime settimane di regno..."
    New York, 13 giugno 1979

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  • Odysseus Elytis
    Il Nobel al figlio del re del sapone
    "A 68 anni mi sento come un giovane: per questo non amo i miei coetanei".
    "Mio padre era un industriale, con i suoi soldi mi compravo libri anzich´ giocattoli".
    Atene, 5 dicembre 1979

  • Federigo Tozzi
    Scrisse capolavori ma a scuola lo bocciarono in Italiano
    Accadeva nel 1902, quando aveva 19 anni, e lo scrittore decideva d'interrompere gli studi. - La sua infanzia e la sua adolescenza erano state rese difficili dalla morte della madre e dai pessimi rapporti con il padre, un uomo violento. - Era stato l'amore per la ragazza che poi sposò a dargli la serenità e la voglia di scrivere. - Prima di pubblicare il primo romanzo dovette attendere alcuni anni perché "colpevole" di aver criticato in un articolo D'Annunzio. - Moriva a trentasette anni mentre usciva "Tre croci", il romanzo che lo avrebbe reso famoso.
    Siena, 3 marzo 1982

  • Ignazio Silone
    C'è un santo nella sua vita
    L'incontro a 16 anni con don Luigi Orione è uno dei momenti fondamentali della sua esistenza. Lo scrittore comincia a intrecciare con lui una fitta corrispondenza che continua anche quando fa l'amara esperienza marxista. "Dio non è solo in chiesa" gli ha detto il sacerdote. "Nell'avvenire non ti mancheranno momenti di disperazione. Anche se ti sentirai solo e abbandonato, non lo sarai. Non dimenticarlo" E l'autore di Fontamara ripensa a queste parole quando, dopo essersi opposto a Stalin e aver rifiutato la logica del comunismo sovietico, è espulso dal Pci. Da quel momento, a 31 anni, esule in Svizzera, comincia a scrivere. È l'inizio di una attività letteraria che prosegue fino alla morte, come mostra l'uscita di Severina, il suo romanzo postumo.
    Roma, 3 ottobre 1981

  • Eugenio Montale
    «Ma, dopo il frac,
    potrò mettere la giacchetta?»

    Le confidenze del poeta mentre nella sua casa milanese di via Bigli si stava preparando all'avventuroso viaggio destinato a concludersi davanti al re di Svezia.
    Milano, dicembre 1975

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  • Natalia Ginzburg
    «I bambini sono soffocati dalle paure dei genitori»
    In questo vivace scambio di domande e risposte, Natalia Ginzburg, l'autrice di "Lessico famigliare", parla dei problemi più dibattuti del nostro tempo: il futuro dei giovani, la battaglia femminista, l'intolleranza, il razzismo. La sua diagnosi è pessimistica, ma stimolante. Leggete le sue opinioni e confrontatele con le vostre: troverete certamente un motivo di riflessione.
    Roma, gennaio 1974

  •   
  • Ernest Hemingway- Adriana Ivancich
    Una testimonianza, un ritratto
    Adriana Ivancich racconta la storia della sua lunga amicizia con il grande scrittore americano che suscitò tanti e ingiusti pettegolezzi. Dall'incontro a Venezia ai giorni trascorsi insieme a Cuba, attraverso alcune sue lettere e molti curiosi episodi, la nobildonna veneziana traccia ora un ritratto inedito e familiare dell'autore di "Addio alle armi" che un giorno le disse: "Quando ti ho conosciuta non riuscivo più a scrivere. È grazie a te che ho ricominciato".
    Orbetello, 18 luglio 1981 

  • Cesare Zavattini
    Una straordinaria intervista di tre giorni
    Giornalista, scrittore, pittore, soggettista e sceneggiatore dei film più famosi di Vittorio De Sica, Zavattini è uno dei protagonisti della nostra vita culturale. Oggi, a settantadue anni, mentre sta scrivendo un altro libro (ha come titolo: "Quella notte che ho dato uno schiaffo a Mussolini e dopo piansi"), ha accettato di raccontare la sua favolosa vicenda umana e artistica. In questa prima parte della sua "confessione", incontreremo un giovane istitutore del Collegio Maria Luigia di Parma, innamorato delle comiche di Charlot. inutile dire che si tratta di Cesare Zavattini. Accompagnati da lui faremo altri incontri sorprendenti: Picasso, Nasser, Fidel Castro... Ma non anticipiamo troppo: rischieremo di guastarci il piacere delle sorprese in questo viaggio nel mondo dell'arte, della pittura, della politica e del cinema.
    Genzano e Roma, maggio 1974

  • Diego Valeri - 1
    La poesia della Laguna
    A ottantotto anni conserva un lucido ricordo del suo "primo amore" per la città dei Dogi, che lui ha scoperto, bambino, arrivando col vaporetto da Fusina. Le sue lunghe passeggiate attraverso le calli. Ogni ponte, ogni rio suscitano nel poeta fantasiose immagini sulle leggende della Serenissima. Ogni giorno va dal Rio Nuovo, dove abita, fino alle Zattere dove si incontra con i suoi vecchi amici.
    Venezia, aprile 1975

  • Diego Valeri - 2
    "Quando sarò di là,
    chissà dove,
    potessi tornar sulla terra..."

    Così comincia una struggente poesia che l'autore di "Calle del Vento" aveva dedicato alle due figlie soltanto poche settimane prima della morte avvenuta nel 1976 e che è stata recentemente trovata fra le sue carte. Attraverso i versi, le prose, un gruppo di appunti e le lettere, finora mai pubblicati, e una lunga intervista che mi concesse a Venezia circa un anno prima della sua scomparsa, è ora possibile ricostruire un inconsueto ritratto umano e familiare dello scrittore.
    Roma, 20 giugno 1981
     

  • Gianni Mazzocchi
    «"Sei un cretino", mi disse Rizzoli»
    Erano gli anni Cinquanta. E quel giorno, rimproverandolo scherzosamente, il commendatore Angelo aggiunse: "Tu fai bellissimi giornali e non ci guadagni. Io li faccio brutti e guarda cosa guadagno". "Ma io mi sono divertito", commenta oggi Mazzocchi. La storia nell'editoria del creatore di periodici famosi come Il Mondo, L'Europeo, Quattroruote comincia nel 1927 come dattilografo. Ha avuto due grandi ammiratori: Luigi Einaudi e Alcide De Gasperi.
    Milano, 10 dicembre 1982

  • Dario Bellezza
    Elsa Morante, primo amore
    "La conobbi quando avevo sedici anni e lei, cinquantenne, s'innamorò di me", racconta il poeta rievocando quella sua strana relazione. "E già allora era perseguitata dalla paura d'invecchiare". Descrive quindi l'autrice di "La Storia" come una donna egoista, un po' avara e in eterna competizione con Moravia, il marito dal quale vive seprata da anni ma che non ha mai smesso di aiutarla.
    Roma, 4 febbraio 1984

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  • Erica Jong
    «Amando, ho imparato a volare»

    L'anticonformista autrice di "Paura di volare", lo spregiudicato romanzo che le ha dato la celebrità, traccia un inedito ritratto di se stessa come narratrice e dei sentimenti che la legano al marito e alla figlia Molly.
    Francoforte, 15 novembre 1980

...e, inoltre, Andrej Siniawskij, Vladimir Boukovski, Marilyn French, Ellis De Bakey, Gavino Ledda, Gianni Rodari, Lucio Mastronardi, Giuseppe Novello.
Tra breve, sempre in SeBook, Simonelli electronic Book, nel formato per Microsoft Reader e Pdf, Diario del Novecento continua con Jorge Luis Borges, Carlo Sgorlon,  Roger Borniche, Agatha Christie,  Fulvio Tomizza...

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