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n. 1 - Verona, 25 Aprile 2016

È morto o
è ancora in vita l'art.18?

La scorsa settimana, un vecchio amico, che non sentivo da un pezzo, mi telefona. Mi accorgo subito che ha una preoccupazione in animo e gli chiedo:
"C'è qualcosa che non va Bruno?"
"Beh, sì" mi risponde.
"Che problema hai?" lo incalzo.
"Mia figlia Chiara è rimasta incinta e, DOPO L'ABOLIZIONE DELL'ART.18, teme, dopo 8 anni che lavora nella stessa Ditta, di poter essere licenziata senza tanti complimenti".
"Perché dici che l'art. 18 è stato abolito?" gli domando.
"Scusa sai, ma lo sento in TV e lo leggo sui giornali. Lo ripetono in continuazione giornalisti, sindacalisti e politici di tutte le risme".
Ebbene, comunque la pensiate sulla recente dinamica legislativa che ha riguardato i diritti del lavoro, focalizziamoci su questo specifico punto per conoscerne la realtà effettiva e per valutare, contestualmente, l'attendibilità del nostro attuale sistema d'informazione e la serietà del dibattito pubblico in Politica.
L'art. 18 dello Statuto dei lavoratori NON È STATO ABOLITO dopo l'introduzione del D.Lgs 23/2015 (Jobs Act): continuerà ad essere applicato nella vecchia formulazione, per tutti i lavoratori a tempo indeterminato assunti prima del 07/03/2015.
In ogni caso, per tutti gli assunti dopo tale data, l'art. 18 ESISTE, e nella nuova formulazione, prevede la REINTEGRA in 3 casi:
1)Licenziamento discriminatorio;
2) Insussistenza del fatto materiale;
3) Nullità.
In tutti gli altri casi di licenziamento (che non sia per giusta causa) si applica la sola INDENNITÀ RISARCITORIA commisurata all'anzianità di servizio, dimezzata in caso di datore di lavoro con meno di 15 dipendenti o di 5 se azienda agricola.
L'operazione che è stata fatta con la nuova formulazione dell'art.18 aveva ed ha precisi scopi:
Attenuare la casistica dei reintegri - Determinare la certezza giuridica dei casi - Estendere il diritto a tutti i lavoratori che ne erano privi (circa 7.700.000).
Quante sciocchezze abbiamo dovuto ascoltare nei mesi convulsi di questo rinnovamento normativo?
Sciocchezze provenienti da molti fronti: sociale, politico, giornalistico. Tra chi si opponeva "a prescindere", e chi si esaltava per le innovazioni come potessero essere una panacea.
Comunque, il quadro sintetico delle realtà imprenditoriali e dei lavoratori italiani interessati alle nuove norme è questo:
Su 5.250.000 Imprese presenti in Italia, solo 157.500 (il 3%) sono medio-grandi, hanno più di 15 addetti. Tuttavia, occupano il 65% dei lavoratori cioè circa 7.800.000 (quelli che erano coperti dal vecchio art. 18).
Il 97% delle restanti imprese italiane, occupa 4.200.000 addetti che sommati ai 3.500.000 lavoratori della Pubblica Amministrazione non erano mai stati coperti dall'art. 18, come figli di un dio minore, e che dal 2015, invece, lo sono.
Questo è quanto

Tommaso Basileo
























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