Q uesto libro, considerato nel mondo il più rigoroso, originale e divulgativo studio su tutta la produzione letteraria tolkieniana è la prima opera di Tom Shippey tradotta in Italia.
Nel volume, il famoso studioso, dopo aver analizzato Il Silmarillion, Lo Hobbit e le opere minori tolkieniane si sofferma a lungo sul capolavoro di Tolkien, Il Signore degli Anelli, che è presentato come romanzo moderno e non come saga neomedievale. E, soprattutto, come ìromanzo di guerra", nel cui largo simbolismo trovano potente espressione artistica le tragedie e le speranze della prima metà del XX° secolo.
Tra le tematiche principali affrontate da Shippey troviamo: lo Smarrimento e
il Destino (o Fortuna); il Coraggio delle persone umili ed allegre; le Concezioni del Male; la Mediazione mitica tra paganesimo e cristianesimo.
Altri approfondimenti riguardano natura e ruolo della Letteratura Fantastica
novecentesca, le fonti letterarie tolkieniane, la collocazione dell’opera tolkieniana nel canone degli stili e dei generi, le motivazioni delle risposte favorevoli e sfavorevoli della critica. Il lettore troverà qui etimologie dall’Inglese Antico, riflessioni sulle metafisiche boeziana e manichea, analisi dei moduli narratologici, genealogie tra i testi antichi, altomedievali e moderni, riferimenti precisi alle singole battaglie della Seconda Guerra Mondiale, confronti con autori come James Joyce, George Eliot, T. S. Eliot, Evelyn Waugh, riferimenti a specifici episodi della critica letteraria tra Anni Cinquanta e Anni Sessanta.
Ma il libro è, comunque e davvero, un libro accessibile e anche avvincente, perché la narrazione è sempre molto chiara, ogni riferimento culturale è collocato nel suo contesto ed è spiegato, ogni affermazione teorica è accompagnata da esempi concreti, ogni tesi interpretativa è dimostrata con lucidi schemi logici, non vi è compiacimento snobistico nell’uso di termini tecnici.
Nell’edizione italiana, l’opera di traduzione, introduzione e annotazione è stata curata dalla redazione della rivista tolkieniana Endòre.
Tom Shippey è, nel mondo, il più noto e più stimato degli studiosi tolkieniani. L’autore ha insegnato Filologia Inglese medievale a Oxford con lo stesso programma di studi (syllabus) con cui la aveva insegnata Tolkien; è stato professore alla Università di Leeds, dove anche Tolkien lo era stato allíinizio della sua carriera; ha conosciuto personalmente Tolkien, col quale ha avuto una corrispondenza. Per i suoi studi tolkieniani ha
ricevuto líassistenza di Christopher Tolkien, curatore delle opere postume del padre. Ora Shippey insegna alla Università di Saint Louis negli Stati Uniti.
Nel campo degli studi di Medievistica i suoi contributi più importanti sono stati: "Old English Verse" (Brill Academic Publishers, 1972); "Poems of Wisdom and Learning in Old English" (Cambridge and Rowman, Totowa NJ, 1976); assieme a Andreas Haarder, "Beowulf: The Critical Heritage" (Routledge, London, 1998).
Shippey è uno studioso accademico di cose medievali, ma è anche un appassionato della letteratura fantastica contemporanea. L’altro - e più tecnico - suo libro di critica tolkieniana è "The Road to Middle Earth" (HarperCollins, 1982, 1992, 2003). La consulenza di Shippey è stata richiesta da Peter Jackson per la sua trilogia cinematografica dedicata a Tolkien.
Per la Oxford University Press è stato curatore di due antologie: "The Oxford Book of Science Fiction Stories" (1992) e "The Oxford Book of Fantasy Stories" (1994). Assieme a George E. Slusser ha pubblicato un’antologia di critica letteraria intitolata "Fiction 2000: Cyberpunk and the Future of Narrative" (1992).
Con lo pseudonimo di John Holm e con Harry Harrison, dal 1993 al 1996, ha pubblicato tre romanzi della saga "The Hammer and the Cross".
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