Un piccolo museo portatile del Novecento, un prontuario nostalgico e divertito di alcuni oggetti desueti del secolo scorso. Oggetti che non si usano più in quanto superati dalla tecnologia, ma anche finiti nella soffitta delle cose ritenute a torto superflue, oppure troppo impegnative, o anche bollate come fuori moda. Il volume si presenta innanzitutto come un piccolo dizionario, da Abat-jour a Zoccoli di legno, passando per Acque di colonia, Aquiloni, Cavalli a dondolo, Forcine per capelli... ma anche soffermandosi su "oggetti" che proprio tali non sono, come Dio o Musica o anche Profumo di bucato... Ma il libro offre in realtà molto di più di un semplice dizionario. Dona spunti di riflessione, partendo dalla "memoria" di ciascun oggetto evocato, su modi di pensare, di sentire e di essere, che hanno caratterizzato una porzione del Novecento ma che svelano aspetti eterni dell'animo umano. Non solo una galleria della nostalgia, dunque, ma soprattutto una collezione di promemoria circa la natura più autentica dell'uomo, raccontata attraverso quelle "cose" che hanno dato forma concreta ai suoi bisogni più semplici. E la capacità di narrare di Laura De Luca, avvolgente, coinvolgente, di grande forza evocativa, capace di far "vedere" e "sentire" con le parole il mondo in
cui ogni oggetto era inserito rende il libro un'occasione di lettura tanto preziosa quanto piacevole. Libro diverso, particolare ma non occasionale, questo di Laura De Luca. Libro da leggere, guardare e meditare. Libro anche da donare a chi ama la memoria, il sogno, la saggezza della vita e la bella scrittura.
«Sono nata nella seconda metà del secolo scorso» ha il vezzo di dire Laura De Luca per mascherare l'età. Autrice radiofonica e radiogiornalista, lavora in una grande emittente sovranazionale e ha già firmato non pochi libri fra saggi e romanzi. Fra questi: «Tutta colpa di Dio» (Edizioni Paoline, 1988); «Ninnananna a una mela frullata» (Edizioni Paoline, 1991); «Tu, piccola scatola. La radio: fatti, cose, persone» (Edizioni Paoline, 1993, in collaborazione con Walter Lobina); «La voce del papa» (EDB, 1995); «Il muro di dentro» (SEI, 1995); «Vuota per sempre, appunti dall'anoressia» (Voland, 1997 e TEA, 1998); «Che cos'è la musica?» (Allemandi, 1999). Dal gennaio 2001 Laura De Luca sta sperimentando il mondo del web attraverso il sito http://www.lauradelucaandfriends.it che attualmente ospita l'audiolibro illustrato «Tre uomini», da lei firmato con lo pseudonimo di Diego Romano, e un cartellone di opere future, oltre un catalogo di produzioni on demand destinate a CD e a CD-Rom. Laura De Luca ha ereditato dal padre Gianni De Luca, un grande maestro del fumetto italiano, Premio Yellow Kid nel 1971, la curiosità per i comics e la grafica, oltre che l'attenzione al mondo delle arti figurative. Ha compiuto studi di filosofia, scienze politiche e scienze della comunicazione; ama il cinema, pratica la fotografia, è donatrice di voce e studia musica da tre anni. |