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Idee in Movimento
di
Ely Galleani
Alassio, 21 Luglio 2009 - n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 - 39 - 40 - 41 - 42 - 43 - 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 59
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"OnTheWeb-BLOG-Una Stella in Rete"
di Ely Galleani


  La Leggerezza
  dell’Essere

  Apro gli occhi e non riesco, nell’immediato, a realizzare dove sono.
  Posizionando un atlante nell’angolo Nord Est della mia casa, secondo la filosofia del Feng Shui, ho incentivato la possibilità di viaggiare…. e, ogni mattina, devo alzarmi dai miei sogni per riuscire a capire se sono ad Alassio, a Parigi, a Roma, a Montecarlo, in Sardegna o se sto viaggiando sul Nilo.
  Una vita magnifica.
  Non potrei chiedere di meglio.
  Un privilegio che implica una maggiore coscienza, una ricerca di comprensione continua.
  Scopro di avere sempre lasciato allontanarsi da me ogni sorta di rapporto superficiale, scegliendo piuttosto una solitudine consapevole a una insipida convivenza.
  Indago sui passi della mia vita e per farlo, appena posso, rileggo il discorso che il senatore Robert Kennedy ha rivolto alla nazione, il 18 marzo 1968, dalla Università del Kansas.
  Un precursore dei tempi.
  Quel discorso antesignano è sempre di attualità perché vivere, per la gran parte delle persone, significa al giorno d'oggi solo raggiungere uno status apparente di benessere, una superficialità disgregante.
  Parole da ricordare, per sempre valide http://www.youtube.com/watch?v=iLw-WLlM9aw:
  “Non troveremo mai un fine per la nazione, né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del Paese sulla base del Prodotto Interno Lordo. (PIL)
  Perché il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgomberare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine settimana!
  Il Pil mette nel computo le serrature speciali per le nostre porte di casa e le prigioni per quelli che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di Napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica….. Il Pil non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia nei momenti di svago.
  Non comprende la bellezza e la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali né dell’equità dei nostri rapporti. Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza…..
  Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta!”
  Oggi molto più che nel 1968 il mondo è sospinto ad una corsa senza freni ai beni di consumo, si arriva a pensare di vendere il proprio corpo per poter finanziare i propri desideri nell’ottica di un immediato traguardo.
  Non si ha più il gusto dell’attesa, del sapere costruire nel tempo: si vuole tutto e subito.
  Che terribile sbaglio!
  Forse neanche una vita intera basta a cancellare il debito del tempo.
  Con questa realtà ben chiara nella mente cerco di ritrovare attorno a me i segni tangibili, le espressioni di un passato che è guida nel presente.
  Mi affido alla cultura per ritrovare un senso.
  Così è stato quando il 14 luglio ho avuto l’onore di incontrare, al Forum Grimaldi di Montecarlo, Brigitte de Montclos, Conservatore Capo del Patrimonio Francese che ha curato, in qualità di Commissario, la mostra sugli ultimi Zar, i Romanov.
www.grimaldiforum.mc
  Con lei ho percorso i tre secoli precedenti la rivoluzione dei bolscevichi e il crollo della Russia imperiale. Ho potuto ammirare il “Vangelo di Marfa” (1627), esposto per la prima volta al pubblico, opera che riassume in se l’inizio e la fine della dinastia Romanov.
  Donato dalla madre allo Zar Michele I°(1613-1645) fu poi ritrovato dalla Zarina da un antiquario e, nel 1912, da lei regalato allo Zar Nicola II°.(1894-1917).
  Questo oggetto ha emblematicamente segnato l’inizio e la fine della dinastia dei Romanov, gli “Tzar” di tutte le Russie.
  Vorrei con voi percorrere le sale , sapientemente predisposte dall’architetto Francois Payet, per riscoprire, sotto un velo di neve, la sede di tutte le Incoronazioni e il cuore della Russia: Mosca!
  Prima e dopo l’incendio del 1812…
  Vedere l'Iconostasi in legno dipinto (XVII secolo), mai mostrata prima, con la sua porta che separa oggi, come nella Cattedrale moscovita, gli astanti dal mondo divino.
  La Mitra, in velluto rosso e pietre, e il mantello della Imperatrice Maria Alexandrovna che accolgono lo spettatore nella prima sala riportandolo a vivere la solennità della Incoronazione, quando i vestiti regali, indossati per l’occasione, venivano depositati, come reliquie, all’interno della Cattedrale e tutto veniva registrato sul libro esposto al loro fianco.
  Così ci è dato sapere che , al momento della Incoronazione, lo Zar indossava per primo la corona poi la poneva sul capo della Zarina ma …. essendo, per lei, “troppo grande” le veniva posta una corona più piccola!
  Solo dopo aver fatto il giro della Cattedrale lo Zar e la Zarina depositavano corone e paramenti.
  Gli ultimi Zar, sin dal 1870, sostennero lo Stile Russo riprendendo la corrente artistica in voga ai tempi dello Zar Pietro I° Grande (1689-1725) con una riedizione di oggetti tradizionali come il Kovch ( mestolo per bere) realizzato in cristallo “Baiardo” e il Samovar esposto in un fantastico set da viaggio del Governatore di Mosca, fratello dello Zar Alessandro III°. Anche i servizi da tavola seguivano questo stile preferendo l’uso di motivi diversi che spaziavano dalle vedute delle città ai ritratti del popolo russo.
  La ricerca della identificazione nella cultura di appartenenza spinse gli artisti a fare mostre itineranti nel paese per far giungere l’arte al popolo : una intera sala della esposizione è dedicata al movimento degli Ambulanti, precursori dell’Avanguardia russa.
  Terra di contrasti la Russia di quel tempo!
  Nel 1891 l’alleanza franco-russa aveva portato alla realizzazione di esposizioni commerciali e , tramite queste, alle favolose Committenze Imperiali a Baccarat e agli orefici Bolin, Cartier, Boucheron e naturalmente a Fabergè di cui si può ammirare tutta la collezione posseduta da M.Forbes e acquistata da Victor Vekselberg, caso più unico che raro, da Sotheby's prima ancora dell’asta!
  Curiosità e stupore erano i sentimenti che Fabergè sapeva suscitare con le sue creazioni.
  Animato da una grande passione per la riproduzione di motivi antichi creò incomparabili gioielli come lo splendido bracciale di stile “Scythe” esposto, nella mostra, a fianco del primo Uovo, donato nel 1885 dallo Zar Alessandro III° alla Zarina, in smalto bianco e oro con , al suo interno, una sfera d’oro dentro alla quale compare una gallina.
  L’enigma rimane irrisolto nei tempi : é nato prima l’uovo o la gallina?
  Uscendo dalla Esposizione si può attraversare la strada e, se si è comperato un biglietto a 12 euro anziché 10, si può visitare la mostra di Villa Sauber dedicata al Balletto Russo, di cui ricorre quest’anno il centenario, e al suo Direttore Sergei Diaghilev.

La Madre di mia Madre Eleonora Banieska Jordan

  Musica russa anche al Palazzo del Principe, il 16 luglio, con il Concerto III° di Serguei Rachmaninov eseguito in maniera sublime dal Pianista Arkadi Volodos e a seguire l’Orchestra Filarmonica di Montecarlo condotta dal Gran Maestro Yuri Temirkanov che ha diretto l’opera di Modeste Moussorgsky. Un piacere senza fine!
  Ripensando al percorso effettuato nella cultura russa, quando ancora risuonano nelle orecchie le ultime note dell’orchestra trovo impossibile dimenticare la testimonianza storica resa, nelle sale del Forum Grimaldi, dalle ultime fotografie che ritraggono l’intimità della famiglia dell’ultimo dei Romanov , lo Zar Nicola II°.
  La loro fine è stata di sicuro atroce , voci di popolo parlano che dopo averli fucilati, lo Zar con la Zarina e lo Tzarevich sono stati finiti a colpi di baionetta perché i gioielli nascosti nei corsetti avevano rinviato il corso delle pallottole….chissà forse le figlie si sono salvate , forse….
  Ricordo una nenia in polacco che mia madre mi cantava la sera, lei, che Ucraina di origine, non voleva che imparassi alcuna lingua slava.Tranne quel "mot de passe"!
  La riproduco per come la ricordo:

  Gne giebe schi gne biuo jad gecinko moia maua….
  Sukrubiu Krul
  Piernika Pasch
  Skrulevna smarzepana

  Tradotto significa:

  Non devi piangere, non devi essere triste , mia piccola cara....
  Di zucchero era il Re
  Di papavero il Paggio
  Di marzapane la Regina

...................................................................!!!!!!!

C U Soon ...o per meglio dire alla prossima!

Vostra
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Ely Galleani
Dal ruolo di attrice a quello attuale di ragioniera, da moglie di Carlo Vanzina a single convinta. Da amica dei registi Dino Risi, Mario Monicelli, Roman Polanski a Michelangelo Antonioni...
Intreccia esperienze di vita con i pittori Mario Schifano, Alighiero e Boetti, Tano Festa.
Un percorso vissuto fino all'ultimo respiro... in punta di piedi per non sprofondare nelle buche più dure.
Entusiasta nell'apprendimento del vivere, viaggia per conoscere, studia i geroglifici per scoprire nuove etimologie, impara a giocare con le parole per scoprire un nuovo significato, un filo conduttore.
Ama la tavola ... ma non ingrassare!
Conserva i sapori della vita, gli apprendimenti senza perdere il proprio lato infantile, il desiderio di giocare.
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