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  Lo Spreco

  Inquinare e sprecare le risorse sono, di sicuro, le colpe maggiori della nostra società.
  La teoria dell’usa, getta e ricompera porta l’uomo a reagire in maniera compulsiva assoggettandolo al piacere di disfarsi di ogni cosa gettandola via, nella consapevolezza di una sua pronta sostituzione che gli costerà solo del denaro.
  Solo?
  Con questo ordine di idee non buttiamo nel cestino solo gli oggetti appena usati ma anche tutto quello che fa parte della nostra vita compreso gli ideali e l’amicizia.
  E’ un modo di pensare ad alto rischio.
  Un piacere sottile che si insinua nel nostro cervello quando proviamo quel senso di onnipotenza nel buttare via, nel disfarci di ciò che più non ci aggrada.
  Non riusciamo ad intravedere una altra linea di comportamento né vediamo la residua utilità che stiamo gettando via.
  Non sappiamo utilizzare a fondo ciò che il nostro mondo produce.
  Così le nostre discariche si riempiono di beni che altre società più evolute sanno riutilizzare …proprio come proponeva , qualche settimana fa, il giornale Der Spiegel con il provocatorio titolo “Dateci i Vostri Rifiuti” ( …per noi sono materia prima per l'energia !)
  La sfera in cui questa attitudine allo spreco ci attanaglia si allarga a dismisura e noi, incapaci di comprendere altre vie di uscita, pensiamo solo a come rientrare in possesso di un nuovo bene la cui utilità è andata, in passato, perduta.
  Siamo ad una crisi di governo, la maggioranza perde coesione e si pensa subito ad andare a nuove elezioni.
  La teoria dello spreco .prende piede anche in queste decisioni e, a fronte di una maggioranza che non riesce a governare, non si pensa di conferire tale incarico alla opposizione che potrebbe rispondere alle esigenze del paese ma si propone di tornare nell’immediato alle urne.
  E i maggiori costi ,che una tale decisione comporta, chi li paga?
  Un popolo che, stremato, non sa più dove ricuperare le risorse ?

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  A una percentuale sempre più alta di italiani con un reddito da poveri viene chiesto di addossarsi ulteriori spese per farsi poi governare dai vincitori che, con tutta probabilità, saranno gli stessi che oggi sono all’opposizione…tanto vale allora che governino da subito almeno fino alla fine del mandato originario evitando questa inutile dissipazione di risorse comuni.
  Lo spreco è ovunque .
  Una conoscenza, ad esempio, non soddisfa più le nostre aspettative, non riusciamo più ad impiegarla, come vorremmo, per i nostri scopi… ecco che siamo pronti a buttarla via, a chiudere il telefono non rispondendo alle pressioni che l’amico incredulo continua a farci nella speranza di una riconciliazione.
  “No, se non mi sei utile …ti butto via !”
  La teoria dello spreco ha piede anche nella sfera dei sentimenti ed io, che mi reputo capace di aprire il mio cuore e la mia sensibilità per condividere la comprensione, grazie ad un incondizionato potenziale d’amore verso gli altri, mi sento quasi parcheggiata in un universo parallelo… dal quale non riesco a far giungere la mia voce, i miei pensieri in modo da aiutare il mio prossimo a capire se stesso e a ritrovarsi.
  Mi sento come la protagonista del film “Il fantastico mondo di Amelie” quando, per far combaciare i desideri degli esseri umani alla loro volontà, era costretta a farli incontrare usufruendo di piccoli stratagemmi, innocenti sotterfugi.
  Gli esseri umani sono pronti ad amare solo se sanno di essere accettati e, a causa di questa paura, si schierano da subito l’uno contro l’altro invocando rivoluzioni e guerre intestine.
  Le rivoluzioni non sono mai servite... se non a fare dei morti, la più parte innocenti.
  Questo è la storia ad insegnarlo, non Amelie !
  I contrasti si formano sempre tra i miseri di spirito che temono di essere scavalcati, sbalzati di sella!
  Sono i poveri che lottano uno contro l’altro per il possesso di un pezzo di pane.
  Lo ricorda il grande Pirandello nella novella “Guardando una Stampa” http://www.filosofico.net/pirandellonovelle/giara/tre.htm I cui protagonisti, tre accattoni in giro per il mondo, pensano in primis a umiliarsi fra loro, indebolendosi così a vicenda, seppur augurandosi di andare insieme in villeggiatura….come si conviene a tutte le persone per bene !
  Tre stravaganti personaggi la cui psicologia di perdenti risalta a prima vista ma che, nonostante siano ormai allo stremo delle forze nell’attraversare questa vita, posseggono una morale residua che alla fine li salverà!
  Nulla è cambiato ai giorni nostri.
  Anche noi diventiamo sempre più intolleranti e mal giustifichiamo il nostro simile al quale addossiamo tutti i nostri difetti e a cui imputiamo di non saper vivere….quando in effetti siamo noi stessi che non ci sopportiamo e non ci capiamo più !
  Bruciano le Banlieu parigine e la miseria che ne deriva rende la popolazione ancora più derelitta.
  Al posto di aiutarsi a cercare, insieme, una via di uscita dal degrado fanno la rivoluzione dando fuoco alle vetture dei vicini, indigenti come loro !
  Amelie scuote la testa : è l'amore a governare il mondo, non l'odio...meglio tenerlo a mente!

C U Soon ...o per meglio dire alla prossima!