Kalimera, Kalispera, Opa!
“Sì, viaggiare…” cantava Lucio Battisti
negli anni ’70 e, ad ogni mia nuova partenza, questo motivo continua
ancora a riempirmi di speranza il cuore. Conoscere il valore della razza
umana è di sicuro più facile con la valigia in mano così come è più
semplice individuarne i difetti e decidere, nello spazio di un attimo,
di non farsi coinvolgere oltre.
La vacanza offre anche la possibilità di scordare le nostre
traversie e i problemi di ogni giorno restano chiusi a chiave in un
cassetto…non partono con noi.
Così è stato anche per la Finanziaria con il crollo in Borsa, dal
12 al 14%, dei Fondi Mobiliari… quale conseguenza alla nuova normativa
sulla esenzione dalla detrazione Iva per le Società Immobiliari e sul
successivo dietro front del Governo che con la sua politica ha
consentito , ad abili bookmaker, il riacquisto, a costi inferiori al
loro valore, delle azioni appena dismesse…mettendo da parte tutto
questo…ho infilato la porta di casa e l’ ho chiusa, dietro alle mie
spalle, a doppia mandata !
Ci si accorge di essere liberi solo dopo il check-in all’aeroporto
quando, imbarcati i bagagli, si è di fronte al gate di imbarco: dopo le
ultime telefonate e raccomandazioni un mondo nuovo si apre ai nostri
sensi, una Terra Promessa dove gli unici arbitri degli eventi siamo noi
stessi.
Seduta davanti al Gate 2 della Malpensa aspetto la partenza per
Mykonos, in Grecia
“Ora stanno imbarcando per Ftelia” penso “ a me toccherà dopo…”
Esterno il disappunto per il ritardo ai viaggiatori seduti vicino a
me e sono loro a chiarirmi l’equivoco in tempo ancora utile: Ftelia è
Mykonos !
Così, di corsa, comincia la mia avventura in quel mondo antico dove
riuscirò a perdermi in un idioma che non conosco per poi ritrovarmi in
quei legami che da sempre uniscono i popoli del Mediterraneo.
Mykonos, Mykonoi è l’isola al centro delle Cicladi e dell’Universo
sia per gli antichi popoli (Callimaco 300 A.C.) che per gli attuali suoi
orgogliosi abitanti.
Nelle vie di Chora si aprono scorci imperdibili -
www.mykonos.tv
Isola di pietre granitiche, ricca di riserve di piombo e argento, è
una perla nel Mar Egeo : un miracolo della natura avvolta come è da quel
mare blu smeraldo senza uguali, sferzata dal vento ogni giorno della sua
esistenza, priva di ogni tipo di albero e di acqua sopravvive da
millenni… si ignora grazie a quale alchimia.
Solo nella vicina isola di Delos, in antichità denominata Ortigia (Ortikia)
come la nostra siciliana Siracusa, si conosceva l’esistenza di una
sorgente ,un fiume l’Inopos che si credeva traesse le sue origini là
dove nasceva …il Nilo!
Un fiume Alfeo dei primordi, un corso d’acqua sotterraneo che
collegava non già l’Elide alla Sicilia ma l’antica terra dei Faraoni
alla patria dei figli di Leto e Zeus: i gemelli Artemide e Apollo (Fotodotis,
colui che dona luce) nati in quella terra dove si è formato il mito di
Poseidone e di Dioniso …gli antichi portatori della conoscenza.
Case bianche di calce con gli infissi blu esposti a sud est per
evitare il vento del Nord che soffia imperituro anche di notte, a volte
gradevole altre furioso a cui tutti devono sottostare.
Case semplici da pescatori quasi tutte prive di pozzo nero, nessuno
scarico in mare.
Solo le strutture più recenti possiedono un pozzo che non è ancora
presente, però, in aeroporto dove decine di cartelli avvisano , in
lingua inglese , di non gettare carta negli scarichi privi di pendenza e
soggetti ad intasamenti…peccato che la metà del turismo dell’isola sia
composta da italiani che , come purtroppo è noto, non sanno leggere e
parlare l’inglese !
Ogni mattina dalle terrazze dell’hotel Saint John
www.saintjohn.gr
nella penisola di Agios Ioannis si può ammirare l’isola di Delos che
deve il suo nome alla sua scoperta in quanto la parola che la
identificava in antichità era Adelos ( la nascosta)… e non poteva essere
altrimenti!
La città , le cui rovine sono datate 2800 A.C., è tuttora nascosta
e le sue vestigia si aprono alla vista dei turisti solo all’arrivo
sull’imbarcadero dell’isola proprio accanto all’antico porto, ora
insabbiato.
La vista su Delos dal Saint John Hotel
Lì ho ritrovato, con un forte batticuore, il simbolo della cultura
del Rinascimento, quel
Festina Lente di cui parlavo nell’articolo
n.28 dedicato al Mantegna: un mosaico nella Casa dei Delfini rappresenta con
piccole tessere una “ancora” avvolta nella sinuosità del delfino
rappresentando così la saggezza che raffrena la curiosità.
Il motto Festina Lente ( affrettati lentamente) ripreso dal nostro
rinascimento dunque è nato qui !
Capolavoro dell’antichità, città cosmopolita, Delos mostra la
magnificenza della sua cultura con i siti dove erano ospitati i culti di
egiziani e siriani ( per gli antichi egizi il mito di Apollo e Artemide
corrisponde a quello di Shu e Tefnut ) e negli impluvium della Casa di
Hermes, nei mosaici della Casa delle Maschere sino agli enormi falli che
segnavano l’entrata al sito di Dioniso .
L’itifallico culto dell’egizio Ming si sposa a Delos con la cultura
fallica di Dioniso... è così che avviene il passaggio della conoscenza !
La sera le bianche case di Chora e di Platys Yialos si illuminano a
festa e le strette vie, con i confini delle proprietà segnati quasi
giornalmente da pennellate di calce, si riempiono di passanti.
La vita è in ogni dove senza più continuità di spazio e tempo : è
la notte magica di Mykonos.
Eccomi il mercoledì sera da Petinos ( tel. 0030 22890 22127),
ristoratori dal 1959, dove vengo accolta dalla frenesia della musica
greca e dalle grida “Opa” scandite dai due fratelli greci Jiannis e
Dimos, incantevoli “warriors”, mentre eseguono passi acrobatici al suono
di questa loro coinvolgente armonia.
Un bicchiere di Ouzo gelato ( Pernod Greco) viene raccolto da terra
e sorbito in un colpo solo, la testa reclinata e gli occhi socchiusi
…poi la mano cala sul tavolo vicino ad imprimere sonoramente il suo inno
alla vita, “Opa” e l’energia si amplifica e coinvolge gli avventori !
Tutti alzano i calici e brindando “yamàs” mentre si uniscono a “Zorba il
Greco” nei passi di un Sirtaki senza fine.
La razza greca è ovunque predominante: Calliope, Jiannis, Dimos,
Maria ne sono l’esempio con i loro corpi abbronzati dal sole, i capelli
castani e lucidi, sono alti con struttura ossea imponente, hanno mani
grandi e sguardo da bambini…davvero non mi stanco di ammirarli !
La vita sull’isola è senza problemi, tutto è consentito, alcun
divieto resiste…forse per l’atavica tranquillità dei suoi abitanti
famosi , un tempo, per i mulini a vento con i quali solevano trasformare
frumento in farina per tutti gli abitanti delle Cicladi.
Quegli stessi mulini ora giacciono inermi, le bianche vele, avvolte
su se stesse, non fanno più girare le pale. Eppure spesso l’isola è
soggetta a black out energetici e il Comune è costretto a togliere
energia alle zone limitrofe come al CocoClub vicino alla Spiaggia dei
Nudisti al Super Paradise Beach…
Al Coco Club…no comment !
Converrebbe davvero imprendere l’energia eolica ripristinando tutti
i mulini esistenti ad un nuovo uso e magari costruendone di analoghi che
non suscitino un impatto ambientale …diventando così autonomi nei
consumi! E che dire di un desalinizzatore da installare in sostituzione
della diga, attuale riserva d’acqua piovana e di cisterna, che alimenta
l’isola ?
Il turista non si accorge di nulla, usa e parte ma a onor del vero ,
anche io, quando sono nella mia vasca Jacuzzi al Saint Joh, non ci penso
e mi lascio avvolgere nella ozonoterapia senza chiedermi alcunché.
Tradizioni antichissime si mischiano a feste notturne da capogiro,
la mattina le spiagge sono deserte ed è questo il momento per
giovarsene. Dal porticciolo di Platis Yialos ogni martedì mattina
organizzano gite sino a sera, pranzo incluso, e, su piccoli kaiki, si
raggiunge la più lontana e deserta spiaggia di Frangia e al riparo dal
vento si costeggia sino alla spiaggia di Agrari fermandosi a mangiare,
all’ombra di bianche tende, nella baia di Kalafatis
infomykonos06@yahoo.it.( tel 0039 347 8825569 )
La spiaggia di Frangia con kaiki (caicco)
L’ottima abitudine di servire il pranzo dalle ore 12,00 alle ore
18,00 e cominciare la cena alle ore 19,00 permette anche ai più
nottambuli di avvicinarsi in qualunque momento alla cucina locale.
Djaziki di Yogurt e cetrioli, Moussaka di patate e melanzane, Saganaki
di cozze e aglio fanno da aperitivo a mitici piatti di pesce alla
griglia e cozze al forno contornate da calamari e gamberi fritti.
Solo alla Taverna di Voula ( tel.0030 22890 22951 ), nel suo
agriturismo di Agios Ioannis, si possono assaggiare triglie grigliate
adagiate su foglie di vite e deliziarsi al dessert con miele e sesamo
spalmato su foglie di cedro che ne annunciano, profumando l’aria,
l’arrivo. Voula è l’ex moglie del sarto Gianni Galatis: ha condiviso con
lui gli esordi quando i panfili privati attraccavano, negli anni ’50, a
Mykonos solo per consentire alla jet society di potere acquistare le sue
creazioni.
Voula è rimasta quando lui è partito , ha cresciuto suo figlio e i
nipoti offrendo i prodotti della sua terra e del suo lavoro ai turisti.
Credo sia lei la vera artista !
Se ne intende anche di vini e ci porta in tavola un bianco “Vivila
Hora “( Bibaia XΩPA), un vino Doc prodotto con uve Asirtico e Sauvignon
per finire con un liquore, il Masticha, che si produce dall’albero
omonimo della gomma che cresce solo nell’isola di Chios….
Delicatezze che , alla fine, fanno salire il conto del pranzo!
Non si deve scordare che da Kiki Taberna al Nord dell’isola, nella
baia di Agios Sostis, ho mangiato la miglior carne di maiale con feta
alla griglia, servita ai piccoli tavoli disposti sotto l’ombra di una
tamerice che nasconde l’incanto del posto ai sprovveduti turisti.
“Yamàs” all’isola di Mykonos…non ti scorderò tanto facilmente !
Opa!
C U Soon ...o per meglio dire alla prossima!
Vostra
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Ely Galleani
Dal ruolo di attrice a quello attuale
di ragioniera, da moglie di Carlo Vanzina a single convinta.
Da amica dei registi Dino Risi, Mario Monicelli, Roman Polanski a
Michelangelo Antonioni... Intreccia esperienze di vita con i pittori Mario Schifano,
Alighiero e Boetti, Tano Festa. Un percorso vissuto fino all'ultimo
respiro... in punta di piedi per non sprofondare nelle buche più
dure.
Entusiasta nell'apprendimento del vivere, viaggia per
conoscere , studia i geroglifici per scoprire nuove etimologie,
impara a giocare con le parole per scoprire un nuovo significato, un
filo conduttore.
Ama la tavola ... ma non ingrassare!
Conserva i
sapori della vita,gli apprendimenti senza perdere il proprio lato
infantile, il desiderio di giocare.
Crede nel web, nella possibilità
di una nuova forma di comunicazione
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