L'ISTRICE:"Idee in movimento" di Ely Galleani 16/06/2006 © Simonelli Editore

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Idee in Movimento
di Ely Galleani
Alassio, 25 luglio 2006 - n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36
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  Kalimera, Kalispera, Opa!
  

  “S
ì, viaggiare…” cantava Lucio Battisti negli anni ’70 e, ad ogni mia nuova partenza, questo motivo continua ancora a riempirmi di speranza il cuore. Conoscere il valore della razza umana è di sicuro più facile con la valigia in mano così come è più semplice individuarne i difetti e decidere, nello spazio di un attimo, di non farsi coinvolgere oltre.
   La vacanza offre anche la possibilità di scordare le nostre traversie e i problemi di ogni giorno restano chiusi a chiave in un cassetto…non partono con noi.

   Così è stato anche per la Finanziaria con il crollo in Borsa, dal 12 al 14%, dei Fondi Mobiliari… quale conseguenza alla nuova normativa sulla esenzione dalla detrazione Iva per le Società Immobiliari e sul successivo dietro front del Governo che con la sua politica ha consentito , ad abili bookmaker, il riacquisto, a costi inferiori al loro valore, delle azioni appena dismesse…mettendo da parte tutto questo…ho infilato la porta di casa e l’ ho chiusa, dietro alle mie spalle, a doppia mandata !
   Ci si accorge di essere liberi solo dopo il check-in all’aeroporto quando, imbarcati i bagagli, si è di fronte al gate di imbarco: dopo le ultime telefonate e raccomandazioni un mondo nuovo si apre ai nostri sensi, una Terra Promessa dove gli unici arbitri degli eventi siamo noi stessi.
   Seduta davanti al Gate 2 della Malpensa aspetto la partenza per Mykonos, in Grecia
   “Ora stanno imbarcando per Ftelia” penso “ a me toccherà dopo…”
   Esterno il disappunto per il ritardo ai viaggiatori seduti vicino a me e sono loro a chiarirmi l’equivoco in tempo ancora utile: Ftelia è Mykonos !

   Così, di corsa, comincia la mia avventura in quel mondo antico dove riuscirò a perdermi in un idioma che non conosco per poi ritrovarmi in quei legami che da sempre uniscono i popoli del Mediterraneo.
   Mykonos, Mykonoi è l’isola al centro delle Cicladi e dell’Universo sia per gli antichi popoli (Callimaco 300 A.C.) che per gli attuali suoi orgogliosi abitanti.


Nelle vie di Chora si aprono scorci imperdibili  - www.mykonos.tv

   Isola di pietre granitiche, ricca di riserve di piombo e argento, è una perla nel Mar Egeo : un miracolo della natura avvolta come è da quel mare blu smeraldo senza uguali, sferzata dal vento ogni giorno della sua esistenza, priva di ogni tipo di albero e di acqua sopravvive da millenni… si ignora grazie a quale alchimia.
   Solo nella vicina isola di Delos, in antichità denominata Ortigia (Ortikia) come la nostra siciliana Siracusa, si conosceva l’esistenza di una sorgente ,un fiume l’Inopos che si credeva traesse le sue origini là dove nasceva …il Nilo!

   Un fiume Alfeo dei primordi, un corso d’acqua sotterraneo che collegava non già l’Elide alla Sicilia ma l’antica terra dei Faraoni alla patria dei figli di Leto e Zeus: i gemelli Artemide e Apollo (Fotodotis, colui che dona luce) nati in quella terra dove si è formato il mito di Poseidone e di Dioniso …gli antichi portatori della conoscenza.
   Case bianche di calce con gli infissi blu esposti a sud est per evitare il vento del Nord che soffia imperituro anche di notte, a volte gradevole altre furioso a cui tutti devono sottostare.
   Case semplici da pescatori quasi tutte prive di pozzo nero, nessuno scarico in mare.
   Solo le strutture più recenti possiedono un pozzo che non è ancora presente, però, in aeroporto dove decine di cartelli avvisano , in lingua inglese , di non gettare carta negli scarichi privi di pendenza e soggetti ad intasamenti…peccato che la metà del turismo dell’isola sia composta da italiani che , come purtroppo è noto, non sanno leggere e parlare l’inglese !
   Ogni mattina dalle terrazze dell’hotel Saint John www.saintjohn.gr nella penisola di Agios Ioannis si può ammirare l’isola di Delos che deve il suo nome alla sua scoperta in quanto la parola che la identificava in antichità era Adelos ( la nascosta)… e non poteva essere altrimenti!

   La città , le cui rovine sono datate 2800 A.C., è tuttora nascosta e le sue vestigia si aprono alla vista dei turisti solo all’arrivo sull’imbarcadero dell’isola proprio accanto all’antico porto, ora insabbiato.


La vista su Delos dal Saint John Hotel  

   Lì ho ritrovato, con un forte batticuore, il simbolo della cultura del Rinascimento, quel Festina Lente di cui parlavo nell’articolo n.28 dedicato al Mantegna: un mosaico nella Casa dei Delfini rappresenta con piccole tessere una “ancora” avvolta nella sinuosità del delfino rappresentando così la saggezza che raffrena la curiosità.
   Il motto Festina Lente ( affrettati lentamente) ripreso dal nostro rinascimento dunque è nato qui !
   Capolavoro dell’antichità, città cosmopolita, Delos mostra la magnificenza della sua cultura con i siti dove erano ospitati i culti di egiziani e siriani ( per gli antichi egizi il mito di Apollo e Artemide corrisponde a quello di Shu e Tefnut ) e negli impluvium della Casa di Hermes, nei mosaici della Casa delle Maschere sino agli enormi falli che segnavano l’entrata al sito di Dioniso .
   L’itifallico culto dell’egizio Ming si sposa a Delos con la cultura fallica di Dioniso... è così che avviene il passaggio della conoscenza !
   La sera le bianche case di Chora e di Platys Yialos si illuminano a festa e le strette vie, con i confini delle proprietà segnati quasi giornalmente da pennellate di calce, si riempiono di passanti.
   La vita è in ogni dove senza più continuità di spazio e tempo : è la notte magica di Mykonos.
   Eccomi il mercoledì sera da Petinos ( tel. 0030 22890 22127), ristoratori dal 1959, dove vengo accolta dalla frenesia della musica greca e dalle grida “Opa” scandite dai due fratelli greci Jiannis e Dimos, incantevoli “warriors”, mentre eseguono passi acrobatici al suono di questa loro coinvolgente armonia.
   Un bicchiere di Ouzo gelato ( Pernod Greco) viene raccolto da terra e sorbito in un colpo solo, la testa reclinata e gli occhi socchiusi …poi la mano cala sul tavolo vicino ad imprimere sonoramente il suo inno alla vita, “Opa” e l’energia si amplifica e coinvolge gli avventori ! Tutti alzano i calici e brindando “yamàs” mentre si uniscono a “Zorba il Greco” nei passi di un Sirtaki senza fine.
   La razza greca è ovunque predominante: Calliope, Jiannis, Dimos, Maria ne sono l’esempio con i loro corpi abbronzati dal sole, i capelli castani e lucidi, sono alti con struttura ossea imponente, hanno mani grandi e sguardo da bambini…davvero non mi stanco di ammirarli !
   La vita sull’isola è senza problemi, tutto è consentito, alcun divieto resiste…forse per l’atavica tranquillità dei suoi abitanti famosi , un tempo, per i mulini a vento con i quali solevano trasformare frumento in farina per tutti gli abitanti delle Cicladi.
   Quegli stessi mulini ora giacciono inermi, le bianche vele, avvolte su se stesse, non fanno più girare le pale. Eppure spesso l’isola è soggetta a black out energetici e il Comune è costretto a togliere energia alle zone limitrofe come al CocoClub vicino alla Spiaggia dei Nudisti al Super Paradise Beach…
  


Al Coco Club…no comment !

   Converrebbe davvero imprendere l’energia eolica ripristinando tutti i mulini esistenti ad un nuovo uso e magari costruendone di analoghi che non suscitino un impatto ambientale …diventando così autonomi nei consumi! E che dire di un desalinizzatore da installare in sostituzione della diga, attuale riserva d’acqua piovana e di cisterna, che alimenta l’isola ?
Il turista non si accorge di nulla, usa e parte ma a onor del vero , anche io, quando sono nella mia vasca Jacuzzi al Saint Joh, non ci penso e mi lascio avvolgere nella ozonoterapia senza chiedermi alcunché.
   Tradizioni antichissime si mischiano a feste notturne da capogiro, la mattina le spiagge sono deserte ed è questo il momento per giovarsene. Dal porticciolo di Platis Yialos ogni martedì mattina organizzano gite sino a sera, pranzo incluso, e, su piccoli kaiki, si raggiunge la più lontana e deserta spiaggia di Frangia e al riparo dal vento si costeggia sino alla spiaggia di Agrari fermandosi a mangiare, all’ombra di bianche tende, nella baia di Kalafatis infomykonos06@yahoo.it.( tel 0039 347 8825569 )


   La spiaggia di Frangia con kaiki (caicco)

   L’ottima abitudine di servire il pranzo dalle ore 12,00 alle ore 18,00 e cominciare la cena alle ore 19,00 permette anche ai più nottambuli di avvicinarsi in qualunque momento alla cucina locale. Djaziki di Yogurt e cetrioli, Moussaka di patate e melanzane, Saganaki di cozze e aglio fanno da aperitivo a mitici piatti di pesce alla griglia e cozze al forno contornate da calamari e gamberi fritti.
   Solo alla Taverna di Voula ( tel.0030 22890 22951 ), nel suo agriturismo di Agios Ioannis, si possono assaggiare triglie grigliate adagiate su foglie di vite e deliziarsi al dessert con miele e sesamo spalmato su foglie di cedro che ne annunciano, profumando l’aria, l’arrivo. Voula è l’ex moglie del sarto Gianni Galatis: ha condiviso con lui gli esordi quando i panfili privati attraccavano, negli anni ’50, a Mykonos solo per consentire alla jet society di potere acquistare le sue creazioni.
   Voula è rimasta quando lui è partito , ha cresciuto suo figlio e i nipoti offrendo i prodotti della sua terra e del suo lavoro ai turisti. Credo sia lei la vera artista !
   Se ne intende anche di vini e ci porta in tavola un bianco “Vivila Hora “( Bibaia XΩPA), un vino Doc prodotto con uve Asirtico e Sauvignon per finire con un liquore, il Masticha, che si produce dall’albero omonimo della gomma che cresce solo nell’isola di Chios….
   Delicatezze che , alla fine, fanno salire il conto del pranzo!
   Non si deve scordare che da Kiki Taberna al Nord dell’isola, nella baia di Agios Sostis, ho mangiato la miglior carne di maiale con feta alla griglia, servita ai piccoli tavoli disposti sotto l’ombra di una tamerice che nasconde l’incanto del posto ai sprovveduti turisti.
   “Yamàs” all’isola di Mykonos…non ti scorderò tanto facilmente !
   Opa!

C U Soon ...o per meglio dire alla prossima!
Vostra
www.elygalleaniblog.com

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Ely Galleani
Dal ruolo di attrice a quello attuale di ragioniera, da moglie di Carlo Vanzina a single convinta.
Da amica dei registi Dino Risi, Mario Monicelli, Roman Polanski a Michelangelo Antonioni... Intreccia esperienze di vita con i pittori Mario Schifano, Alighiero e Boetti, Tano Festa. Un percorso vissuto fino all'ultimo respiro... in punta di piedi per non sprofondare nelle buche più dure.
Entusiasta nell'apprendimento del vivere, viaggia per conoscere , studia i geroglifici per scoprire nuove etimologie, impara a giocare con le parole per scoprire un nuovo significato, un filo conduttore.
Ama la tavola ... ma non ingrassare!
Conserva i sapori della vita,gli apprendimenti senza perdere il proprio lato infantile, il desiderio di giocare. Crede nel web, nella possibilità di una nuova forma di comunicazione


Ely Galleani


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