Passaggio a Ischia
Memore di un voto fatto a San Gennaro e
sollecitata dagli invitanti racconti di cari e, da lungo tempo, amici di
Caserta ho avuto, quest’anno, l’occasione di conoscere l’isola verde per
eccellenza, dove alte strelizie nere si lanciano verso il cielo
ricordando i più tropicali banani dai quali si distinguono solo per i
grandi fiori neri a becco di pellicano che ostentano, sulla cima,
delicate crestine bianche.
Ospite all’
Hotel Moresco
[http://www.ilmoresco.it]di Ischia Porto ho, nell’immediato, il modo e
la maniera di confrontarmi con la realtà locale : l’albergo, di fatto, è
gestito solo con collaboratori Ischitani e , per tale motivo, si è
subito accolti da una splendida e civilissima genia .
Alle Terme dell’ Hotel sembra di essere nelle camere smeraldine che
contornano l’isola di Osiride sotto la piramide di Zoser, (2686 a.c), a
Saqqara in Egitto (nella foto a destra:
Le camere smeraldine di Zoser a Saqqara)…gli ambienti sono tutti rivestiti da
piccole tessere in ceramica con simultanee greche che incorniciano muri
e architravi. Chissà se il sommo architetto Imhotep (da Manetone
indicato come Toth, Ermete Trismegisto,Eusculapio) e il faraone Zoser
hanno anche essi usufruito della talassoterapia ai tempi della prima
piramide a gradoni?
Qui ad Ischia il fango matura in vasche grazie alle acque sorgive
salsobromoiodiche che, provenendo dal sottosuolo vulcanico, penetrano
nel terreno a una temperatura di 28 gradi ...rimineralizzandolo .
Come ricorda Luisa, da ventuno anni occupata a cospargere gli illustri
ospiti con questo grigio strato, il fango, per essere attivo, deve
possedere le tre C : deve essere “Caldo, Caldo, Caldo”…ed io, seguendo
il suo consiglio, mi lascio avvolgere nel suo Caldo abbraccio e,
socchiudendo gli occhi, percepisco solo il racconto di Nicola Nicolella,
l’inserviente che, assistendomi, mi conduce idealmente per mano mentre
lascio assottigliarsi l’attenzione e le difese.
Si narra come, Ischitano doc, Nicola sia discendente diretto di Nicola
Bonommo il quale, sotto il Re di Napoli, dovette scontare una condanna a
seguito di un omicidio, commesso per autodifesa, ed essendo un “Bonommo”
la pena gli fu commutata nell’obbligo alla guardia personale alla figlia
del re…prontamente eseguita dall’alto dei suoi due metri di statura !
Così da Nicola a Nicola i Nicolella oggi sono cinque e suo padre ,
Nicola anche lui, arrivò ad avere 75 nipoti a ciascuno dei quali aveva
lasciato un buono fruttifero…più “Bonommo” di così !
Si era scordato dei figli prediligendo la discendenza trasversale ma è
così che funziona …il soldo passa da nonno a nipote…più che da padre a
figlio !
Si suda quando si è coperti da questo terapeutico fango e i racconti
servono ad alimentare la fantasia, non contano le parole ma solo la
volontà di rendere, i presenti, partecipi alla propria realtà !
La sera poi, quando tutti i turisti sono a mangiare nei rispettivi
alberghi, eccomi uscire a passeggiare per le pulitissime stradine
isolane e, nel dirigermi a piedi al verace ristorante dei pescatori “Cocò”,
aperto, a Ischia Ponte, da Salvatore Di Meglio fin dal 1963, cammino
solitaria .
L’ora del crepuscolo rende le strade lastricate di nero ancora più
silenziose, le case si affacciano bianche ostentando, nelle fioriere,
vasi in variopinta ceramica, ovunque, sui balconi di casa, Madonnine con
i lumi “appicciati” (accesi) e barche tirate in secca sull’arenile …
Le poche persone che incontro mi porgono la “buonasera condita con un
sorriso” facendomi sentire parte di una società più civile , più a
misura d’uomo.
Che siano davvero diversi questi Ischitani dal resto della popolazione
del Continente ?
Artisti lo sono di sicuro tanto che le loro opere spuntano ogni dove :
sandali fatti a mano, vestiti ricamati e costumi realizzati
all’uncinetto, guaches dipinte ad olio da pittori locali, splendide
ceramiche Mennella…perfino il parrucchiere si fa notare …
Me lo ha indicato Attilio, il massaggiatore delle Terme, offrendomi la
scelta tra lui e Peppino, il coiffeur più consolidato dell’isola.
Scelgo il giovane ed entro nel suo incredibile salone “Picasso” dove le
fughe ottiche si rilanciano da uno specchio all’altro lasciando gli alti
fichi d’india e la bianca Chiesetta farla da padrone quasi fossero, e lo
sono, parte integrante della struttura .
Una splendida manualità accompagna una buona conoscenza dell’arte del
taglio ed io, di solito timorosa , mi affido alle sue mani riscontrando
in esse una antica conoscenza… di sicuro ereditata dal padre , barbiere
ad Ischia da decenni.
<<I Picasso ad Ischia
Magica isola verde davvero non sei passata inosservata !
Merito forse di una grande qualità nei vini che accompagnano portate di
pesce e carne in grigliate condite con sapienza mediterranea:
Frassitelli e Mario d’Ambra
[www.dambravini.com], rispettivamente vino bianco e rosso, quest’ultimo prodotto da uvaggio di guarnaccia e per'e palummo che
delizia, con essenza di rovere, il palato più raffinato.
Le vigne crescono ovunque spontanee e anche visitando, a Ischia Ponte,
il
Castello Aragonese
[www.castelloaragonese.it]
si ha la sensazione che invisibili contadini si
adoperino alla loro coltivazione… visto che il borgo e gli stretti
appezzamenti di terra sono tenuti tanto perfettamente quanto sono
totalmente disabitati!
Là dove, nel XVI secolo, vivevano 1892 famiglie oltre alla guarnigione,
ai Basiliani e alle Clarisse poi sfrattate da Gioacchino Murat, oggi
parlano solo le pietre contornate da una vegetazione lussureggiante
composta da ulivi, carrubi, fichi e fichi d’india, ciliegi, nespoli,
peschi e rigogliosi capperi nei muri a secco.
Tutto dà l’impressione che l’antico borgo sia ancora abitato, che sulle
mulattiere arranchino ancora gli asini con la soma carica .
Un albergo al posto del Monastero
[www.albergoilmonastero.it]
, alcune mostre, video sorvegliate ,
allestite dagli artisti negli spazi che furono di Chiese e Carceri, un
chiosco, due bar e un ristorante appaiono all’improvviso nel procedere
lungo l’itinerario di levante e a seguire in quello di ponente mentre il
mare blu, con sullo sfondo Capri e la Costiera Amalfitana, l’isola di
Procida da un lato e l’azzurro infinito dall’altro, provocano la vista…
con uno dei panorami più mozzafiato del mondo.
Sulla riva destra di Ischia Ponte, sotto la Torre di Michelangelo, si
può raggiungere il “Cocò Mare”, dove la leggenda vuole sia la città
sommersa, davanti agli scogli di Sant’Anna , una oasi di incredibile
bellezza che si apre sul mare protetta dall’antico muro del Guevara .
Per raggiungerla è necessario prendere una Taxi-boat , una piccola
lancia di legno che funge da mini collegamento tra Ischia Porto e il
paradiso che si offre un poco più avanti.
Tre minuti di navigazione…non di più !
C’è chi invece, per raggiungere il proprio itinerario ideale, è partito
alla scoperta dell’isola noleggiando una Vespa bianca, tanto scassata
quanto arrugginita! Viene naturale sorridere pensando a quella coppia
così particolare:
avvocato lei, pilota d’aereo lui che arrancano per le
ripide stradine alla ricerca della vita …muniti di tutta la pazienza del
mondo ogni qual volta la marcia esce e rientra da sola rendendo ancora
più difficoltoso il raggiungimento della meta.
Tutto quel viaggio serve ad unirli, se possibile, ancora di più.
E’ proprio vero: si parte alla ricerca di conoscere cosa si vuole per
scoprire che, alla fine, il tesoro è celato nel pozzo di casa nostra …
Così è accaduto a me: Ischia è la meraviglia, il tesoro da sempre
cercato e ora ritrovato !
C U Soon ...o per meglio dire alla prossima!
Vostra
www.elygalleaniblog.com
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<<<Leo Gullotta
con Luisa,Attilio e il team del Moresco
Ely Galleani
Dal ruolo di attrice a quello attuale
di ragioniera, da moglie di Carlo Vanzina a single convinta.
Da amica dei registi Dino Risi, Mario Monicelli, Roman Polanski a
Michelangelo Antonioni... Intreccia esperienze di vita con i pittori Mario Schifano,
Alighiero e Boetti, Tano Festa. Un percorso vissuto fino all'ultimo
respiro... in punta di piedi per non sprofondare nelle buche più
dure.
Entusiasta nell'apprendimento del vivere, viaggia per
conoscere , studia i geroglifici per scoprire nuove etimologie,
impara a giocare con le parole per scoprire un nuovo significato, un
filo conduttore.
Ama la tavola ... ma non ingrassare!
Conserva i
sapori della vita,gli apprendimenti senza perdere il proprio lato
infantile, il desiderio di giocare.
Crede nel web, nella possibilità
di una nuova forma di comunicazione
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