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Idee in Movimento
di Ely Galleani
Alassio, 10 marzo 2006 - n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29
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 Una Nuova Pelle

  Sentire le lacrime solcare il viso, al termine della visione di un toccante film, pone l’accento su come siamo, fortunatamente, ancora ricchi di elevati valori umani, con una vena di sentimento che resiste, intatta, nel nostro essere !
  Quasi quasi potrebbe commuovere anche solo questo particolare: provare felicità per non avere perso se stessi durante la corsa di questa nostra, sempre più complicata, vita.
  Quando i valori, i sentimenti vengono riproposti in un film, con così tanto vigore, si riscopre il cinema, quello vero. E’ successo l’altra sera, l’8 marzo, durante la programmazione serale di Rai Uno con la trasmissione, nell’etere, del film ‘Dragonfly’ che, tradotto letteralmente , significa ‘Libellula’.
  Toccante l’amore dell’attore protagonista, Kevin Costner, per la moglie scomparsa e stimolante il suo desiderio di capire l’ignoto, approfondendo i segnali che gli pervengono da un mondo lontano.
  Gli manca il coraggio all’inizio, terrorizzato dai modi e dai toni bruschi che vengono usati per mettersi in contatto con lui, ma lo ritrova quando le coincidenze diventano inequivocabilmente chiare.
  La protagonista usa ogni mezzo e qualsiasi tramite pur di far giungere un messaggio al suo amato sposo e stimolarlo a salvare quello che gli indigeni venezuelani, testimoni della tragedia, chiamano il suo ‘spirito’: una Libellula.
  L’amore di una madre è immenso e non si ritrae di fronte ad alcuna difficoltà
  Il suo corpo è morto ma ciò che resta del suo spirito è vivo e …va salvato! Spettacolare …
  Nella sceneggiatura del film i due attori principali interpretano il ruolo di due medici, metà uomini e metà angeli in quanto applicano una totale dedizione nell’assolvere i loro lavoro al servizio dei più deboli. Lui chirurgo, lei impegnata ad assistere i bambini terminali… ricoverati, non per lungo tempo, al reparto di oncologia.
  Nel film si pone l’accento su temi toccanti come la rianimazione, il coma e la pratica, terribile ma vitale per altri, dell’espianto degli organi su donatori cerebralmente morti ma il cui fisico, grazie alle macchine, è tenuto ancora in vita.
  Impressionante, crudo e vero…
  Per fortuna la nostra scienza compie passi da gigante e, ad ogni nuova alba, la nostra speranza si alimenta di nuove scoperte.
  I ricercatori medici, di recente, sono riusciti a ricreare , in laboratorio, la pelle umana…sottili lamelle di derma che possono, ora , aiutare l’umanità a vivere meglio e con una maggiore rispetto dell’etica umana, del valore degli altri…anche quando questi siano ormai privi di vita .
  Continuando per questa strada, un giorno non più così lontano, sarà possibile, partendo da un piccolo prelievo di cellule, creare un organo intero. Un cuore, un fegato che non solo renderà il trapianto immune dal rigetto ma permetterà l’abbandono della pratica di espianto degli organi donati da pazienti solo cerebralmente morti.
  Ritengo la nostra epoca un periodo davvero eccezionale, permeata come è di ricerca, di scoperte scientifiche e delle loro immediate applicazioni atte a migliorare il nostro modo di impostare la vita.
  Lo studio delle cellule staminali presto permetterà di guarire da malattie invalidanti come il morbo di Parkinson o l’Alzheimer aiutando questi malati a ricuperare la loro dignità che, ora, inesorabilmente vedono scivolare via…giorno dopo giorno. Non sono affetti da demenza senile, come spesso si liquidano queste malattie trovando causa ed effetto nell’età anziana, ma da un morbo che distrugge i circuiti nervosi e capillari. Un male che può e deve essere sconfitto da una ricerca che metta la parola fine alle loro sofferenze. Poveri nonni…devono sentirsi come dopo uno choc causato da un incidente, quando ci si rende conto di essere sopravissuti ma non si sa a cosa, non si ricordano gli avvenimenti e le parole dette…provando un grande sconforto e un immenso disagio per la perdita della memoria e del controllo…
  Terribile…
  Comprendo appieno, ora, il perché del prelievo del Dna effettuato sul piccolo corpo della Infante di Spagna. Le stanno garantendo una banca di cellule staminali a protezione della sua vita futura.
  Grande senso di responsabilità e tutela, davvero.
  E noi come sfruttiamo questa epoca straordinaria che ci appartiene?
  Sfruttando e basta….senza ritegno!
  Usiamo. Non importa chi, come e dove… Usiamo e buttiamo via…Ovunque
  Ci appropriamo del nostro prossimo come fosse a nostra totale disposizione, senza alcun valore proprio. Pur di raggiungere le nostre mete saremmo pronti a passare sopra ad ogni persona trovando la giustificazione per ogni nostro gesto, per ogni crudeltà commessa.
  Dimenticando che non si abbandonano i compagni per giungere prima in porto e non si possono giustificare i nostri crimini perché qualcuno ci ha spinti a commetterli.
  Nessuno spinge nessuno a sbagliare.
  Siamo noi soli ad essere la causa del nostri errori, del nostro mancato rispetto verso altre forme di vita e , così facendo, ci consegniamo al nulla …ogni giorno di più.
  Personalmente non potrei vivere senza coscienza, senza la capacità preziosa di individuare i miei errori e di porvi rimedio in tempo.
  In tempo, prima che questa vita finisca…
  Il mio augurio : una metamorfosi, un cambiamento che avvenga impercettibilmente, durante l’arco di una sola notte, per svegliarci tutti, all’unisono con una nuova pelle.
  Quella di una libellula …!

C U Soon ...o per meglio dire alla prossima!
Vostra
www.elygalleaniblog.com

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Ely Galleani
Dal ruolo di attrice a quello attuale di ragioniera, da moglie di Carlo Vanzina a single convinta.
Da amica dei registi Dino Risi, Mario Monicelli, Roman Polanski a Michelangelo Antonioni... Intreccia esperienze di vita con i pittori Mario Schifano, Alighiero e Boetti, Tano Festa. Un percorso vissuto fino all'ultimo respiro... in punta di piedi per non sprofondare nelle buche più dure.
Entusiasta nell'apprendimento del vivere, viaggia per conoscere , studia i geroglifici per scoprire nuove etimologie, impara a giocare con le parole per scoprire un nuovo significato, un filo conduttore.
Ama la tavola ... ma non ingrassare!
Conserva i sapori della vita,gli apprendimenti senza perdere il proprio lato infantile, il desiderio di giocare. Crede nel web, nella possibilità di una nuova forma di comunicazione

 


Ely Galleani

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