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Idee in Movimento
di Ely Galleani
Alassio  25 Febbraio 2006 - n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32
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  Festina Lente

   Una vera rivoluzione comincia così, con questa affermazione :
  
“No, non ci sto”
proprio come hanno risposto, all’unisono, i medici americani nell'esprimere il loro rifiuto ad assistere il condannato alla esecuzione capitale.
   Così si forma l’etica mondiale…nel negare la propria adesione ad un abominio che equivarrebbe alla violazione del giuramento di Ippocrate, dell' impegno morale sottoscritto all’inizio di ogni carriera medica.
   Il medico ha il dovere di riportare in salute, in vita il paziente …non di aiutare a sopprimerlo anche quando questi sia un pericoloso assassino.
   Non si diventa noi stessi criminali per amministrare una giustizia che ci vuole trasformare in boia, mascherati da immunità fittizie. Che il criminale resti in vita… a penare la sua detenzione, che non sia aiutato, da una facile evasione, a rifuggire dalla condanna che lo aspetta, che non sia liberato dalla privazione della libertà macchiando mani innocenti del suo sangue.
   In queste pagine, come in quelle del blog, più volte è stato ipotizzato l’utilizzo della formula negatoria quale via di uscita nell’affrontare i crimini proposti dagli imbonitori dei media che, schiavi di sedicenti forze politiche e religiose, incitano alla violenza e all’odio civile.
  
No, non ci sto a farmi prendere in giro” e mi chiedo:
“La sostituzione della lira con l’euro è stato un tentativo di creare una moneta unica più forte nell’import-export o è servita per occultare le vere cause della svalutazione mondiale nei confronti del potere di acquisto sul petrolio? E' solo un abile trucco degli economisti mondiali ? "
   E ancora : "Chi ha caldeggiato il cambio di valuta era a conoscenza che ciò sarebbe servito a sviare l’attenzione dall’andamento dei mercati mondiali, imputando la svalutazione ognuno all’economia del proprio paese ?"
   Facile... troppo facile da intuire !
   Prima dell’avvento dell’euro un barile di petrolio costava 31,00 $…oggi il costo è duplicato a 63,00$ !
   Attenzione dollari non euro, perché i barili di petrolio, le 7 Sorelle, li vendono in dollari e questo significa, negli approvvigionamenti al di fuori della Cee , un rincaro dell’olio greggio del  50% …mentre l’economia interna degli stati europei, grazie alle manovre dei singoli governi, è riuscita a contenere la svalutazione entro il 25% .
   Se non bastasse è sufficiente volare con la fantasia a Parigi ad assistere, in un rewind, alle recenti sfilate di moda per accorgersi che qualcosa nel mercato davvero non funziona: il più economico dei vestiti presentati in passerella da Valentino o da Dior costa 250.000,00 euro…cioè circa 500 milioni delle nostre vecchie lire !
   Cosa significa ?
   Vuol dire che esistono fior di compratori disposti ad abbellire il proprio guardaroba sborsando queste cifre da capogiro. Chi possono essere questi clienti d’oro?
   La maggior parte sono arabi, sceicchi arricchitisi grazie alla nostra necessità di acquistare l’oro “nero”. Grazie alla nostra petrolio-dipendenza.
   Per significarvi quanto l’oro “nero” sia potente basta ricordare la notizia riportata dai giornali, in questi ultimi giorni, su come sia stato sventato il tentativo, da parte di alcune società arabe, di acquistare tutti i diritti portuali dei maggiori scali del nostro occidente.
   Così, mentre da una parte si invita all’odio razziale verso i “cosiddetti” infedeli, dall’altra si cerca di acquisire il monopolio delle nostre attività, industrie, banche, porti…si passa attraverso il clientelismo, profondendo denari facili, sia nel settore alberghiero, della moda, della nautica  sia in quello della industria aeronautica…
   Diventeremo monopolio dei petrolieri arabi ?
   E se imparassimo invece a dire:
   “No, non ci sto!  Non abbiamo più bisogno del vostro petrolio. Le nostre industrie hanno creato macchine alimentate all’idrogeno, elettriche…alternative e siccome non produciamo più motori a scoppio non necessitiamo più del vostro carburante ! Quanto alle nostre fabbriche…siamo tornati ad alimentarle con le vecchie centrali idroelettriche o a carbone e ne stiamo costruendo di nuove eoliche, solari.
   Non abbiamo più bisogno di voi e , ora ,
voi cosa siete senza di noi ? Nulla… meno di nulla !”
Festina Lente,
scuola del Mantegna

    Festina Lente. Affrettati Lentamente, mondo occidentale, verso la salvezza.
   Pondera con velocità una soluzione perché non vogliamo divenire terra di conquista da parte di chi vende petrolio come “oro nero” ed aspira ad ottenere, invece, il monopolio della nostra acqua, vero “oro della vita”.
Festina Lente… L’intelligenza perfetta in quanto imperfetta che unisce la conoscenza del minimo e del massimo. Questa idea sublime venne espressa in pittura dagli allievi del Mantegna che, nel palazzo Ducale di Mantova , dipinsero in pieno Rinascimento questo concetto : il Caso, con le ali ai piedi e in equilibrio sopra una sfera, e la Saggezza, stabile su un blocco di pietra, che invogliano e raffrenano il Giovane che si “affretta lentamente”..
   L’uso della duplice verità, la coincidenza degli opposti è la suprema fonte di equilibrio.
   Tutto ciò non esiste nella sopraffazione né nell’animo del bieco assassino che non esita ad esaltare, in negativo, le diversità e a sporcare le proprie mani con il sangue di un altro uomo.
  
“No. Non ci sto”

   Basta trovare il coraggio per reagire, non alle provocazioni ma intraprendendo nuove strade nell’industria come nel sociale.
   Reagire abbandonando queste tecnologie e macchine obsolete per lanciarsi con vigore in una nuova era: finalmente moderna e libera da svalutazioni pilotate !
   Il coraggio, da sempre presente nel cuore del nostro popolo di “artisti e artigiani”, aiuterà la trasformazione di un mondo, il nostro, i cui figli sono tutti artisti, figli di artisti …e il cambiamento non si farà attendere, sarà più facile delle più rosee previsioni !
   Serve ricuperare il coraggio che è anche orgoglio di esistere come 'human being', uomini fra uomini !
   Il significato di coraggio unito ad orgoglio lo hanno mostrato, a tutto il mondo, la coppia di pattinatori sul ghiaccio Zhang e Zhang, omonimi ma non parenti fra loro, al Pala Vela di Torino durante i primi giorni delle Olimpiadi Invernali 2006 .
   Lei,Dan, durante l’esecuzione di un quadruplo salto ‘triple toe loop ’ è stata piroettata da Hao nell’aria e, mentre spostava il baricentro per l’atterraggio, perdeva l’equilibrio finendo a terra in una scomposta spaccata. La contusione al ginocchio sembrava impedirle qualsiasi ulteriore movimento quando, mentre pattinava verso l’uscita sostenuta da Hao, incontrava lo sguardo del proprio allenatore.
   Determinante…due parole , un minuto di tempo per riprendersi :Dan tornava in pista a competere nelle Figure Skeating…raccoglieva il coraggio nell’anima e si lanciava con rinnovato orgoglio sul ghiaccio.
   I due atleti cinesi, con quella residua esibizione, hanno vinto il podio e la medaglia d’argento!
   Cosa non fa l’audacia unita alla conoscenza, all’amore per il proprio lavoro, per il proprio compagno e per la propria arte di vivere…
   E noi, cosa aspettiamo?
  
Festina Lente

C U Soon ...o per meglio dire alla prossima!
Vostra
www.elygalleaniblog.com

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Ely Galleani
Dal ruolo di attrice a quello attuale di ragioniera, da moglie di Carlo Vanzina a single convinta.
Da amica dei registi Dino Risi, Mario Monicelli, Roman Polanski a Michelangelo Antonioni... Intreccia esperienze di vita con i pittori Mario Schifano, Alighiero e Boetti, Tano Festa. Un percorso vissuto fino all'ultimo respiro... in punta di piedi per non sprofondare nelle buche più dure.
Entusiasta nell'apprendimento del vivere, viaggia per conoscere , studia i geroglifici per scoprire nuove etimologie, impara a giocare con le parole per scoprire un nuovo significato, un filo conduttore.
Ama la tavola ... ma non ingrassare!
Conserva i sapori della vita,gli apprendimenti senza perdere il proprio lato infantile, il desiderio di giocare. Crede nel web, nella possibilità di una nuova forma di comunicazione

 


Ely Galleani

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