L'ISTRICE

A 150 anni dalla nascita, Giovanni Pascoli visto da molto vicino...

Quando le notizie pungono


Le Rubriche


 

Sommario

Libri

SeBook

Ex Libris

Dialettando.com

Home Page Simonel

The Web Park Speaker's Corner

   

 

Idee in Movimento
di Ely Galleani
Alassio  28 Gennaio 2006 - n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26
Un "assaggio" di qualche pagina dei SeBook? Clicca qui >>>

  On the Web
il primo libro elettronico interattivo scritto a quattro mani,  le mie più...quelle della Rete. In vendita in SeBook ed in Ex Libris su

www.ebooksitalia.com

  L'Addio

   “… ‘Bocca semiaperta, occhi spalancati: sono sintomi di avvelenamento .’
   La stanza è una cassa armonica, sento le parole frusciare lontane.
   Sono lontane, troppo lontane da me.
   Il loro suono, quasi metallico, sembra provenire da un altro mondo o sono forse atterrato io in una dimensione parallela ?
   La realtà che mi si presenta è idealizzata nella mente, non sto guardando attraverso i miei occhi… perché sono chiusi.
   Percepisco attraverso i sensi e riesco, così, ad avvertire i movimenti intorno al mio corpo: qualcuno si sta interessando alla mia sorte e, senza avvicinarsi per toccarmi, sta diagnosticando la mia fine…quando sono ancora vivo… ancora in grado di percepire il verdetto.
   Sono le dieci di mattina quando una mano calda mi sfiora con una carezza il viso: è mia figlia !
   Con la voce rotta dal pianto chiede aiuto per sollevarmi da terra e adagiarmi sul letto.
   Si siede accanto a me, licenzia i presenti e mi accarezza, teneramente, con la sua mano.
   Con movimenti regolari liscia i tratti del mio viso fino a riportare il colorito naturale facendo sparire quella tonalità bluastra dalla guancia sinistra.
   Le dita scivolano delicatamente sino alla base del collo, la sua mano si posa sulla vena giugulare quasi volesse scaldare il sangue che ormai vi ha interrotto il suo normale corso .
   Io sono lì, incapace ad esprimerle il mio sentimento di amore e di gratitudine e impossibilitato a cingerla in un abbraccio che suggelli per sempre il mio affetto.
   Vorrei rompere il silenzio del suo pianto…ma non posso.
   Una decisione presa tanto tempo fa, quando non sapevo quanta importanza avrebbe avuto per me la vita in questo momento, me lo impedisce:
   ‘Se sto male voglio poter andare via da qui ’ dissi allora, senza né sapere né intuire quanto fosse facile uscire e impossibile rientrare !
   Qualcuno, ora assente, mi aveva spietatamente e puntualmente aiutato ad abbandonare la mia sofferenza…Ha posto fine ai miei dolori terreni mantenendo un patto sottoscritto tanti anni prima quando non sapevo, non potevo immaginare cosa comportasse quella scelta.
   Allora avevo concesso ad una altra persona l’arbitrio sulla mia vita.
   Ma non era quello che volevo, non era questo il momento …non ora.
   Perché adesso guardando mia figlia china su di me, mentre si asciuga le lacrime di una muta rassegnazione, non vorrei mai congedarmi dalla vita.
   Fra poco il mio spirito abbandonerà il mio corpo e io non la vedrò più, ora so quello che ho perso e non mi so dare pace. La sofferenza che provo è senza fine perché, ora, mi è chiaro tutto l’iter della mia vita, le dimenticanze e gli errori commessi…e quella ragazza , dai capelli biondi e l’animo troppo sensibile, che ho visto crescere e che ora abbandono nelle mani e all’arbitrio di un mondo crudele…la cui aspirazione è solo quella di sopprimere i deboli.
   Non so da che parte del muro mi trovo, se non sono forse io ad essere in pace e lei nell’inferno dei vivi a cui devo lasciarla, adesso, da sola.
   E’ stato il silenzio assenso della mia malattia a determinare il momento della mia dipartita?
   Chi ha potuto stabilire se fosse quella l’ora giusta per farla finita sia con la mia sofferenza che con il fastidio che recavo agli altri?
   Nell’attimo in cui sono consapevole di cosa significhi perdere la vita, proprio ora che sono conscio del suo immenso valore…mi chiedo come possa esservi stato un momento in cui io abbia preso, coscientemente, la decisione di anticipare la mia morte per eliminare la sofferenza.
   Pazzo…guardo ancora le mani di mia figlia…la pendola sopra al camino segna le 20,00…il meccanismo si blocca…non c’è più tempo…devo andare…
   Addio mia piccola. A Dio...”
   …Che dire? Non so se possa esistere un diritto di alcuno sulla vita, di certo so che non compete a noi, poveri esseri umani, il suo arbitrio.
   Possiamo imparare ad alleviare il dolore, a non permettere l’accanimento terapeutico ma non saremo mai in grado di determinare quando sia giusto morire né altri potranno essere garanti dei nostri diritti.
   Quante adesioni a tale ideologia di morte, prese decenni addietro, potrebbero trasformarsi in facili eliminazioni di ‘scomodi’ vecchietti?
   Personalmente il mio modo di pensare è incompatibile con la proposta di legalizzare l’eutanasia come è contrario all’impiego degli Ogm per consimili motivazioni.
   Chi può volere questo ulteriore abominio se non le stesse case farmaceutiche?
   Immagino già pronta una linea di medicinali ad hoc con le virtù terapeutiche necessarie ad offrire un dolce passaggio nell’aldilà e cospicui guadagni in terra.
   I medici sono già in grado di interrompere una terapia e accelerare la fine, con una iniezione di morfina o cortisone, in tutti quei casi in cui ritengono inutile perseguire una invalidante terapia.
   La ricerca deve trovare il modo di combattere i mali del mondo e non rinunciare ad ogni ipotesi di salvezza.
   Preferirei vedere ogni sforzo rivolto alla ricerca sulle cellule staminali, sugli antivirus!
   Vorrei ancora potere applaudire un medico che offre la sua ricerca, gratuitamente, alla umanità senza ‘costosi’ brevetti.
   Un altro bel Nobel alla ricerca… della vita e non della morte.
   Nella migliore delle ipotesi, al massimo entro cento anni, la vita di tutti noi sarà finita, anche quella dell’odierno neonato…non sarebbe il caso di permettere e garantire, a questi pochi anni, il loro naturale svolgimento ?
   Lontani, lontani anni luce, per favore, da ideologie di ‘dolce morte ’…

C U Soon ...o per meglio dire alla prossima!
Vostra
www.elygalleaniblog.com

Hai qualche commento da fare? Inseriscilo subito tu stesso su
The Web Park Speaker's Corner

 

 

2001 Nobel per la Scienza (BECs base di ricerca per i laser atomici)

 

Ely Galleani
Dal ruolo di attrice a quello attuale di ragioniera, da moglie di Carlo Vanzina a single convinta.
Da amica dei registi Dino Risi, Mario Monicelli, Roman Polanski a Michelangelo Antonioni... Intreccia esperienze di vita con i pittori Mario Schifano, Alighiero e Boetti, Tano Festa. Un percorso vissuto fino all'ultimo respiro... in punta di piedi per non sprofondare nelle buche più dure.
Entusiasta nell'apprendimento del vivere, viaggia per conoscere , studia i geroglifici per scoprire nuove etimologie, impara a giocare con le parole per scoprire un nuovo significato, un filo conduttore.
Ama la tavola ... ma non ingrassare!
Conserva i sapori della vita,gli apprendimenti senza perdere il proprio lato infantile, il desiderio di giocare. Crede nel web, nella possibilità di una nuova forma di comunicazione

 


Ely Galleani

  Di questa rubrica settimanale è assolutamente vietata la riproduzione senza una autorizzazione scritta della casa editrice. Ogni violazione sarà perseguita legalmente.
 


 

© Copyright Simonelli Editore - All the rights are worldwide reserved