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Idee in Movimento
di Ely Galleani
Alassio 22 Ottobre 2005 - n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16
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il primo libro elettronico interattivo scritto a quattro mani,  le mie più...quelle della Rete. In vendita in SeBook ed in Ex Libris su

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  Ticketless

   Ticketless significa, letteralmente, senza biglietto, carente del titolo di viaggio: è la nuova prenotazione on line con TrenItalia. Permette di viaggiare senza obliterare e possedere il biglietto prima di salire sul treno. Valido, per ora, su tutti gli Intercity e gli Eurostar diverrà, in futuro, usufruibile anche per i percorsi in vagone letto e sui treni regionali.
  Splendida novità per le persone anziane, da ora non più obbligate ad effettuare code agli sportelli o alle macchinette per ritirare il titolo di viaggio acquistato, precedentemente, in Internet o via telefono. Ottimo anche per chi, come me, è sempre di corsa, perennemente in ritardo ai binari di partenza. Sempre troppo presa a vivere ogni attimo al centouno per cento e a partire, di solito, all’ultimo momento utile per farlo.
   Nessuna obliterazione o fila obbligatoria frenerà più la mia corsa basterà fornire al controllore, direttamente sul treno, il codice pervenuto via e-mail o sms e si potrà viaggiare più leggeri negli impegni. Se poi le Ferrovie Italiane pensassero a riassumere le Cooperative di Facchini forse il viaggio diverrebbe una delizia; più protetti i bagagli e le schiene…salve dalla fatica!
   Un modo per dare lavoro e assistenza allo stesso tempo.

Come ai vecchi tempi

   Ticketless…un tempo sarebbe stata solo una espressione per designare una persona senza titolo di viaggio. In questa vita mi sono sentita, mille volte, un essere umano senza titolo, senza giustificazione a percorrere questo viaggio terreno ed invece ero solo avanti nel tempo: già sapevo come un giorno avrei avuto altre coordinate a garantire il mio percorso. A non temere più l'arrivo del Controllore.
   Sorrido ai miei pensieri e alla evoluzione del nostro mondo che, giorno dopo giorno, non finisce di stupirci.
   Prima di divenire Ticketless soffrivo di sindrome dell’abbandono e mi beavo nel non guarirne, amando compiangermi. Forse mi faceva comodo pensare di essere una outsider, una diversa, una vittima…non per mia volontà ma per colpa del destino che mi aveva lasciato sola a combattere la vita.
   In verità ero una sconfitta in partenza perché davo la colpa agli altri per avermi abbandonato, invece di pensare come chi non mi volesse avesse mille motivi per non volermi.
   Toccava a me capovolgere la situazione cercando di migliorare e uscire da quella trappola che non era, come credevo io, creata dagli altri ma elaborata da me stessa al fine di potermi finalmente compiangere…povera piccola!
   Poi ho reagito, ho cercato un portamento nella solitudine, mi sono guardata allo specchio dell’anima e sono diventata una apparente Ticketless avendo invece , in quella veste rinnovata, tutti i diritti di affrontare il viaggio…seduta anche in prima classe!
   Perché chi ha il senso del portamento e lo esterna anche quando non è accettato, chi incontra a fronte alta e senza superbia le proprie sconfitte e ha imparato a non recriminare, a non compiangersi, a non accusare gli altri dei propri errori, questi è già salvo…avendo capito come la colpa non sia mai da una parte sola.
   Dire “Hai capito?” non equivale a “Sono riuscita a spiegarmi?” perché, nel secondo caso, si pone l’attenzione non su un difetto del nostro prossimo ma su una nostra probabile incapacità!
   Oggi
bisogna sempre più avere capacità di reagire, cogliere gli stimoli per cambiare, elaborarli per migliorare noi stessi nelle relazioni con gli altri. Noi che siamo sicuramente peggiori di loro, se non altro perché siamo a conoscenza di come le situazioni si determinino e non siamo ancora in grado di riconoscere i nostri difetti, gli errori, le colpe. Coraggio, non è difficile !
   Per terminare con un sorriso il mio viaggio ideale da Ticketless ricordo una frase della pittrice surrealista Leonor Fini, quando, intervistata sulla sua età, soleva rispondere:
   “L’âge, ma chère amie, change selon le jour”. L’età, mia cara amica, cambia secondo il giorno …ma non il peso delle valigie, aggiungo io!
 

C U Soon ...o per meglio dire alla prossima!
Vostra www.elygalleaniblog.com

Leonor Fini in un giorno "giovane"

 

Ely Galleani
Dal ruolo di attrice a quello attuale di ragioniera, da moglie di Carlo Vanzina a single convinta.
Da amica dei registi Dino Risi, Mario Monicelli, Roman Polanski a Michelangelo Antonioni... Intreccia esperienze di vita con i pittori Mario Schifano, Alighiero e Boetti, Tano Festa. Un percorso vissuto fino all'ultimo respiro... in punta di piedi per non sprofondare nelle buche più dure.
Entusiasta nell'apprendimento del vivere, viaggia per conoscere , studia i geroglifici per scoprire nuove etimologie, impara a giocare con le parole per scoprire un nuovo significato, un filo conduttore.
Ama la tavola ... ma non ingrassare!
Conserva i sapori della vita,gli apprendimenti senza perdere il proprio lato infantile, il desiderio di giocare.
Crede nel web, nella possibilità di una nuova forma di comunicazione

 


Ely Galleani

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