Il Volo della Rondine
“Una rondine non fa primavera”: questo detto popolare
significa che è arrivata per prima e da sola, ha attraversato tutto
l’Egitto, il Mare Mediterraneo passando sopra l’isola di Santorini per
raggiungere la Puglia, è risalita fino a casa nostra e lì aspetta che
giungano, ad una ad una, le altre rondini per decretare insieme l’arrivo
del bel tempo. Piccoli neri esseri in frack giocano nelle correnti
aeree, si lanciano in cadute libere per poi garrire in risalita, volano
tutte disordinate sulla mia testa in questo luminoso tramonto romano.
L’aria cocente, rinfrescata da un secco venticello de ponente, invoglia
a riflettere! Per gli antichi Egizi, l’immagine della rondine nei
geroglifici aveva il significato dell’aggettivo “la più amata”, “la
favorita”. Non poteva essere altrimenti, così piccola e gioiosa, con
tanta forza dentro sufficiente a permetterle di migrare da sola,
percorrendo, con le sue piccole ali , la distanza dall’Egitto a noi e
chissà fino a dove!
Viaggia instancabile ogni anno sulle stesse terre, ne percepisce i
cambiamenti, guarda dall’alto e vede tutto. Come una parata vista da
sopra un campanile ne ha una ottica completa, vede insieme il passato,
il presente e il futuro che, per gli spettatori a terra, scorrono
lentamente e a gradi…
Le deve piacere il nostro mondo perché continua a costruire complicati
nidi sotto i nostri tetti da dove può osservarci con discrezione. Se è
passata sopra Madrid, lo scorso 11 Giugno, ha sorriso della
manifestazione ambientalista per “la creazione di una città dove gli
abitanti si inventino i loro spazi, più pedonali e meno inquinati”,
centinaia di ciclisti nudi hanno sfilato per le vie, nessuno li ha
fermati ! In fondo siamo tutti nati così: Nudi e Crudi!
Volando sui tetti de Roma ha garrito nel vedere due osti in via
dell’Arancio, fuori dalla Trattoria per il gran caldo, pelare patate e
tagliare pomodori sui tavoli imbanditi, discorrendo con i clienti…un
lavoro fatto nelle migliori condizioni, almeno per chi lo fa!
Piccola rondine era lei a sorvolare Roma durante la Breccia di Porta
Pia, ha visto il Tevere, innumerevoli volte, tracimare le rive inondando
la città (i ricordi dei livelli raggiunti sono nel Palazzo Dante
Alighieri in via dei Prefetti). Ha assistito alla operosità dei
vincitori torinesi nell’erigere muraglioni di contenimento, alla
sparizione contemporanea del Porto di Ripetta che, dietro Piazza
Augusto Imperatore, serviva ad accogliere merci e battelli dal biondo
fiume. Da lì partivano le carrozze, volavano alte le rondini sui
cavalli della Posta di Scambio, alla Locanda La Campana, osteria
sopravvissuta al numero 18 sino ai giorni nostri, ricordata nel Texae
Viarum del 1518 e nel successivo censimento del 1526. L’oste, fiero di
appartenere a quella illustre genia capace di riproporre la tradizione
romana a tavola, ci mostra orgoglioso un contratto del 1686 redatto tra
un conducente e un viaggiatore dell’epoca, tra i patti il primo
contraente richiedeva “l’essere ben servito e un letto in bello stato”!
Volando in frack ha visto crescere il Monte dei Cocci, formato da anfore
rotte gettate ai tempi degli antichi romani, allo scalo fluviale de
Portuense…Quante volte ha scorto l’uomo ingegnarsi a migliorare il
proprio modus vivendi, lei che, da millenni, ha raggiunto la massima
evoluzione!
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Nude
prospettive
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Non ha bisogno di radar per conoscere il percorso segue il magnetismo
della terra, le onde positive la spingono sino a dove può e deve
arrivare, non ha bisogno di sentirsi forte, lo è!
Non vola in stormo come le anatre né come le oche selvatiche in
formazione, parte e arriva da sola a garrire della vita con le altre
ritrovate compagne. Non le servono buoni pasto, voucher, thermos o
gallette energetiche per compiere centinaia di chilometri, si nutre in
volo mangiando insetti, mosche e zanzare, come ha mangiato oggi lo
farà domani: il mondo è suo!
In fondo quando non si reclama una cosa è perché la si possiede già.
Nell’assistere silenziosa ai grandi sconvolgimenti, alla caduta delle
dinastie, agli abomini dal tempo dai Sumeri ad oggi, non ha diminuito il
suo umile insegnamento. Vola lassù a proteggere i nostri lenti
miglioramenti e continua a darci fiducia, lei…“la più amata”.
C U Soon ...o per meglio dire alla prossima!
Vostra
www.elygalleaniblog.com
Ely Galleani
Dal ruolo di attrice a quello attuale
di ragioniera, da moglie di Carlo Vanzina a single convinta.
Da amica dei registi Dino Risi, Mario Monicelli, Roman Polanski a
Michelangelo Antonioni... Intreccia esperienze di vita con i pittori Mario Schifano,
Alighiero e Boetti, Tano Festa. Un percorso vissuto fino all'ultimo
respiro... in punta di piedi per non sprofondare nelle buche più
dure.
Entusiasta nell'apprendimento del vivere, viaggia per
conoscere , studia i geroglifici per scoprire nuove etimologie,
impara a giocare con le parole per scoprire un nuovo significato, un
filo conduttore.
Ama la tavola ... ma non ingrassare!
Conserva i
sapori della vita,gli apprendimenti senza perdere il proprio lato
infantile, il desiderio di giocare.
Crede nel web, nella possibilità
di una nuova forma di comunicazione
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