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di
Ely Galleani
Montecarlo, 18 Marzo 2012 - n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 - 39 - 40 - 41 - 42 - 43 - 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 59 - 60 - 61 - 62 - 63 - 64 - 65 - 66 - 67
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Monaco Red Cross
Intervista a
S.A.S il Principe Alberto II di Monaco


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  In un precedente articolo sulla Croce Rossa Monegasca avevo posto, sull' argomento, tre domande a S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco. In questo numero ho il piacere di proporvi le risposte che il Principe Sovrano ha voluto comunicarmi in perfetta lingua italiana.
Le prime due domande sono più personali e svelano il background che ha determinato l'odierna consapevole ed affabile personalità di S.A.S. il Principe Alberto II. La prima ripercorre gli anni della sua infanzia: per moltissimi anni la Principessa Grace fu affiancata nelle azioni della Croce Rossa Monegasca Internazionale da Joséphine Baker alla quale offrì ospitalità nel Principato unitamente alla sua “Famiglia Arcobaleno”, come l'artista soleva chiamarla, composta, come era, da dodici bambini di tutte le razze e....di tutti i colori! Di sicuro una simile personalità sollecitò nella società monegasca un più risoluto abbandono del razzismo e la conseguente realizzazione dei diritti umani.

Di quegli anni della sua infanzia Altezza può richiamare alla memoria un episodio particolare?

"Joséphine Baker aveva una personalità fuori del comune. Ci ha colpito per la sua grande generosità. La sua " famiglia arcobaleno" aveva commosso profondamente mia madre, la Principessa Grace, che aveva tenuto ad accoglierla nel Principato. Mi ricordo della loro complicità, ma anche della autentica e comunicativa gioia di vivere di questa artista che ha avuto un destino incredibile e che ha lasciato una traccia indelebile nella storia del music-hall."

La seconda domanda inquadra un periodo successivo: nel 2008, in occasione del suo cinquantesimo anniversario di nascita, diciotto associazioni monegasche si sono federate nella Monaco Collectif Humanitaire, con l'obiettivo di ridare la possibilità di vita a cinquanta bambini con gravi patologie cardiache e seri problemi ortopedici. Cinquanta bambini: uno per ogni suo anniversario! Ma alla fine del 2010 i bambini operati a Monaco sono stati più del doppio del previsto! In fondo è grazie a lei se così tante persone si sono unite in un progetto comune, possiamo chiederle quale sentimento ha provato partecipando alla salvezza di tante giovani vite?

"L'iniziativa portata avanti da "Monaco Collectif Humanitaire" è straordinaria. Desidero congratularmi calorosamente con i volontari delle diciotto associazioni, gli agenti della Croce Rossa Monegasca, ma anche i funzionari della Direction de la Coopération Internationale e tutto il personale medico del Centre Cardio Thoracique, del Centre Hospitalier Princesse Grace e dell'Institut Monégasque di Médicine e Chirurgie Sportive, per il lavoro fornito. Tengo anche a ringraziare vivamente i donatori che finanziano in parte le spese per questi bambini in difficoltà. Possiamo essere fieri dei risultati di questa azione collettiva. Sono sempre particolarmente commosso nell'incontrare questi piccoli che lasciano il Principato con migliori prospettive per il futuro. Dobbiamo assolutamente continuare su questa strada".

La nostra terza domanda svela l'interesse a ritrovare nella gestione delle risorse un'autonomia basata su processi innovativi: per agevolare l'attuazione di una trasformazione sociale responsabile, sia individualmente sia collettivamente, occorre forse cambiare la psicologia dell'uomo modificandone la scala delle priorità? Nella Costituzione della Bolivia sono presenti, ad esempio, i diritti di Pachamama cioè della Madre Terra! E' quindi, a suo parere, necessaria la crescita dell'individuo in modo creativo ed innovativo a reciproco sostegno nella consapevolezza del legame che l'uomo ha con l'habitat che lo circonda?

"Oggi bisogna assolutamente adottare un modo di vita rispettoso dell'ambiente. Bisogna agire con urgenza e mostrare l'esempio affinché le generazioni future possano godere di una vera qualità di vita. Nel Principato ho voluto che questa esigenza quotidiana trovi espressione nella politica energetica, nella gestione dei rifiuti, dei trasporti e naturalmente per tutto quanto riguarda l'ambiente. Su mia richiesta il governo del Principato ha attuato misure incitative, come quella dell'assegnazione di una sovvenzione del 30 per cento sul costo totale di qualsiasi installazione termica ad energia solare in sostituzione di una installazione termica ad energia fossile, o misure obbligatorie, come l'applicazione sistematica della politica HQE (Haute Qualitè Environmentale) in ogni nuova costruzione pubblica, che mantiene come obbiettivo prioritario il controllo dei consumi energetici. Restiamo molto attenti a tutte le tecniche o tecnologie che ci permetterebbero di migliorare il nostro bilancio ambientale".

Il progresso scientifico e quello tecnologico migliorano la qualità della vita non solo dell'un per cento più ricco della popolazione, ma anche di ogni singolo essere umano aumentando il potere pro capite dell'uomo sulla natura. Il progresso influisce direttamente sulla densità della popolazione. Progredire e svilupparsi significa restare aggrappati il più a lungo possibile al sogno di un mondo migliore: una idea insostenibile per chi vorrebbe un impero mondiale basato sul denaro a scapito degli stessi governi nazionali. La fine del progresso scientifico equivale alla crescita zero. E' pur vero che nelle attuali condizioni il mondo potrebbe sopravvivere solo con una popolazione base di due miliardi di persone mentre saremo, a breve, sette miliardi. Ma è anche vero che diverse condizioni di vita possono permettere, grazie ad un progresso sostenibile, di amministrare più equamente le risorse della terra. Non si tratta quindi di distruggere l'economia degli stati in favore dell'oligarchia del denaro per impoverire il pianeta e diminuire la crescita demografica ma di salvare il mondo salvando i singoli stati con un progresso equo.
La nuova strategia “Salvare delle Vite, cambiare le mentalità” promossa dalla Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Croissant Rouge (Mezzaluna Rossa) cerca di promuovere delle azioni per ridurre queste ineguaglianze.
Anche a questo proposito ho incontrato Claude Fabretti responsabile della "Section Humanitaire" della CRM sotto la direzione del Dottor Michel-Yves Mourou.
Claude Fabbretti, responsabile dei programmi internazionali, si occupa attivamente dei progetti in corso di realizzazione nella SHI “Section Humanitaire Internationale” della CRM. Con il Projet Santée (Progetto Salute) missioni formate da chirurghi ortopedici portano la formazione medica in Niger come in Senegal, altre reintegrano dispensari farmaceutici e laboratori di analisi in Burkina Faso come in Togo mentre tecnici ed ingegnieri offrono, nel Mali come in Indonesia, il proprio talento per la ricerca di nuove fonti di acqua potabile.
Con coerenza, nella sua duplice veste di Capo di Stato e Presidente della CRM, S.A.S il Principe Alberto II si è recato, tra il 13 e il 17 febbraio scorso, in visita ufficiale nell'Africa dell'Ovest, in Mali e in Burkina Faso. Sempre lo scorso mese, Claude Fabretti ha raggiunto la piccola Isola di Pagai Sud nell'arcipelago Mentaway ad ovest di Sumatra dove, a seguito dello tsunami dell'ottobre 2010, sono state evacuate 516 famiglie. Su quest'isola, che consente una rapida via di fuga grazie a una sommità pari a 350 metri dal livello del mare, è in atto un progetto della SHI della CRM, per la ricerca dell'acqua potabile e la costruzione di pozzi neri in zone non suscettibili di inquinare le risorse naturali.
L'educazione e l'accesso alla cultura, obiettivi fondamentali per uno sviluppo equo e sostenibile sono gli assi portanti per Claude Fabretti che ha immaginato il progetto RISE (Reseaux Interculturelles Santée Education), inaugurato nel marzo 2010 da S.A.S. il Principe Alberto II, che permette di aggiornare tramite videoconferenza i giovani nella università di Bamako nel Mali. Tutte queste azioni umanitarie, alcune finanziate da italiani, sono rintracciabili e si possono seguire, in tempo reale, su www.youtube.com/user/croixrougemc

Signor Claude Fabretti può dirmi quale è la sua più grande speranza?

"Mi auguro il raggiungimento di un grande equilibrio in modo che ogni essere umano possa accedere ai bisogni essenziali così come sia concesso alle donne di tutto il pianeta di accedere alla conoscenza, all'educazione in modo che esse stesse possano trasmetterla ai propri figli. La formazione è in grado di rompere i clichet ed è di estrema importanza prendere coscienza del mondo nel quale si vive, recuperare la conoscenza della natura che ci circonda rispettandone i limiti ed i tempi, ricordandosi di prediligere i prodotti della stagione riscoprendo lo stile dello Slow Food opposto al Fast Food. Scoprire che un piccolo gesto può essere un grande gesto: chiudere un rubinetto ad esempio mostra di essere consapevoli che le risorse della nostra terra non sono illimitate e che per poter dare a tutti uguali condizioni di vita ognuno deve fare un piccolo sforzo, nella solidarietà come nella vita di tutti i giorni".

Sono davvero tanti gli avvenimenti che hanno visto protagonista, negli ultimi due mesi, la Croce Rossa Monegasca. Dopo l'assemblea generale dello scorso 21 febbraio alla presenza di S.A.S. il Principe Alberto II, ha avuto luogo la Consegna dei Diplomi di Primo Soccorso. Nell'Auditorium Ranieri III, davanti un pubblico di circa 700 persone, sono stati consegnati, previo esame di Stato, 1180 diplomi base più 6 diplomi di insegnanti al Primo Soccorso. I diplomati non erano solo monegaschi ma provenivano dai comuni limitrofi, francesi ed italiani, perché nel Principato i corsi per ottenere il diploma di Primo Soccorso sono gratuiti. Sotto la responsabilità del Dottor Michel-Yves Mourou una equipe della CRM ogni sabato e domenica offre i corsi presso la Villa Colibrì, 24 Boulevard de Suisse. Mail: firstaid@croix-rouge.mc tel : 00377 97 97 68 08.

Al signor Rèmy Tornatore, monegasco dalle origini italiane, ho chiesto nella sua veste di Direttore della sezione Soccorso di parlarmi della collaborazione con la Croce Rossa Italiana.

"Nel corso dell'ultimo ventennio la collaborazione fra i nostri paesi si è molto rinforzata. La crisi dell'immigrazione di Ventimiglia è stata risolta anche grazie alla coesione fra la CRM e quella italiana. Uno scambio di aiuti e di cognizioni che continua negli anni : ultimamente abbiamo avuto l'onore di essere di sostegno anche alla manifestazione del Festival della Canzone di Sanremo. Il Presidente della CRI di Imperia dottor Vincenzo Palmero fa parte, con i diversi responsabili dei comitati locali, dei nostri amici sempre pronti a darci una mano. Ora, ad esempio, si stanno organizzando in piena collaborazione le equipe per assicurare il Primo Soccorso sia durante il Grand Prix Historique , dal 11 al 13 maggio, sia nel periodo del Grand Prix di Formula Uno , dal 24 al 27 maggio. Molte sono le attività alle quali partecipiamo con un obiettivo comune : ad esempio la Corsa MonacoRun che, organizzata dalla Federation Monegasque de l'Atlethisme, partirà da Ventimiglia per giungere il prosimo 18 marzo nel Principato e sarà assistita dalla Croce Rossa Italiana, Francese e Monegasca. La sezione Soccorso della Croce Rossa Monegasca è in costante evoluzione ed è sempre alla ricerca di volontari che dispongano di tempo libero per la formazione e per garantire nelle postazioni di Primo Soccorso la sicurezza delle grandi manifestazioni del Principato di Monaco."

Chiudiamo quest'intervista ringraziando S.A.S. Il Principe Alberto II per averci voluto dedicare parte del suo tempo e la CRM per ogni sua azione in aiuto dei bisognosi di questa terra; questa terra che “non ci viene lasciata in eredità dai nostri padri ma ci viene, bensì, prestata dai nostri figli”.

Monaco Red Cross
Entretien avec
S.A.S le Prince Alberto II de Monaco

Suite à mon dernier article à propos de la Croix-Rouge monégasque, j'avait posé sur le sujet trois questions à SAS le Prince Albert II de Monaco. Dans ce numéro j'ai le plaisir de vous proposer les réponses que le Prince souverain a voulu nous communiquer dans un parfait Italien. Les deux premières questions sont plus personnelles et dévoilent le background qui a déterminé sa personnalité actuelle si affable et impliquée. La première question retrace les années de son enfance : pendant de nombreuses années la Princesse Grace fut secondée dans les actions internationales de la Croix-Rouge monégasque par Joséphine Baker à laquelle elle offrit l’hospitalité en Principauté avec sa famille Arc-En-Ciel comme l’artiste avait l’habitude de l’appeler, composée par douze enfants… de toutes les couleurs! Certainement une telle personnalité fut à l’origine, dans la société monégasque, d’un ferme abandon du racisme et la conséquente prise de conscience des Droits de l’Homme.

De ces années de votre enfance, Votre Altesse, vous souvenez-vous d’un épisode en particulier?

« Joséphine Baker avait une personnalité hors du commun. Elle nous a touchés pour sa grande générosité. Sa « Famille Arc-En-Ciel »avait profondément ému ma mère qui avait voulu l’accueillir dans la Principauté. Je me rappelle de leur complicité mais aussi de l’authentique et communicative joie de vivre de cette artiste qui a eu un destin incroyable et qui a laissé une trace indélébile dans l’histoire du Music-Hall. »

La deuxième question concerne une période plus récente : en 2008, à l’occasion de votre cinquantième anniversaire, dix-huit associations monégasques se sont fédérés dans le « Monaco Collectif Humanitaire » avec pour objectif de redonner l’espoir de vivre à cinquante enfants atteints de graves pathologies cardiaques et de sérieux problèmes orthopédiques. Cinquante enfants, un pour chaque anniversaire ! Mais à la fin de l’année 2010, les enfants opérés à Monaco ont été plus du double que prévu ! Au fond, c’est grâce à vous si autant de personnes se sont rassemblées autour d’un projet commun, pouvons-nous vous demander quel sentiment vous avez éprouvé en contribuant à sauver autant de jeunes vies?

« L’initiative poursuivie par le Monaco Collectif Humanitaire est extraordinaire. Je souhaite féliciter chaleureusement, avec les volontaires des 18 associations, les membres de la Croix-Rouge monégasque, mais aussi les fonctionnaires de la Direction de la Coopération Internationale et tout le personnel médical du Centre Cardio-Thoracique, du Centre Hospitalier Princesse Grace et de l’Institut Monégasque de Médecine et Chirurgie Sportive, pour le travail fourni. Je tiens aussi à remercier vivement les donateurs qui financent en partie les dépenses pour ces enfants en difficulté. Nous pouvons être fiers des résultats de cette action collective. Je suis toujours particulièrement ému de rencontrer ces petits qui quittent la Principauté avec un avenir meilleur. Nous devons absolument continuer dans cette direction. »

La troisième question aborde la reconquête et la maîtrise de nos ressources, grâce à des procédés novateurs, pour une société plus responsable. Pour cela, il conviendrait de changer les comportements, de manière individuelle ou collective, afin de prioriser ce qui est important, à l’image de Pachamama (« la Terre Mère »), qui a été mise en avant dans la Constitution bolivienne. Est-ce qu’à votre avis, l’homme d’aujourd’hui doit être plus créatif et innovant pour amener à une prise de conscience généralisée de l’environnement qui nous entoure?

« Aujourd'hui, il faut absolument adopter un style de vie respectueux de l'environnement. Il faut agir urgemment et montrer l'exemple afin que les générations futures puissent jouir d'une vraie qualité de vie. Dans la Principauté j'ai voulu que cette exigence quotidienne se réalise dans la politique énergétique, dans la gestion des déchets, des transports et bien sûr dans tout ce qui concerne l'environnement. Sur ma propre demande, le gouvernement de la Principauté a réalisé des mesures incitatives, comme une subvention du 30% sur le coût total de toute installation thermique à énergie solaire en remplacement d'une installation thermique à énergie fossile, ou bien des mesures obligatoires, comme l'application systématique de la politique HQE ( Haute Qualite' Environmentale ) dans chaque nouvelle construction publique, avec comme objectif prioritaire le contrôle des consommations énergétiques. Nous restons très attentifs à toutes les techniques ou technologies qui puissent permettre d'améliorer notre bilan environnemental. »

Les progrès scientifiques et technologiques améliorent la qualité de vie des 1% les plus riches du monde, mais aussi de tout un chacun, car ils permettant à plus de monde de profiter des ressources offertes par la nature sans les gaspiller. Le progrès influe directement sur la démographie. Progresser et se développer signifie aussi rester attaché à un idéal d'un monde meilleur: une idée insoutenable pour ceux qui voudraient un monde dirigé par l’argent au détriment des gouvernements élus par les peuples. La fin du progrès scientifique, c’est la stagnation. Les ressources actuelles ne permettent qu’à 2 milliards de personnes de vivre, or nous sommes presque 7 milliards. Mais une conception différente de la vie pourrait permettre, à travers un développement durable, de mieux gérer les ressources de la terre. Ce n’est pas en détruisant les économies des nations pour favoriser une certaine oligarchie, qui a pour but d’appauvrir la planète, que notre monde ira mieux et que les peuples jouiront d’un progrès de manière équitable. Au contraire, c’est le progrès équitable qui va pouvoir résoudre les inégalités. La nouvelle stratégie « Sauver des vies, changer les mentalités », plébiscitée par la Fédération Internationale des Sociétés de Croix-Rouge et de Croissant Rouge, tend à promouvoir des actions pour réduire ces inégalités.
A ce propos, j'ai rencontré Claude Fabbretti, Responsable des programmes de la « Section Humanitaire Internationale » sous la Direction du Docteur Michel-Yves Mourou de la Croix-Rouge monégasque. Les projets menés par cette jeune section sont nombreux : dans le domaine de la santé des chirurgiens orthopédiques forment leurs confrères au Niger comme au Sénégal, des centres de santé sont réhabilités au Burkina Faso comme au Togo. Avec cohérence et en sa double qualité de chef de l'Etat et président de la Coix-Rouge monégasque S.A.S le Prince Albert II s'est rendu, entre 13 et 17 fèvrier dernier, en visite officielle dans l'Afrique de l'Ouest, en Mali et en Burkina Faso. L’eau est également un thème important pour cette organisation : forages et potabilisation font partie des activités pour lesquelles la section mobilise régulièrement des experts. A' ce effet ,toujours le février dernier, Claude Fabbretti s'est rendu sur l' île indonésienne de Pagai Sud, a' Sumatra, où 516 familles ont été relogées suite au Tsunami d’octobre 2010. Un projet en hygiène et assainissement mené en partenariat avec la Croix-Rouge indonésienne permettra à ces familles de vivre mieux dans le respect de leur nouvel environnement. L’éducation et l’accès à la culture, qui sont deux fondamentaux d’un développement durable et équitable, sont deux axes importants pour Claude Fabbretti qui a imaginé le « RISE » (Réseau Interculturel pour la Santé et l’Education), inauguré en mars 2010 par SAS le Prince Albert II. Le RISE, via les nouvelles technologies de l’information et de la communication, permet de soutenir les lycéens et les étudiants de Bamako, au Mali. Vous pouvez retrouver toutes ces actions, dont plusieurs sont financées par des Italiens, sur la chaîne Youtube « croixrougemc » de la Section humanitaire Internationale.
www.youtube.com/user/croixrougemc

Monsieur Fabbretti , pouvez-vous me dire quel est votre plus grand souhait?

« Ce que je souhaite, c’est que nous parvenions à un équilibre pour que notre société puisse répondre aux besoins de chaque individu, et que toutes les femmes accèdent à la connaissance, à l'éducation, afin de la transmettre à leurs propres enfants. C’est par la formation que nous parviendrons à briser les clichés. Il est extrêmement important de prendre conscience du monde dans lequel nous vivons, de réapprendre à connaître la nature qui nous entoure, par exemple en respectant ses limites et ses cycles, en privilégiant les produits de saison, en redécouvrant le style de vie « Slow Food », en opposition au « Fast Food ». Il faut que chacun d’entre nous prenne conscience que chaque petit geste compte. Par exemple, fermer le robinet lorsqu’on n’en utilise pas l’eau nous fait prendre conscience que les ressources de notre planète ne sont pas illimitées ; pour pouvoir donner à tout le monde les mêmes conditions de vie, chacun doit faire un petit effort, dans le domaine de la solidarité internationale comme dans la vie de tous les jours ».

Une multitude d'événements dont la Croix-Rouge Monégasque a été à l'origine, ont eu lieu ces deux derniers mois. Juste après l'assemblée générale du 21 février dernier a eu lieu, à l'Auditorium Rainier III, la remise des diplômes de premiers secours en présence de S.A.S le Prince Albert II accompagnee par S.A.S la Princesse Charlene. C'est avec un public de plus de 700 personnes qu'ont été délivrés, suite à contrôle de connaissances pour certains et examen pour d'autres, 1180 diplômes ainsi que 6 diplômes de Moniteur aux trois Moniteurs forme'e par l'exame de l'Etat . Les récipiendaires n'étant pas uniquement des Monégasques ou résidents mais également des personnes provenant des communes limitrophes de Monaco ou d'Italie. Il faut rappeler que la formation aux Premiers secours est gratuite et prise en charge par la Croix-Rouge Monégasque. Sous la responsabilité du Docteur Michel-Yves Mourou des bénévoles, Moniteurs titulaires d'un diplôme d'état organisent les samedis et dimanches ces formations aux gestes qui sauvent, au local des secouristes à la villa Colibri, 24 boulevard de Suisse. Mail: firstaid@croix-rouge.mc tel: 00377 97 97 68 08.

A Monsieur Rémy Tornatore depuis 1977 a' la Croix-Rouge Monégasque et aux origines Italienne, j'ai demandé, en sa qualité de Directeur du Secourisme, de me parler de la collaboration avec la Croix-Rouge Italienne.

"Tout au long de ces vingt dernières années la collaboration entre nos deux Croix-Rouge s'est considérablement développée. Cette cohésion nous a impliqué lors de la crise des immigrés de Vintimille par exemple mais également par un échange d'aides et de compétences réciproques sur des gros dispositifs de secours comme le Festival de la Chanson Italienne de San Remo ou nous avons eu l'honneur de participer. Nombreuses sont les activités auxquelles nous participons avec un objectif commun tel le dispositif de secours, pour la course Monaco Run, organisée par la fédération monégasque d'Athlétisme, et qui partira de Vintimille avec arrivée à Monaco, le 18 mars prochain et qui verra la participation des croix-rouge Italienne, Française et Monégasque. Actuellement nous travaillons sur le dispositif de secours qui sera mis en oeuvre lors du Grand Prix Historique de Monaco du 11 au 13 mai ainsi que sur celui du Grand Prix de Formule Un, du 24 au 27 mai. Le secourisme de la Croix-Rouge Monégasque est en constante évolution et est toujours à la recherche de bénévoles qui auraient du temps de libre pour se former et participer ainsi à la sécurité des grandes manifestations organisées à Monaco."

Nous concluons cette interview en remerciant S.A.S. Le Prince Albert II pour nous avoir consacré une partie de son temps. Nous remercions également la Croix-Rouge monégasque pour chaque action en aide aux personnes démunies dans le monde, sur cette terre qui : «ne vous fut pas donnée par vos parents, mais vous fut prêtée par vos enfants».


C U Soon ...o per meglio dire alla prossima!

Vostra Ely Galleani
www.elygalleaniblog.com

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Ely Galleani
Dal ruolo di attrice a quello attuale di ragioniera, da moglie di Carlo Vanzina a single convinta. Da amica dei registi Dino Risi, Mario Monicelli, Roman Polanski a Michelangelo Antonioni...
Intreccia esperienze di vita con i pittori Mario Schifano, Alighiero e Boetti, Tano Festa.
Un percorso vissuto fino all'ultimo respiro... in punta di piedi per non sprofondare nelle buche più dure.
Entusiasta nell'apprendimento del vivere, viaggia per conoscere, studia i geroglifici per scoprire nuove etimologie, impara a giocare con le parole per scoprire un nuovo significato, un filo conduttore.
Ama la tavola ... ma non ingrassare!
Conserva i sapori della vita, gli apprendimenti senza perdere il proprio lato infantile, il desiderio di giocare.
Crede nel web, nella possibilità di una nuova forma di comunicazione


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