Claire – Non so come saranno i TG sulla RAI degli ultimi tempi perché, che il digitale terrestre sia lodato, non la vedo più da mesi ma se poco mi dà poco qui ormai siamo al rincoglionimento più totale!
Max – Con chi ce l’hai oggi?
Claire – Io non ce l’ho con nessuno dico solo che quando la sera alle 20 scatta l’ora del telegiornale e lo zapping forzatamente mi porta su canale 5 ogni volta la vena giugulare si ingrossa. Ma dico io che razza di scaletta è questa?
Max – In che senso? Mica ti seguo, lo dicevo io che il fumo dà alla testa.
Claire – Sì ma non alla mia, visto che al massimo raggiungo quota 3 sigarette ultralight consumate in compagnia dopo cene luculliane o riunioni di lavoro del terzo tipo. Parlo della scaletta delle notizie, di come sono ordinate, scelte, presentate. Per carità useranno pure tutti i santi criteri della notiziabilità ma da comune cittadina rivendico il diritto di meraviglia, stupore, incredulità.
Max – Credi che sia giunta l’ora di scendere nel concreto o siamo ancora ala fase prefazione?
Claire – Eccomi al dunque. Ieri sera dopo le notizie di politica interna, diciamo così, 3/4 del TG ha visto susseguirsi nell’ordine: la notizia su tutti i carcerati di Italia che si svegliano e rivelano nuove mirabolanti versioni dell’omicidio di Meredith Kercher, un dossier con intervista alla futura moglie giornalista del noto assassino del Circeo (innominabile) che piange perché non trova un testimone per l’agognato matrimonio, un servizio sugli eredi della Maison Valentino che, bontà loro, ridono beati fra i lustrini e, dulcis in fundo, un’intervista in studio con l’ultimo vincitore del Grande Bordell ehm Fratello che sogna di aprire una salumeria e parla stile troglodita. Credo che neppure Lewis Carroll, se resuscitasse, potrebbe inventare un tale Paese delle Meraviglie! Mah ci prendono tutti per coglio….Aveva proprio ragione Gaber, ossigeno puro per il cervello.
Max – Questa volta non posso davvero darti torto. Aveva davvero ragione Gaber, quella italiana è proprio una Strana Famiglia: “Come ti chiami, da dove chiami, stiam diventando tutti scemi, pronto, pronto, pronto stiam diventando tutti coglioni, pronto, pronto, pronto con Berlusconi o con la RAI”.
Chiara Bolognini
www.maxandclaire.it
Chiara Bolognini
da grande voleva fare il capocantiere come il suo papà, ma la passione per l'Alfieri ha fatto sì che fosse in altre faccende affaccendata. Dopo la laurea in lettere classiche (scandita dal felice augurio di tutti gli astanti "finirai sotto un ponte"), ha iniziato la sana gavetta di giovane reporter con un'intervista a un benzinaio di un paese di tremila abitanti in virtù del suo titolo di Presidente Avis. Ha usato la penna come una spada in tutte le piccole redazioni dove ha lavorato (Resto del Carlino in primis) prediligendo le inchieste su mala sanità, polo chimico, rischio ambientale.
Arrivata a Roma per Amore, ha lavorato per due anni in una casa editrice come ufficio stampa e poi, dopo essersi specializzata in comunicazione aziendale e copywriting con master e corsi vari, ora progetta e fa realizzare piani di comunicazione, organizza eventi e svolge attività di ufficio stampa e pubbliche relazioni. Post mortem di sicuro finirà nel girone dei golosi...