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The Web Park Speaker's Corner

   

 
Imagi-nationandRevolution

di Chiara Bolognini

Imagi-nation, se si prende il termine alla lettera, è l'immaginazione, la fantasia ma con un piccolo gioco grafico (basta una lineetta) diventa l'immagine di una nazione.
Revolution
, invece, è la rivoluzione dei minimi sistemi, quella in cui crede uno spirito libero.
Una foto, scattata in un luogo e un tempo precisi, scatena una reazione, fa lievitare un dialogo, per condividere, provocare, giocare senza prendersi mai troppo sul serio invitando a riflettere ...e magari a conversare
, fra amici, qui online nel forum de L'Istrice: The Web Park Speaker's Corner  

Dedicato ai seguaci
di Sun-Tzu
e a tutti coloro che vivono ogni giorno con una buona dose di spirito e passione.

 



Roma, 30 Gennaio 2010 - n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17
A.A.A. piccione
viaggiatore cercasi,
in cambio di i-Pad

Max – Uahooooo! Finalmente la Apple ha presentato l’i-Pad, il tablet Pc, un po’ laptop, un po’ smartphone, una manna per il web surfing , l’ e-mailing e gli e-book.
Claire – Terra chiama Max: che te sei magnato ‘na cofana di microchips?
Max – Non profanare lo splendido figlio della Mela Morsicata, Eva aliena dal web. Ma ti rendi conto? 16, 32 e 64 GB di memoria interna, un display multi-touch da 9,7 pollici a tecnologia IPS con una risoluzione di 1024 x 768 pixel, jack standard da 3,5 mm, accelerometro, sensore di luce ambientale, nuovo processore da 1 GHz Apple A4 e ben 10 ore di autonomia in funzionamento!
Claire – Che per caso fa anche il caffè e la piastra ai capelli? No perché se per caso riuscisse pure a rifare i letti, a stirare le camicie, e a garantire un’autonomia di 10 ore ad altri apparecchiucci quasi quasi cambio pianeta!
Max – Ma ti rendi conto dell’innovazione garantita da strumenti magici come iphone, ipod, itune e ora dall’ i-pad?
Claire – Per carità chi ti dice niente? Ma a che cosa serve ‘sto i-pad? Alla fine non è un vero pc (dov’è a tastiera? Voglio la tastieraaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!), non è un vero telefono (perché dovrei scaricarmi 18 programmi di telefonia quando posso comodamente digitare un numero!!!), senza contare poi che per navigare, chattare, smessaggiare, leggere e vedere foto dovrei avere più dita della dea Kalì…e poi ma chi c’ha tutto sto tempo da perdere? Ma, dico io, non è meglio lavorare con un vero pc, telefonare con un vero telefono e leggere un vero libro?! Che peraltro è pure più comodo e si legge meglio! A me sembrano tutti aggeggi e optional in più per gente che si trastulla, che deve occupare il tempo interagendo per forza con uno schermo, gente che si piazza su facebook e su messanger e poi magari ti vede tutti i giorni in ascensore e manco ti saluta. Sono status symbol. Perlopiù inutili, fidati!
Max – Certo che se fosse per te dovremmo girare ancora con i papiri sotto il braccio e comunicare con i segnali di fumo! Non si può fermare il progresso tecnologico mia cara, occorre adeguarsi ai tempi ed essere sempre più cibernetici, multitasking, pronti al networking!
Claire – Sarà, ma intanto dagli iphone o dai blackberry di giovani manager di natura rampante a me arrivano mail sciatte e scritte di fretta, per scrivere una frase con il touchscreen ci si mette 20 minuti, e se mandi un sms invece di fare una sana chiamata il più delle volte sono fischi per fiaschi e rischi il licenziamento!!! Per comunicare davvero e fare affari non c’è nulla di meglio che guardarsi in faccia, stringersi la mano e magari condividere un buon pranzo, li hai visti pure tu come si assaporavano la matriciana quei giapponesi. E già che ci siamo rieducherei certa gente al saluto, prassi ormai piuttosto demodé, non ti pare?
Max – Eh già, donna sapiens, se fosse per te i messaggi si spedirebbero ancora con i piccioni viaggiatori e per scrivere si userebbero ancora le tavolette di argilla!
Claire – Hai ragione: per i nuovi barbari di oggi meglio le tavolette elettroniche, magari impreziosite da aloni lasciati da dita che hanno appena sguazzato tra pacchetti di patatine, cracker e snack vari consumati in viaggi sempre più veloci a caccia di un nuovo e-businesssssssssss…

Chiara Bolognini
www.maxandclaire.it

Chiara Bolognini da grande voleva fare il capocantiere come il suo papà, ma la passione per l'Alfieri ha fatto sì che fosse in altre faccende affaccendata. Dopo la laurea in lettere classiche (scandita dal felice augurio di tutti gli astanti "finirai sotto un ponte"), ha iniziato la sana gavetta di giovane reporter con un'intervista a un benzinaio di un paese di tremila abitanti in virtù del suo titolo di Presidente Avis. Ha usato la penna come una spada in tutte le piccole redazioni dove ha lavorato (Resto del Carlino in primis) prediligendo le inchieste su mala sanità, polo chimico, rischio ambientale.
Arrivata a Roma per Amore, ha lavorato per due anni in una casa editrice come ufficio stampa e poi, dopo essersi specializzata in comunicazione aziendale e copywriting con master e corsi vari, ora progetta e fa realizzare piani di comunicazione, organizza eventi e svolge attività di ufficio stampa e pubbliche relazioni. Post mortem di sicuro finirà nel girone dei golosi...


Chiara Bolognini
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