Max: Cara mia,
se non la finisci, alla prossima riunione ci cacciano fuori!
Claire: Ma dai! Se
non porto una ventata di humor io diventate tutti super manager di
natura rampante seri, plastici, plumbei.
Max: E invece così
entri tu, saluti con un sorrisone a 120 denti e, come se nulla fosse,
dichiari "Carissimi prima di tutto corro in bagno a fare la pipì" e
questo non lo fai con amici, conoscenti, clienti di lunga data, no no,
signori miei, la regina dello stile lo fa anche al ministero o davanti a
direttori di grandi aziende, altro che attenzione all'immagine.
Claire: Guarda che
la pipì la fanno tutti e, se vuoi proprio saperla, il mio è un modo del
tutto naturale di rompere il ghiaccio così tutti ridono, mi trovano
spontanea e fanno a gara per accompagnarmi al bagno. Senza contare che
così posso fare una prima selezione naturale della serie "chi ti
accompagna ben disposto è".
Max: Ma non dire
stupidaggini e la pipì falla prima di entrare in riunione, no, senza
fare poi la sceneggiata della donna incontinente salvata dal cavalier
servente, che poi bisogna aspettarti e sorridere con delle espressioni
da ebeti.
Claire: A parte che
non sono poi così importante e nel 60% delle riunioni sarebbe meglio che
andassi a fare una passeggiata all'aria aperta dove direi e sentirei
meno stramberie, ma, se anche così fosse, non farei altro che
salvaguardare un elemento importantissimo, oggetto di studi scientifici.
Max: Ma che? La
pipì?
Claire: Sì, bello
mio. Non lo sai che c'è chi ha compiuto studi sui mille modi di fare la
pipì e che ci sono cartelli in toelette da me testate personalmente che
farebbero invidia al Kamasutra?
Max: Ma lascia
perdere, va là, chi sei la figlia segreta di Pippo Franco?
Claire: Allora,
testone della malora, ti sciorino un bel trattatello. In Inghilterra
hanno inventato la Peeball (in italiano Pallapipì) che è una sfera
gialla, un po' più piccola di una pallina da tennis, in materiale
rigorosamente biodegradabile.
Serve a convincere i maschietti (uomini, mica bambini) ad andare in
bagno più spesso per salvaguardarsi dal tumore alla
prostata.
Max: Ahè sai che
allegria!
Claire: Zitto e
ascolta. È un vero e proprio giocattolo per adulti: si getta l'ordigno
nella tazza o nelle vaschette dei bagni pubblici, ci si mette in
posizione, si prende la mira e si schiaccia "start"
sul cronometro. Obiettivo: sciogliere la pallina (con il getto d'urina
sottinteso) nel più breve tempo possibile. Al di là della Manica l'hobby
pseudo-curativo è diventato un vero e proprio sport, oggetto di
campionati in piena
regola. L'ente supremo è l'IPF, l'International Peeball Federation, che
annovera tra i suoi dirigenti persino una donna.
Max: Beh le donne a
capo della pallapipì sono perfette, o lì o a far la calzetta.
Claire:
Maschilista, lasciami finire. Dunque, si comincia esercitandosi nel
bagno di casa, poi si passa a qualche
partitella con gli
amici (così, per perdere l'imbarazzo), infine si è pronti per le prime
gare locali, poi regionali, su su fino al campionato europeo. I migliori
sono capaci di vere e proprie
acrobazie, di salti in alto e veloci virate. La
pallina si può comprare solo in Inghilterra e il 30% del ricavato della
vendita va a favore della ricerca contro il cancro della prostata.
Max: Aridaie con sta prostata.
Claire: Allora ti sei convinto e
posso farla in santa pace?
Chiara Bolognini