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Ravenna, 17 dicembre 2005

< Io voglio restare vivo!

Sereno Natale e ottimo 2006
ma Senza Astrologi, please...
 

   In questi giorni di fine anno, fra luminarie che sballonzolano sulle vie intasate da gente iperindaffarata a far fuori la tredicesima tutta spesa in regali la maggior parte dei quali resta inutilizzata dentro ai cassetti o in qualche angolo della casa, in questi giorni – dicevo – mi viene sempre in mente quell’operetta di Leopardi sul venditore degli almanacchi freschi di giornata con le speranze legate a quei foglietti che come foglie al vento si disperderanno nel corso di trecentosessantacinque giorni (se volete potete aggiungere anche le sei ore e una manciata di secondi) che si squaderneranno davanti a noi nel prossimo 2006.
   E’ il periodo in cui gli astrologi lustrano i loro attrezzi e regalano all’umanità le previsioni suddivise segno per segno e la gente le beve tutte quante e magari pure ci crede ma nessuno, credo, in questo periodo, fa quello che dovrebbe fare ciascuno di noi, vale a dire andare a riesumare le previsioni del 2005 e confrontarle con i reali accadimenti. Penso che ne vedremo delle belle. Ma nonostante tutto gli astrologi continuano a tirare e ormai ce li troviamo dentro al caffelatte la mattina e questo non è giusto. Faccio riferimento agli astrologi da tivù, quelli che si esibiscono nelle reti nazionali, quelle per le quali si paga il canone (appartengo alla schiera di italiani che ha sempre pagato il canone, anno per anno…) e allora non è giusto che i nostri soldi vadano a finire nelle tasche di questa gente che predica ogni mattina sullo svolgersi della giornata e che siano tutte cose un po’ così lo dimostra il fatto che non ho mai sentito un oroscopo che reciti più o meno così: “Chi è nato sotto il segno Pinco e Palla questa mattina, recandosi al lavoro, andrà a finire sotto un’automobile e si romperà qualcosa. Se è il giorno sfortunato la frattura potrebbe interessare entrambi gli altri, se viceversa la giornata sarà definita fra quelle fortunate la frattura interesserà solamente un arto”.
   E invece le previsione della giornata sono sempre rosee, fortuna al gioco (ma chi ha tempo, dico io, di andare a giocare?), incontro con una persona che non si vedeva da tempo (ma chi è quella persona che, vivendo all’interno del consorzio umano, non ha la ventura di incontrare qualcuno?) ma la profezia più bella è quella che fa presente il passaggio di un periodo abbastanza difficile (che tuttavia sarà superato brillantemente perché gli astri, guarda te, si dispongono in modo tale da far passare tutto in fretta), ma a meno che uno non abbia la sensibilità di un ippopotamo, come diceva Gadda, tutti stiamo attraversando momenti difficili e dunque le previsioni astrologiche sanno proprio di aria fritta, di quella buona. Per questo motivo io mi fido solamente delle previsioni di noi astronomi perché le nostre previsioni sono basate sul calcolo e sulle leggi matematiche. Potete star certi che la prossima estate vedremo splendere nelle nostre notti il “triangolo estivo” e che nel periodo intorno al 10 agosto cadranno le stelle. Il 29 marzo ci sarà una bella eclissi totale di Sole visibile in Libia e in quell’occasione la nostra stella diventerà nera per 4 minuti mentre noi, dall’Italia, siamo neri per molto di più. E la Luna? Si eclisserà in penombra il 14 marzo ma il fenomeno sarà praticamente per soli addetti ai lavori, mentre il 7 settembre una eclissi di Luna sarà visibile per la delizia degli astrofili.
   Come pensiero conclusivo, permettetemi di passarvi questo consiglio che fu elargito da un medico nel programma Elisir. In questi giorni di fine anno ci si abbuffa a tavola e poi magari ci si pente perché si pensa al colesterolo, agli zuccheri e ai trigliceridi. Si mangia col senso di colpa e ci si ingrassa altrettanto. E il consiglio del medico dietista era questo: “Tutti si preoccupano di come mangiare fra il Natale e il 6 gennaio. Provate, invece, a preoccuparvi di quello che mangerete fra il 6 gennaio e Natale!”. Come consiglio mi sembra molto saggio. E ve lo passo pari pari insieme ai miei auguri per un sereno Natale e un ottimo 2006.

Franco Gàbici

Simonelli Editore consiglia di leggere:
Gadda - Il dolore della cognizione  di Franco Gàbici
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Franco Gàbici (Ravenna, 22 maggio 1943). Laureato in fisica, è direttore del Planetario e del Museo di scienze naturali di Ravenna. Giornalista pubblicista, collabora con articoli di scienza e costume ai quotidiani Il Resto del Carlino-La Nazione-Il Giorno, Avvenire e all'inserto "Tuttoscienze" de La Stampa. E' presidente della sezione ravennate della "Dante Alighieri". Oltre a una ventina di saggi di storia locale ("Ravenna: cento anni di cinema", "Leopardi turista per caso"...), ha scritto "Didattica col Planetario" (La Nuova Italia, 1989) ed è autore dell'unica biografia di don Anacleto Bendazzi, considerato il più grande enigmista italiano ("Sulle rime del don", Ravenna, Essegì, 1996), "Gadda - Il dolore della cognizione" (Simonelli Editore, 2002; SeBook, 2004), "Buon Compleanno,ONLY YOU!" (Simonelli Editore, SeBook, 2005).

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Franco Gabici

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