Per dare qualità agli Anni Duemila
La Giornata Mondiale del Benessere Interiore
di Ermanno Bartoli

Sul sentiero dei buoni proponimenti e delle celebrazioni esistono a livello mondiale diverse iniziative, molte delle quali patrocinate dall'ONU.
C'è la Giornata dedicata all'alimentazione e contro la fame nel mondo; ci sono la Giornate della pace, della donna, della fratellanza fra i popoli, quella dedicata al bambino e alla difesa dei suoi diritti (per quest'ultima, a vedere i risultati, c'è di che rabbrividire)... quella degli innamorati eccetera eccetera. Lo "spazio" sembrerebbe saturo, eppure manca la Giornata che sottende al soddisfacimento dei bisogni fondamentali dell'entità prima e inalienabile (sia essa bambina o adulta): la personalità. Ovvero l'individualità di ognuno, che soltanto in condizioni di rispetto autentico può crescere e formarsi... e aiutare a formare persone libere e autenticamente umane con le positive conseguenze del caso.
Durante l'ultimo secolo, si è assistito ad una progressiva ed arrogante offensiva di una cultura improntata al malessere che ha fatto - o tentato di fare - tabula rasa di tutto quanto il resto... il Nazismo insegna, ma anche l'altro suo opposto estremismo, lo Stalinismo dei Gulag.
Il malessere (peraltro esistente e da non sottovalutare) è stato elevato a rango di "opinione eccelsa e indiscutibile". La cultura del malessere ha attecchito proprio quando ci sarebbe stato invece maggior bisogno di ben altro. Una cultura che va rifiutata, respinta, estirpata.
Allora, perché non cominciamo a lottare per bloccare tantissime "infelicità evitabili"?
Perché non ci ritagliamo, a qualsiasi latitudine, un momento in cui trionfa davvero la dignità e la libertà dell'essere umano?
Perché non creiamo una Giornata Mondiale del Benessere Interiore?
Potrebbe essere il 21 marzo, primo di primavera. E potrebbe avere come simbolo un fiore. E quel giorno, ovunque nel mondo, dovrebbe essere per ognuno un'occasione di riscoperta d'arte e di cultura, di discussione ed impegno non sterili, di solidarietà gli uni verso gli altri. Anche di contemplazione. Un giorno che sia ben più di un momento di pura riflessione.
Sì di una Giornata Mondiale del Benessere Interiore ce ne sarebbe bisogno. Per tutte le potenzialità latenti o che potrebbero diventarlo. Per un futuro migliore per noi e i nostri figli.
Forza, amici de L'ISTRICE - il magazine on line sempre dalla parte dell'uomo - rimbalzate questa idea a più persone che potete, date il via a un passaparola in tutte le lingue, verso tutti coloro che potete raggiungere da un capo all'altro del globo.
Forza, amici de L'ISTRICE, usiamo Internet per sostituire il Benessere Interiore alla cultura del malessere. Sarebbe splendido se la Rete e i suoi Naviganti riuscissero a compiere il miracolo di poter celebrare fin dal prossimo 21 marzo 2002 la Giornata Mondiale del Benessere Interiore.

Ermanno Bartoli


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