Gian Luigi Ruggio, autore dell'unica
biografia di Giovanni Pascoli
LA NAZIONE - 16/03/2000


Clamorose rivelazioni sulla vita sentimentale
del grande poeta


Pascoli, sbuca un'amante segreta
di
Vincenzo Pardini

Riserbo e mistero avvolsero sempre la vita di Giovanni Pascoli. Del suo privato si sa infatti poco e nulla. Ma chi crede che vivesse solo di poesia e contemplazione si sbaglia alla grande. A rendere ufficiale la sua vicenda... d'amore, è oggi il Conservatore della casa del poeta, Gian Luigi Ruggio, autore tra l'altro della fortunata biografia «Giovanni Pascoli - Tutto il racconto della vita tormentata di un grande poeta» (Simonelli Editore).

- Pofessor Ruggio, da quanto ha saputo della relazione di Pascoli con una signora della Garfagnana?

«Da quando ho cominciato a occuparmi di lui, circa venticinque anni fa. Era la gente stessa a raccontarmela. Ma erano voci prive di riscontri, a cui non ho dato credito più di tanto. Finché a confermarmi questa storia di passione tra il poeta e una donna sposata residente a Castelvecchio, non è stato un suo pronipote.»

- In che circostanza?

«Nel mio libro ho tra l'altro raccontato che a Pascoli bastavano l'affetto e la comprensione della sorella Mariù. Infuriato, il nipote mi ha detto che è ora di farla finita con queste affermazioni. E mi ha rivelato un Giovanni Pascoli in versione macho. Siamo quindi dinanzi a un nuovo risvolto della sua vita, sul quale non mancherò di continuare a indagare.»

- Allora il poeta risiedeva il più possibile a Castelvecchio per l'amante?

«Non è affatto da escluderlo. Infatti, a partire del 1898, cercò di essere sempre più presente in paese.»

- Dove si davano convegno?

«A casa di lei. Una casa di estrazione borghese, che si trova sulla riva del fiume Serchio, a quel tempo assai più limpido e impetuoso.»

- Con quale mezzo raggiungeva l'abitazione della signora?

«Con un calesse tuttora visibile: si trova presso un ristorante di Ponte di Campia ("Al Ritrovo del Platano", nel comune di Gallicano).»

- Quando si conobbero il poeta e la donna?

«Pascoli aveva in zona molte ammiratrici. Lei era tra queste. Per il resto credo si siano incontrati in casa di comuni amici.»

- Come riusciva a nascondere la relazione all'invadente Mariù?

«Mariù - come mi ha sottolineato il nipote - ne era a conoscenza. Ma chiudeva un occhio. La riteneva la giusta evasione di uno scapolo.»

- Una curiosità: la signora era bruna o bionda; corrispondeva alla poetica pascoliana?

«A Pascoli, mentalità mediterranea, piacevano le donne brune. E questa, sembra che lo fosse. Così come sembra fosse di una certa cultura e sensibilità. Ma, quello che più conta, è che seppe contraccambiare i sentimenti di Pascoli, uomo difficile e solitario. Credo sia stata una relazione assai tormentata.»

- Quanti anni è durata?

«Dal 1898 al 1906, anno in cui gli impegni universitari di Pascoli, lo trattennero più del solito a Bologna.»

- Si dissero addio?

«No, si frequentarono di meno. Forse, la passione si era attenuata per entrambi. Ma la storia non finì mai del tutto. Pascoli era un sentimentale, così la signora.»

Vincenzo Pardini

da LA NAZIONE di giovedì 16 Marzo 2000


Gian Luigi Ruggio

«Giovanni Pascoli»
Tutto il racconto della vita tormentata
di un grande poeta

In appendice, un'ampia antologia
dei suoi versi migliori

Collana:
«Il piacere di raccontare»
pp.504,
L.33.000
Euro 17.05

ISBN 88-86792-12-3

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