PENSIERINI
 PER GLI ANNI DUEMILA


Comunque stiano realmente le cose sull'effettivo inizio del Terzo Millennio è comunque inconfutabile che dalla mezzanotte del 31 dicembre 1999 cominceranno gli Anni Duemila, comincerà idealmente un nuovo grande capitolo della storia dell'umanità. Con quali attese e speranze stiamo varcando questa soglia? Ecco le prime risposte.


NON CI ILLUDIAMO D'UN TRATTO...
di Federico C. Scarafiotti

Non vi sembra un po' buffo, tutto il blablabla di buoni auspici e virtuosi propositi per l'inizio del Nuovo Millennio?
Questo 2000 su cui si focalizza l'attenzione di tanta gente non è particolarmente significativo per milioni di altre persone nel cui calendario questo è l'anno 1378, né per i molti ai quali tutti questi discorsi di prossimo miglioramento sembrano soltanto un esempio di superficiale conformismo.
Io ricordo che un giorno, quand'ero bambino, mia madre mi disse: «Devi farmi un regalo per il mio compleanno; devi promettermi che da domani sarai buono e ubbidiente».
E poi ricordo che dopo due giorni ero di nuovo pigro svogliato quasi quanto prima, con in più l'amara consapevolezza di futuri inevitabili fallimenti.
E dico a quelli fra voi uomini e donne che, come me, fantasticate sulla vostra "buona volontà" ma concludete quasi niente di buono: noi non ci illudiamo di cambiare d'un tratto noi stessi (e il mondo), soltanto perché si celebra il duemillesimo compleanno di un bambino straordinario. Ma forse possiamo cercare di continuare sulla strada dei nostri stentati passi già provati, continuare a provare (e sbagliare, giacché questo è il prezzo per crescere), continuare ad ascoltare, cercar di capire sempre un po' di più. Continuare a tentare ogni giorno un po' più di silenzio, e un po' più di attenzione per coloro che camminano con noi verso la stessa nostra destinazione, da cui non sarà possibile tornare per tentare ancora.

Federico C. Scarafiotti


PREVARRANNO L'AMORE E LA POESIA?
di Benito Ciarlo

Mi risulta difficile pensare che il semplice volgere di qualche foglietto sui calendari possa produrre i mutamenti epocali di cui tanto si parla in questi giorni di fine millennio. Il tempo è un continuum e un paradosso contemporaneamente, perciò è indenne dalle convenzioni numeriche con le quali gli uomini hanno voluto identificare fasi del suo passaggio, giacchè è una convenzione esso stesso. L'unico vero rischio a carattere universale connesso con lo scoccare del primo minuto del duemila è determinato dalla cattiva lungimiranza (nella migliore delle ipotesi in buona fede) dei progettisti dei sistemi informatici. Non voglio pensare ai possibili disastri provocati dal millenium bug, giacchè sono certo che, non fosse altro che per il lucroso affare rappresentato dalla sua eliminazione, il mondo se la caverà di nuovo. Certo sarà possibile assistere a certificati di nascita di figli più vecchi dei padri di una ottantina d'anni, ma se accadrà ci rideremo su. Sono un uomo, e come tale sono soggetto ai sogni, oltre che allo scetticismo. Perciò mi sforzerò di credere alle previsioni degli astrologi e dei profeti che annunciano l'imminenza dell'Era dell'Acquario e la fine di quella dei Pesci. Dandosi il cambio, le costellazioni dominanti, dovrebbero determinare un'altra era aurea per il genere umano, come lo fu quella, mitica, di Numa Pompilio. Nel nuovo secolo prevarrà l'Amore, prevarrà la Poesia. Non è vero, probabilmente, ma voglio crederci con tutte le mie forze.

Benito Ciarlo


"UN LABORATORIO PER IL TERZO MILLENNIO"
di Ermanno Bartoli

Il laboratorio per il terzo millennio ha quattro elementi: quattro come le direzioni cardinali e come il numero sacro per molti popoli ancora in sintonia con la propria identità.
Il primo elemento è l'Identità. Posta ad Est, alla porta del sole. E' l'identità individuale e di popolo da recuperare.
Il secondo elemento è il Bambino ch'è in noi. Posto a Sud, cardinale della crescita interiore. Colui che chiede di poter crescere integro e rispettato.
Il terzo elemento è il Fantoccio raffigurante il millennio che chiude. Posto all'Ovest, porta dell'esperienza e della maturità.
Il quarto elemento è il Carboncino (o pennarello), col quale comunicare ciò che vorremmo non fosse più. E' posto a Nord, cardinale dei nostri Avi che, se ci poniamo in ascolto, ci suggeriscono.
Infine c'è un quinto elemento posto al Centro: è il Luogo di Potere dell'azione benefica.
Il bambino, fedele alla propria identità, prende il carboncino e scrive sul fantoccio ciò che vorrebbe... mai più. Una parola, una piccola frase. Potrebbe essere: "Non-rispetto dell'altrui spazio", o qualsiasi altra cosa.
Scrivi anche tu la tua parola. Che almeno insieme aiutiamo il secondo millennio a morire bene ed il terzo a nascere sotto buoni auspici.

Ermanno Bartoli

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