Storia dei primati femminili
ADA non è un acronimo
Il primo programmatore informatico della storia dell’umanità fu una donna: quella donna che, nel 1843, creò, sia pure in
linea puramente teorica, il primo software. Il suo nome era Ada King, contessa
di Lovelace e proveniva da una famiglia illustre: fu infatti l’unica figlia
legittima del grande poeta George Byron.
Ada fu avviata allo studio delle matematiche da una madre che
intendeva, con questo mezzo, sottrarla all’interesse per la poesia dalla quale,
pensava la signora per amara esperienza, non potevano nascere che guai. Infatti
nell’anno scarso del loro matrimonio (1815/16) Byron aveva fatto troppo
soffrire la ventitreenne ereditiera Anne Isabella ,detta Annabella, Milbanke, la
quale sopra ogni cosa non aveva sopportato l’intrusione nel suo ménage di
Augusta, la sorellastra del poeta nata dal primo matrimonio del loro comune
padre, dalla pubblica voce considerata la sua incestuosa amante: non per nulla
si diceva che la piccola Medora, che aveva due anni più di Ada ed era
ufficialmente figlia di George Leigh, marito di Augusta, fosse in realtà figlia
di Byron…
Annabella, quindi, si portò via la bambina e nessuna di loro due
rivide più l’inaffidabile poeta. Costui intanto era diventato padre di un’altra
femminuccia, Allegra, la cui nascita, nel gennaio 1817, poneva la pietra tombale
sul matrimonio con Annabella. Byron ,poi, morì in Grecia, nel 1824, quando Ada
aveva otto anni.
Anche Annabella si era occupata di matematica e fu molto sollevata
quando vide che la figlia vi era assai portata. Ada del resto fece una buona
riuscita in tutto: nel 1835 sposò il futuro conte di Lovelace e subito dimostrò
di non avere alcuna intenzione di dimenticare quel padre mai conosciuto: dei
suoi due maschi, il primo si chiamò Byron e l’altro Gordon, dal cognome del
poeta. Come contentino alla madre, la sua unica femmina venne chiamata
Anne-Isabella.
Sposata e madre, Ada non rinunciò agli studi prediletti. Nel 1833
conobbe il matematico e filosofo Charles Babbage, il quale aveva avuto l’idea
della macchina differenziale , parzialmente sperimentata, e della macchina
analitica, soltanto teorica: le antenate dell’intelligenza artificiale e quindi
del computer. Ada era molto appassionata alla questione e condivideva pienamente
la fiducia nell’intelligenza artificiale che, con preveggenza incredibile per
l’epoca, considerava indispensabile per il futuro della scienza: nel 1843
tradusse dal francese un articolo del matematico italiano Menabrea, dedicato
proprio alla macchina analitica di Babbage. Ada aggiunse alla traduzione molte
note e un programma da lei scritto per la macchina cioè un algoritmo che offriva
un nuovo modo di calcolare i famosi “ Numeri di Bernoulli” : ed è questo che
viene considerato il primo software della storia.
Purtroppo Ada non ebbe lunga vita. Si spense a trentasette anni per
un tumore che le causò , complice anche la rudimentale medicina dell’epoca,
dolori indicibili. Volle essere sepolta accanto al famoso ed ovviamente mai
dimenticato padre. Con lei moriva un genio matematico: ma fortunatamente il suo
nome non cadde nell’oblio. Il Dipartimento americano per della Difesa, infatti,
in onor suo ha chiamato ADA un suo linguaggio di programmazione.
Maria Santini Qualche commento? Inseriscilo tu stesso su The Web Park Speaker's Corner Vuoi contattare Maria Santini? Clicca qui
Maria Santini è nata a Torino ma vive a Roma da molti anni. Autrice di numerose pubblicazioni a carattere storico e fantastico, si è occupata di narrativa per la scuola rivisitando, in uno stile avvincente e personalissimo, i luoghi della memoria. L'insaziabile curiosità intellettuale è un dato caratteristico di questa scrittrice che offre al lettore una qualità di scrittura e una capacità narrativa assai rare. Ha pubblicato in volume da Simonelli Editore: Matilde di Canossa, Liszt.
In edizione elettronica, SeBook
Dieci Romanzi Gialli ...ed ora i Primi 7 Gialli di Maria Santini sono usciti anche in libreria >>>
|