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Il Messaggero - 15 luglio 1998

Soprese/Trovata un'opera ispirata al «Decameron»
Pascoli, inedito boccaccesco

Variazioni su una novella di Boccaccio. L'autore è Giovanni Pascoli, che all'età di 23 anni compose un inedito melodramma sulla traccia del Decameron, e precisamente sulla settima novella della decima giornata. Il testo, fino ad oggi sconosciuto, è riemerso dall'archivio pascoliano di Castelvecchio grazie alle ricerche della professoressa Anna Maria Andreoli, presidente della fondazione del Vittoriale e sarà pubblicato sul periodico diretto da Vittore Branca Studi sul Boccaccio.
La Lisa siciliana , questo il titolo della "novella drammatica" in tre atti con prologo in versi, doveva essere messa in scena con la musica di Ruggero Leoncavallo, ma rimase tra le opere incompiute sia delle «Myricae» sia del compositore dei «Pagliacci». La collaborazione tra i due autori, all'epoca entrambi molto giovani, nacque all'interno della cerchia di Carducci, che in quegli anni, tra il 1878 e il 1879, insegnava all'Università di Bologna. Pascoli e Leoncavallo seguivano insieme le sue lezioni di eloquenza e, la sera, frequentavano il loggione del teatro comunale di Bologna per vedere le epopee di amore e morte. Da lì probabilmente venne ai due giovani l'idea di una revisione in chiave moderna della novella boccaccesca.
Pascoli si divertì a compiere numerose manomissioni sul testo originale al fine da renderlo più adatto ai temi del melodramma, ma anche alle moderne esigenze uguaglianza sociale: la protagonista, in particolare, fu trasformata in una specie di appassionata ribelle , incapace di accettare la sua modesta estrazione. proprio in quegli anni del resto, Pascoli si era avvicinato alle idee socialiste e alla militanza attiva. Quale occasione migliore di un'opera melodrammatica per dar voce agli affanni popolari?

F.Sf.

 

UNA NOTA di Luciano Simonelli

Mi scappa da ridere.
Me li vedo, il giorno in cui hanno appreso, all'improvviso, che usciva la biografia di «Giovanni Pascoli» di Gian Luigi Ruggio (Simonelli Editore).
Le vedo le loro espressioni sorprese, tese, irate.
«Ma chi è questo editore?! Ma come si permette!!!»
«Ruggio? Figuriamoci!»
E giù a sbuffare, furibondi. E magari a inanellare calunniette tanto gratuite quanto penose. Per loro, naturalmente.
E anche a immaginare agguati, colpi di teatro, a sciorinare inediti di versi incompleti o di testi marginali. Ma loro hanno potere - eccome! - non esitano a dimostrarlo. Pagine e pagine culturali per urlare la scoperta del nulla.
Io ho urlato, con molta lealtà il mio sdegno per un comportamento che considero deplorevole soprattutto per persone di cultura. L'ho fatto qui su Internet e Mirella Appiotti su Tuttolibri ha segnalato il problema.
Ma naturalmente "loro" ignorano e rispondono pompando quelle poche cose che hanno. E non vogliono ammettere che sono minuzie. Non hanno, ahimé, compreso che su Pascoli grandi inediti non ce ne sono più. Che magari il vero inedito sarebbe che sciorinassero le loro inimitabili e originali interpretazioni dell'opera e della vita del Fanciullino.
Ma, che volete? Sono bizzosi, come dei bambini. Nonostante che per alcuni l'età sia piuttosto avanti, paiono battere i piedi , indispettiti.
No, cari amici, non abbiate paura, nessuno vuole "rubarvi la palla". Non tema, Cesare Garboli, abbiamo centellinato i frammenti pascoliani da lei trovati e pubblicati sul la Repubblica (29 aprile). Non tema, caro Vittore Branca, acquisteremo e leggeremo con attenzione le pubblicazioni che ci consiglia dalle colonne del Sole 24 Ore (28 giugno) e da quelle del Messaggero (15 luglio), gusteremo con attenzione i formidabili e fondamentali inediti scoperti da Anna Maria Andreoli.
Ma dopo aver fatto tutto questo torneremo ancora una volta a sfogliare, leggere e rimirare il «Giovanni Pascoli - Tutto il racconto della vita tormentata di un grande poeta» di Gian Luigi Ruggio pubblicato da Simonelli Editore. Sì, perché cari Cesare Garboli, Anna Maria Andreoli e Vittore Branca l'unica biografia che sia stata mai scritta sul Poeta è questa qui. L'ha scritta una persona seria come Gian Luigi Ruggio e pubblicata un editore serio come me medesimo: Luciano Simonelli.

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LEGGI UN INTERVENTO DI GIAN LUIGI RUGGIO
L'AUTORE DELLA PRIMA BIOGRAFIA SU «GIOVANNI PASCOLI»

SCRIVE MIRELLA APPIOTTI SU Tuttolibri La Stampa - 9 luglio 1998

SCRIVE "Il Messaggero - 15 luglio 1998 - e UNA NOTA di L.S.


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