Novecento - Cultura  
Personaggi da ricordare  
© L'Istrice/Simonelli Editore srl

Facce per Primo Moroni
di Brunella Lottero

Barbe rosse colorate
barbe bianche brizzolate
facce lunghe senza barbe
barbe corte senza facce

facce umide e tremanti
facce ancora sorridenti
facce sole, desolate
facce piccole e spaventate

facce da riconoscere
ed abbracciare
facce da guardare
e più non toccare

facce in avanti
per guardarci invecchiare
senza cambiare
facce all'indietro
per cercare chi
oggi non è venuto

facce che non ti possono guardare
negli occhi dolci
orientali e un poco stanchi
e siamo davvero tanti

facce che ora,
verso sera,
non possono bere con te
nemmeno un rosso barbera

facce che tu conosci ad una ad una
con la storia disegnata sopra,
qualche gioia
e tanta pena

facce che non vedranno più
il tuo sorriso
complice e prezioso
e nemmeno il tuo riso
lieve, sorprendente e giocoso

facce con il cuore
e senza le parole
facce sbiancate dal dolore
facce cancellate dallo stupore

facce di ragazze
di ieri e di oggi
facce di uomini
severi e forse dolci

facce di mille milano
facce che ti stringono la mano
facce diverse eppure uguali
nel dolore così forte
di questo strano
triste per sempre
giorno d'addio e d'amore.

Milano, trentun marzo millenovecentonovantotto.

 
Foto Tano D'Amico

 

 

 

Primo Moroni aveva sessantadue anni. Dalla Toscana, dove era nato in val di Nievole, si era trasferito a Milano negli anni Cinquanta. Nel '53 prende la tessera del Pci e, visto che la sezione di via Bellezza è vicino alla sala da ballo Il Principe, Primo diventa comunista e ballerino. Si appassiona alla danza come alla politica e vince il campionato di charleston in Olanda. Per vivere fa il cameriere prima nella trattoria del padre e poi persino nei night. Il partito gli va stretto fino agli anni Sessanta quando comincia a frequentare la casa della cultura di Rossana Rossanda.
Lascia il Pci e pare il "Si o si club", va a lavorare per un po' all'Olivetti e poi, nel '71, fonda la Calusca, che in milanese vuol dire "casa losca", nel cuore del quartiere Ticinese. La Calusca è libreria e punto di osservazione privilegiato del mondo e di Milano che cambia. E' libreria e casa per chi si incontra sabato pomeriggio da Primo. E ci sono tutti: compagni, anarchici, punk, intellettuali e ladri. E' libreria e redazione di Primo Maggio, de L'Orda d'oro, antologia di vent'anni di movimenti con Nanni Balestrini.
La Calusca è.
Traslocata dal corso di Porta Ticinese a Piazza Sant'Eustorgio e poi in via Conchetta dove adesso si chiama City Lights, in omaggio a quella beat del suo amico di San Francisco, la Calusca è, Primo Moroni rimane.
Primo adesso riposa nel cimitero di Chiaravalle, avvolto in una lunga bandiera rossa e coperto di fiori di tutti i colori.
Primo Moroni era coerente, vivace, amante della vita.


Novecento - Cultura  
Personaggi da ricordare  
© L'Istrice/Simonelli Editore srl