Luciano Simonelli
VENTIQUATTRO TITOLI sono un traguardo importante per questa casa editrice fatta soltanto da un uomo (Luciano Simonelli), da una donna (Nicoletta Sciaky) e dai loro autori (Piero Bianucci con due volumi; Hélène Blignaut con una trilogia; Mario Bondioli Osio; Oscar Cairoli; Massimo Caprara; Pier Carpi; Gianni Cottardo; Roberto Festorazzi; Brunella Lottero; Gabriele Mandel; Giorgio Nannini; Mario Pancera; Anita Pensotti; Paola Quattrini; Luciano Regolo con tre volumi; Gian Luigi Ruggio; Luciano Simonelli; Alberto Vittor Ugo Zioni ; Alessandra Tarabochia Canavero).
Una casa editrice che ha ricreato tra editore ed autori quel rapporto di solidarietà e di collaborazione intellettuale, di partecipazione a un'impresa comune, che è attualmente un fatto assolutamente unico nel panorama editoriale. Come unica è questa importante "costola on line" di Simonelli Editore che ha finora avuto anche il piacere di mettere in evidenza su L'ISTRICE un bouquet di nuovi talenti indiscutibili quali, tra gli altri, Ermanno Bartoli, Renzo Carrai, Benito Ciarlo, Enza Cicatiello, Daniela Di Santo, Luca Dresda, Silvia Griff, Federico C. Scarafiotti, Luciano Somma.
VENTIQUATTRO TITOLI, un DOMINIO IN INTERNET costantemente aggiornato e "vissuto", quattro anni di una strada completamente in salita tra i marosi di una difficile penetrazione sul mercato, con qualcuno che ha clonato le nostre idee (è accaduto per «La regina incompresa» di Luciano Regolo che ha aperto un nuovo filone di ricerca storica sui Savoia sui cui si sono poi buttati a capofitto grossi gruppi editoriali), con altri che le hanno boicottate (è accaduto per «Gesù contro Cristo» di Pier Carpi e «Adesso basta, Monsignore!» di Gianni Cottardo, salvo poi, per quest'ultimo, eccitarsi tutti per un via col vento in Vaticano che con il nostro libro, che è un'opera di fantasia ispirata dalla realtà, ha molte assonanze), con una distribuzione che in alcune regioni pare a dir poco "distratta", con la "nausea" di certe librerie che hanno sostituito il "cinismo della resa per far quadrare i loro conti" all'onestà intellettuale. Curioso: una Italia che combatte contro la Mafia non premia mai chi non fa parte di una qualche Mafia. E noi abbiamo una colpa gravissima: siamo liberi e indipendenti. Ci permettiamo, senza avere "la patente" dei "Maestri della Prima Repubblica della Cultura Italiana", di pubblicare la prima biografia di «Giovanni Pascoli» di Gian Luigi Ruggio, «Il Garofano Blu» di Alberto Vittor Ugo Zioni ovvero la prima biografia mai uscita in Italia di Lord Alfred Douglas l'adorato amico di Oscar Wilde del quale, proprio in questo 2000, vengono celebrati i cento anni dalla morte. Osiamo anche ripercorrere l'altra Storia d'Italia, quella dei vinti in «San Donnino, cella 31» di Roberto Festorazzi, dopo aver raccontato anche quella del vincitore in «L'inchiostro verde di Togliatti» di Massimo Caprara. Ma la libertà e l'indipendenza nostra e dei nostri libri non vuol dire che ci arrocchiamo in uno splendido isolamento; anzi, siamo sempre pronti a stabilire sinergie (anzi le auspichiamo fortemente), ad associarci anche con chi la pensa come noi: «l'unione fa la forza e anche la differenza» ripetiamo da tempo su queste pagine. E lo abbiamo ripetuto durante il ForumOnLine «Piccoli Editori contro Godzilla» organizzato insieme con il Comitato George Orwell in The Web Park Speaker's Corner. E continueremo a ripeterlo nonostante sembri un'impresa praticamente impossibile creare vere sinergie con altri Piccoli (solo di fatturato) editori.
Noi resisteremo in questa durissima battaglia non soltanto editoriale ma di civiltà culturale finché un soffio di vita aliterà nei nostri corpi: abbiamo una "fede" in quanto stiamo facendo capace di abbattere, ne siamo convinti, ogni ostacolo. Si rassegnino, dunque, tutti coloro i quali non ci sono amici e immaginano che il tempo, insieme con gli infiniti ostacoli che pongono sul nostro cammino, finiranno per aver ragione di noi. Tutti costoro sappiano che non soltanto resisteremo: NOI VINCEREMO.
In mezzo alla tempesta in cui si muove una nuova sigla editoriale, e la nostra in particolare, c'è però un altro dato di fatto che ci spinge a non mollare, a resistere agli schiaffi di onde altissime. È il sostegno - talvolta pure affettuoso (di chi fa davvero il tifo per te) - di giornali, radio, televisioni (sono oltre mille gli articoli usciti sui vari libri pubblicati, passaggi tv per un totale di tre ore e mezzo, passaggi radio per oltre quattro ore globali). Si verifica l'assurdo che in quanto a immagine ormai questa nostra casa editrice viene considerata una realtà consolidata mentre invece librai "birichini" (ce ne sono troppi) e distributori talvolta molto "distratti" fanno spesso del loro meglio per far mancare i libri dove dovrebbero essere. Ma, si sa, chi fa del male poi...
VENTIQUATTRO TITOLI, un DOMINIO IN INTERNET, un nostro popolo di lettori e visitatori, il Mondo Simonelli Editore ovvero di una casa editrice che all'inizio del suo quarto anno di esistenza, nel marzo 2000, non solo ha mostrato che può esistere e resistere in un mercato difficilissimo ma che ha ormai tutte le carte in regola per "spiccare il salto". E questo per un'editoria come la nostra vuol dire tre cose:
Il salto potrebbe anche voler dire stabilire intese e sinergie con altri settori imprenditoriali che credono nella Cultura e credono che possa essere anche redditizio investire in cultura (se qualche imprenditore vuole approfondire noi siamo qui...). Potrebbe, certo... Ma non siamo così sognatori da non sapere che non esistono ormai più in Italia personaggi come, per fare un esempio, Adriano Olivetti, che nel dopoguerra fece economicamente molto in questo senso senza voler condizionare nessuno.
Allora, da sognatori ma con i piedi per terra, il nostro augurio è che i molti che ci hanno finora seguito non solo non ci abbandonino ma triplichino nella consapevolezza, ogni volta che acquistano un nostro volume per il loro piacere e per quello di regalarlo a parenti ed amici, di contribuire al consolidamento di una casa editrice nata davvero "dal basso", dalla parte dei lettori, senza l'arroganza e spesso l'ignoranza dei grandi capitali dietro le spalle.
No, per ora non si vede all'orizzonte nessun altro imprenditore del genere anche se ci piacerebbe molto essere smentiti...
Allora, cari amici che gratuitamente respirate l'aria pura e libera di queste pagine on line, ricordate che tutto questo non solo rimarrà ma diventerà ancora più bello e interessante se non dimenticherete mai di acquistare i libri Simonelli Editore e, magari, se siete altri imprenditori, di investire un po' del vostro budget pubblicitario su questo nostro dominio che, basta dare un'occhiata al contatore, registra un sensibile incremento di presenze ogni mese... E chi ci vuole sostenere non dimentichi mai di regalare un libro o un abbonamento ai libri Simonelli Editore ...È molto bello, sapete, sentire di aver compiuto una buona azione culturale, essere consapevoli di aver dato il proprio contributo a far svanire il Godzilla dell'arroganza, dei monopoli distributivi, delle furbizie in libreria.
L'Istrice
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