Messina 1901: una bella
e un po' sonnolenta cittadina nella quale Giovanni Pascoli, docente di
letteratura latina all'università, e l'inseparabile sorella Maria vivono a loro agio nonostante il loro carattere poco socievole e le loro
abitudini così diverse da quelle locali. Ad un certo punto il timido
professore romagnolo stringe un'amicizia tanto inaspettata quanto
gratificante con una delle prime famiglie della città, quella dei
principi di Monteferrante.
Timorosa, come sempre, che degli estranei possano anche
involontariamente ferire il suo troppo sensibile fratello, Maria assiste
in disparte, un po' corrucciata. Sembra avere ragione quando un
terribile fatto di sangue getta nel lutto i Monferrante, turbando
profondamente il suo Giovannino. Un mistero che il poeta e anche Maria,
finalmente schierata al suo fianco, contribuiranno a risolvere e che
potrà dirsi concluso solo in quel dicembre 1908, il dicembre del
terremoto...
Un romanzo ma con protagonisti reali: Giovanni Pascoli e sua sorella
Mariù.
Maria Santini è nata a Torino ma vive a Roma da molti anni. Autore di numerose pubblicazioni a carattere storico e fantastico, si è occupata della narrativa per la scuola rivisitando, in uno stile avvincente quanto personalissimo, i luoghi della memoria. L’insaziabile curiosità intellettuale è un dato caratteristico della personalità di questa scrittrice. Ha già firmato per Simonelli Editore le biografie di «Matilde di Canossa», di «Liszt» e di Mariù Pascoli in «Candida Soror»