A Roma,
nel 1889, tra un'anziana signora e un giovane laureato nasce, in
margine al comune amore per la musica, un'amicizia che sarà insolita
e feconda. Il libro ricostruisce questo singolare rapporto fra la
baronessa Malwida von Meysenbug (1816 - 1903) e Romain Rolland (1866
- 1944), Premio Nobel per la Letteratura, basandosi sugli scritti di
entrambi, e ripropone in una veste aggiornata la biografia di
Malwida. Una autobiografia che, pubblicata in più lingue circa un
secolo fa, resta oggi più che mai interessante per i vari livelli di
lettura che offre: le vicende storiche di cui l'autrice fu
testimone, i personaggi della cultura e della politica di cui fu
amica, la sua coraggiosa ricerca esistenziale. Rivivono infatti in
queste pagine le giornate rivoluzionarie del 1848 in Germania,
l'impegno degli educatori della scuola Superiore di Amburgo, le
vicissitudini degli esuli politici a Londra, la passionalità russa
di Herzen, la generosità di Mazzini, il fascino di Wagner: E ancora:
Nietzsce in vacanza a Sorrento, Liszt e la principessa Carolyne a
Roma, Marco Minghetti e donna Laura e le serate a palazzo Caffarelli
e altri personaggi oggi dimenticati. Ma, soprattutto, rivive lei,
Malwida, la piccola donna dal cuore ardente, apparentemente in
ritardo agli appuntamenti della vita (dalla cresima alla scuola, dai
rapporti affettivi alla meternità), ma in realtà in anticipo sul suo
tempo, così da essere una di quelle pioniere dello spirito che
preparano il futuro: Disposta a scelte considerate perdenti (il
fidanzamento con un uomo socialmente inferiore che poi l'abbandona;
il distacco dall'aristocrazia e dalle chiese religiose e laiche;
l'esilio forzato; le lezioni nelle case dei ricchi per mantenersi),
dalle difficoltà Malwida esce più forte e conquista una visione
profondamente religiosa della vita e una saggezza benefica per chi
l'avvicina. Se nella giovinezza ha cercato di trasformare il mondo
con l'azione, è con il suo essere che, alle soglie della vecchiaia,
illumina chi ricerca la propria via. La vediamo tenerissima madre
adottiva di Olga Herzen, ma anche madre in un senso più sottile del
termine, così che Rolland, ormai anziano, ha potuto scrivere:
«L'amico che ci comprende ci crea. In questo senso, io sono stato
creato da Malwida».
Giovanna Zavatti è nata a Forlì, ha trascorso la giovinezza a
Napoli dove si è laureata in Lettere classiche e attualmente vive a
Roma. Ha insegnato Italiano e Storia per molti anni. Si è occupata
di attività culturali presso "Il Portale" di Città della Pieve e il
Centro di Psicosintesi di Roma dove, da qualche anno, legge l'amato
Dante. Ha pubblicato un libro sull'amicizia epistolare tra Giuseppe
Mazzini e Marie d'Agoult: «Perché e nonostante» (Edizioni Ares,
Milano 2000).
Dello stesso autore:
Vita di Silvio Pellico e di Juliette Colbert marchesa di Barolo
|