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Scandali
Già, in questa Italia
"scandalosa" può accadere anche che fra i troppi scandali veri se ne
aggiungano altri "creati". Leggete l'esemplare e gustoso episodio che
rivela l'autrice di
L'antica
Arte dello Scandalo
di Nicoletta Sipos
Riemergo dopo lungo
silenzio e tanto lavoro sbrigato rincorrendo gli scandali del giorno. Che
purtroppo abbondano e che, come al solito, arrivano a grappoli intersecandosi
con un chiassoso effetto nebulosa [vedi il manuale di scandalogia
L'antica arte dello scandalo].
Qui però non è di calciopoli che voglio parlare, e neppure di vallettopoli, ma di un episodio
piccolo, significativo e molto riservato che mi è capitato di seguire da vicino.
Riguarda l'uso spregiudicato dello scandalo per far soldi, ma soprattutto per
far parlare di sè, per avere insomma un lancio pubblicitario che vip e attori
gradiscono quasi sempre, anche se a volte prendono gli echi con le pinze.
La storia riguarda un attore italiano, belloccio e alquanto noto
per i soap che ha interpretato. Il nostro amico è stato da poco mollato dalla
compagna (una fascinosa velina, italiana doc) che gli ha preferito un celebre
calciatore. A distanza di pochi giorni, però, con tempismo straordinario,
arrivano in redazione le foto che documentano una sua serata (nottata?) d'amore
in quel di Montecarlo, in compagnia di GB, top model di fama internazionale,
nonché ex fidanzata di un celeberrimo divo hollywoodiano. Brividi, emozioni: il
fascino del latin lover ha colpito di nuovo. Che scoop, che lancio per l'attore
e, più in generale, per il maschio nostrano.
Ma c'è da crederci? L'agenzia che porta le foto è molto attiva. A volte anche
troppo. L'idea che abbia organizzato una "sola" non è da escludere a priori.
Certo che, se fosse vero...
Partono i controlli, un gioco di pazienza. La prima telefonata va all'attore.
Che in forma riservatissima conferma la gita a Montecarlo e l'incontro infuocato
con la bella internazionale, ma da gentiluomo ribadisce: "Io, però, non vi ho
detto niente". Cavalleresco o furbo? Procediamo controllando la posizione della
bella attraverso l'agenzia di New York che la rappresenta. "Abbiamo saputo che
GB è a Montecarlo, un tiro di schioppo dall'Italia. Possiamo incontrarla scopo
intervista?". Lunghe spiegazioni, scambio di e-mail, ore di attesa prima della
risposta: "GB non è in Europa, né tanto meno a Montecarlo".
È questa la verità o l'agenzia cerca di proteggere la cliente alla cui immagine,
a conti fatti, una notte d'amore con un macho italico, porterebbe poco o niente?
Nuova telefonata, questa volta a Montecarlo, all'amica di riguardo sempre
aggiornata sulle novità del Principato. E qui spunta, a sorpresa, la conferma.
La signora sa, infatti, che, a ravvivare la sonnacchiosa estate rivierasca, è
apparsa la brillante modella, ex fidanzata di ... Una testimonianza di rilievo,
subito smentita però dall'agente europeo di GB che la sa vagabonda tra gli
states e l'America del sud.
Intanto l'agenzia che ha scattato le foto tempesta e insiste. Vuol chiudere
l'affare quanto prima, che problemi ci sono? Che motivo avrebbe di inventare uno
scoop ecc. ecc. (beh, non esageriamo, la potenza del dio denaro conta bene
qualcosa). I controlli proseguono, i ragionamenti si accavallano, la love story
vacilla, poi si riprende. Il carosello dei testimoni si insegue, accavalla,
dice, contraddice.
E finalmente arriva la confessione piena: la ragazza delle foto non è GB ma una
sua sosia perfetta. Peggio ancora: le foto non sono state scattate a Montecarlo
ma all'ippodromo di San Siro, a Milano, che presenta scorci degni del
Principato.
La pastetta è svelata, i conti tornano. Poco importa stabilire chi ha agito per
denaro, chi per farsi pubblicità o per vendicare l'onore maschio offeso da un
fresco abbandono. Peggio ancora: la stessa agenzia fotografica aveva già in
serbo un secondo set di fotografie che avrebbero svelato la vera identità della
falsa GB. Ma non è ancora finita: scopriamo che lo scoop nel quale si svelava la
rottura tra l'attore e la velina, col passaggio della stessa al calciatore,
viene sempre dalla stessa cooperativa di fotogradi. Vera fabbrica (alla lettera)
di scoop, generosa facitrice di scandali. Ammanniti ai (poveri) giornali che
fatalmente li diffondono. E che spesso, troppo spesso, incappano in critiche
feroci per la ferocia con cui violano la privacy dei poveri vip. Critiche spesso
ingenerose e di frequente, ahimé, immeritate [vedi
L'antica arte dello scandalo]. Come questa piccola storia dimostra.
Nicoletta Sipos
Intervista:
Questo libro scandaloso
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Nicoletta Sipos.
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