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Idee in Movimento
di
Ely Galleani
Alassio, 25 Gennaio 2009 - n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 - 39 - 40 - 41 - 42 - 43 - 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53 - 54 - 55 - 56 - 57
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"OnTheWeb-BLOG-Una Stella in Rete" di Ely Galleani

  Il Tempo
  ci appartiene
  davvero?

  Durante le feste di fine 2008 camminavo per le strade di Madrid con la consapevolezza di non essere sola al mondo, una folla gioiosa animava il Paseo nel percorso dal Museo del Prado alla Puerta del Sol.

  Dopo aver contemplato le opere del Greco, di Goya, Velasquez, Bosh e dei Fiamminghi, Brughel compreso, riflettevo sulle opportunità che la vita ci offre e come sia insita in noi la capacità di recepirle e farle nostre nell'immediato.

  L'ultimo giorno dell'anno, già dalla prima mattina, mi ritrovavo, quasi ultima, in una coda chilometrica per raggiungere la biglietteria del Museo quando la mia attenzione veniva attratta da una gentile inserviente che si rivolgeva in inglese e in spagnolo alla folla in attesa, senza peraltro ricevere risposta, domandando chi fosse interessato a visitare la Mostra di Rembrandt.

  Sola fra tutti mi sono avvicinata e le ho chiesto: "Why? Porquè? "

  La risposta che ho ricevuto mi ha permesso di saltare tutte le persone in coda davanti a me e di acquistare un biglietto che, con soli due euro in più, ha autorizzato il mio ingresso a tutte le sale del Museo Permanente .....e anche a quelle della Mostra Temporanea sul grande pittore olandese!

  Mi è stato subito chiaro perché gli antichi scriba egizi raffiguravano gli esseri umani con l'ideogramma delle "orecchie": è davvero necessario averle bene aperte per poter progredire su questa terra!

  Alle volte camminare da soli in compagnia dei propri pensieri aiuta a ritrovare quella calma necessaria ad ascoltare l'altro, a comprendere il messaggio che , volontariamente o no, sta cercando di farci pervenire.

  Così era accaduto quella mattina: non solo avevo potuto guadagnare una ora in più del tempo a mia disposizione, il Prado difatti il 31 dicembre chiudeva le visite alle ore 14,00, ma avevo potuto comprendere a fondo l'artista le cui opere, esposte nella Mostra Temporanea, provenivano dai Musei di tutto il mondo…

  Questa occasione, più unica che rara, mi aveva permesso di afferrare il messaggio di chi quella esposizione l'aveva pensata e voluta realizzare : i pittori e tutti gli artisti in genere, durante i secoli precedenti alla nostra era moderna, erano in tutto e per tutto dei sapienti, conoscevano a fondo le lingue antiche e si intendevano di tutte le scienze.

  Non avrebbero mai sposato un tema solo perché un mecenate gliene comandava l'opera bensì creavano solo ciò che corrispondeva alla loro conoscenza più intima, all'ideale, fine ultimo delle loro ricerche.

  In questo si differenziava la loro arte da quella dei pittori dei nostri giorni che sono capaci solo di inseguire la loro impulsività e gravarla sulla tela.

  L'arte allora era considerata una scienza completa capace di trasferire una conoscenza complessa, forgiata a merito di tutte le scienze.

  Ammirando la tela del 1635 "La festa di Balthazar" (National Gallery Londra), nella quale il sovrano babilonese viene ritratto mentre riceve in ebraico l'annuncio della fine del suo regno, ho potuto capire quanto fosse approfondita la conoscenza dell'artista e quanto grande fosse il suo desiderio di annunciarla al mondo.

  Madrid mi ha dato molto e non solo dal punto di vista culturale in quanto lo stesso si è coniugato, entrando da Botin con l'arte della ospitalità.

  Secondo il Libro "Guinness dei Record" Casa Botin, situata sotto Plaza Major, è il più antico ristorante al mondo ad essere riuscito a preservare il locale così come era strutturato già dal 1725 offrendo la stessa ottima qualità nei piatti di Cochinillo Asado (Porcellino al Forno) o del Cordero (Coste di Agnello)...per non parlare delle Manitas de Cochinillas Rebozadas (Piedini di Porcellino Fritti)!

  Unico difetto : una cena e un pranzo e si torna a casa con qualche chilo in più!

  Lasciarmi trasportare dalle opere d'arte del XVI e XVII secolo mentre mi accingevo a scoprire un mondo dai sapori nuovi aveva fatto sorgere in me una riflessione che si impadroniva del mio spirito: "oggi il tempo ci appartiene davvero?"

  Perché oggi il tempo corre veloce , scivola sulla nostra pelle lasciando in noi il desiderio, la speranza di riuscirlo a vivere pienamente nell'istante successivo....di riuscirci forse in un immediato futuro!

  Il tempo diventa per noi il lusso, che pochi sanno ancora permettersi, per il solo motivo che i più non sanno privarsi di tutto ciò che li coinvolge e li rende schiavi di una corsa, senza senso, verso la conquista del nulla!

  Per tutti l'imperativo è: basta fare presto...

  Invece è proprio l'opposto: occorre fermarsi ad ascoltare, a capire, bisogna dare tempo alla nostra coscienza di recepire l'essenza.

  Si accendono discussioni senza fine tra chi sostiene che il tempo sia circolare e chi lo vede come una linea proiettata all'infinito.

  Come se ciò che è racchiuso in un cerchio non fosse per sua natura la definizione dell' infinito.

  Per l'esattezza in matematica l'infinito viene rappresentato con due cerchi uniti a forma di otto.

  Sapienti del mondo intero sono riusciti a disputarsi l'argomento con accanimento come se, anche uno solo fra essi, avesse avuto l'opportunità di conoscerne l'essenza.

  E' così urgente un cambiamento di ottica, una rivoluzione del pensiero silenziosa ed efficace che permetta all'uomo di vedere le cose per quelle che sono : astratte, ad esempio per quello che riguarda il concetto di tempo, quindi non verificabili oggettivamente adottando comuni parametri.

  Comportarsi ogni singolo giorno con vera urgenza, non limitarsi a pronunciare le parole giuste ma fornire un esempio essendo coerenti con quello che si afferma e farlo nel modo più evidente possibile di fronte a quanta più gente possibile, questo è, secondo me, più che necessario .

  Un cambiamento interno di fronte ad una situazione di crisi esige un cambiamento esterno.

  E' l'etica, la morale a sollecitare nella nostra vita un salto di qualità abbracciando l'idea che non solo conta l'altro ma é il terzo la molla della nostra realizzazione.

  L'unità tra le genti non necessita di uniformità anzi si può affermare che non esiste unità autentica se non attraverso le diversità.

  Se non si prende sul serio tale modo di concepire la nostra esistenza si può solo regredire per tornare ad essere “ominidi” in una caduta che, all'inverso della teoria di Darwin, vede la scimmia discendere dall'uomo !

  A Madrid sull'argomento ho avuto un breve e interessante incontro con il filosofo Vincente Amèrico Caballè, che ha pubblicato sull’argomento il libro "El Drama Humano" documentato da una interessante Mappa di Antartide di Oroncio del 1531 che rappresentava il territorio antartico secoli prima della sua ufficiale scoperta!

  Il messaggio è immediato: occorre non regredire ma progredire!

  Ogni giorno lungo la linea circolare e infinita del tempo a nostra disposizione abbiamo la possibilità di affrontare le difficoltà e superarle oppure possiamo chiuderci in un ostinato "non è colpa mia", un vittimismo che ci rende "effetto" mentre siamo solo e sempre , qualsiasi cosa accada, la causa degli eventi della nostra vita.

  Regredire è alla portata di tutti : basta accendere la televisione e farsi lobotizzare la residua parte attiva del nostro cervello, rinunciando ad una crescita libera.

  Addormentarsi di fronte ai nostri sogni che si realizzano nel piccolo schermo significa rinunciare a viverli.

  Il tempo a nostra disposizione, in qualsiasi modo vogliamo intenderlo, deve essere per noi il mezzo attraverso il quale raggiungere e vivere le priorità della nostra vita, gli affetti,gli amori, i rapporti con gli amici,la realizzazione degli ideali .

  Dopo il Protocollo di Kyoto quest'anno avrà luogo la Conferenza di Copenaghen durante la quale si ratificheranno le misure per fronteggiare l'effetto serra conseguente all'aumento della popolazione e ai danni connessi agli errati impieghi delle tecnologie oggi all’avanguardia.

Ecco le basi in Antartico!
  In vista di questo importante appuntamento davvero vorrei che la base italiana Concordia al Polo Sud, venisse raggiunta non solo dal Principe Alberto II di Monaco, che ha dedicato tre settimane alla visita di tutte le basi scientifiche presenti sul territorio Antartico, ma dai rappresentanti del Governo del nostro Paese e dai Capi di Stato di tutto il mondo perché possano rendersi conto, in modo scientifico, della gravità delle conseguenze dell’effetto serra.

  Di certo avranno bisogno di tempo , ma non è forse questa l'unica cosa della quale possiamo ancora disporre? Coraggio: il Tempo può ancora essere nostro!

C U Soon ...o per meglio dire alla prossima!

Vostra
www.elygalleaniblog.com

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Dal ruolo di attrice a quello attuale di ragioniera, da moglie di Carlo Vanzina a single convinta. Da amica dei registi Dino Risi, Mario Monicelli, Roman Polanski a Michelangelo Antonioni...
Intreccia esperienze di vita con i pittori Mario Schifano, Alighiero e Boetti, Tano Festa.
Un percorso vissuto fino all'ultimo respiro... in punta di piedi per non sprofondare nelle buche più dure.
Entusiasta nell'apprendimento del vivere, viaggia per conoscere, studia i geroglifici per scoprire nuove etimologie, impara a giocare con le parole per scoprire un nuovo significato, un filo conduttore.
Ama la tavola ... ma non ingrassare!
Conserva i sapori della vita, gli apprendimenti senza perdere il proprio lato infantile, il desiderio di giocare.
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