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Idee in Movimento
di Ely Galleani
Alassio, 27 Ottobre 2007 - n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 - 39 - 40 - 41 - 42 - 43 - 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50
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  Barabin!

  Il Barabin si sente da lontano ed incute in tutti i cuori il timore di un capovolgimento sfavorevole.
  Il Barabin annuncia tempesta e al sentirlo, anche se potrebbe non accadere, si corre sempre a immediati ripari!
  In dialetto ligure significa: il tuono.
  Ed ecco, poco distante dal barabin, un bagliore attraversare il cielo... è il secondo avvertimento da non sottovalutare, un fulmine che preannuncia la pioggia in arrivo.
  Noi, che fin da piccoli siamo stati abituati a riconoscere questi segni di pericolo imminente, abbiamo imparato ad adottare le misure per mettersi al sicuro.
  Ah se solo riuscissimo ad avere lo stesso comportamento davanti ai segnali che la nostra esausta terra invia ai suoi abitanti... forse allora saremmo in grado di salvarla.
  Barabin... tuona nell’aria
  E nessuno si muove !
  Una nave perde, nel Mare di fronte alla Corea, il suo carico di 15 tonnellate di greggio... e nessuno si rende veramente conto delle irreparabili conseguenze che questo incidente comporta.
  Negli Stati Uniti si è calcolato che, ogni otto mesi, finiscono  in mare 11 milioni di galloni di idrocarburi pari al danno causato dall'affondamento della nave Exxon Valdez in Alaska !
  Pesticidi e fertilizzanti filtrano nel terreno e attraverso i fiumi finiscono in mare causando, con la produzione della famigerata Co2 ,  la fine non solo delle barriere coralline ma anche l’eliminazione di tutte le forme di vita ad esse correlate.
  Se si considera l’avvenuto incremento delle specie protette sia della flora che della fauna  si riesce ad intuire il lento avvicinarsi della fine di questa nostra splendida terra.
  La bio diversità comincia dalla più piccola entità.
  Barabin... che fare?
  Riconoscere gli errori ed imparare ad emendarli e , come prima cosa, credo sia utile istituire un nuovo elenco dei diritti: il primo di tutti quello del mare ad esistere.
  Le super edificazioni sulle coste di tutti i mari, non solo quelle del Mediterraneo, devono essere osteggiate .
  Quando una specie si estingue muoiono di conseguenza tutte le altre dalla stessa dipendenti.
  Legata alla distruzione dell’habitat delle mangrovie, ad esempio, c’è la perdita della vita di stelle marine, mitili, gamberetti e cavallucci marini.
  La morte dei coralli provoca la fine di tutti i celenterati, molluschi e pesci che vivono nel reef.
  Legate ai pesci ci sono le vite degli uccelli e dei mammiferi che li cacciano per nutrirsene.
  Nemo il piccolo pesce pagliaccio e il suo anemone hanno le ore contate !
  Ma non è solo la speculazione edilizia una delle cause.
  L'assenza di monitoraggio delle barche da pesca da alto mare fa si che vengano rimessi in mare, morti, tutti i pesci  più piccoli o in eccedenza di carico.
  Per non parlare del turismo sulle coste che è ignorante e  deve essere sensibilizzato e informato.
  Il mare dovrebbe essere protetto con leggi ed interventi di ogni specie rivolti ad incentivare l'eco-turismo.
  "Dare un valore monetario alla bio diversità là dove ancora esiste" così ha consigliato, al congresso dei Development Durable di Montecarlo, il professor Lucien Chabason  dell’Institut  du Dèvelopment Durable et de Relations Internationales.
  Esiste già una intesa in tale senso che comprende, però, solo 21 paesi ed interessa l’area del Mediterraneo fino al Mar Nero.

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"OnTheWeb-BLOG-Una Stella in Rete" di Ely Galleani
  Tale accordo deve essere esteso a tutti i paesi del nostro pianeta, non escludendone alcuno!
  Il mare e la terra sono di tutti perché non cominciare, per una volta, a comprendere l’interesse generale?!
  La stessa cosa dovrebbe avvenire per il Protocollo di Kyoto: l'assenza della Cina dagli accordi siglati vanifica ogni tentativo di salvaguardare la nostra terra.
  Qualcuno ha fatto osservare che non si può chiedere all’ultimo arrivato, in termini di responsabilità di inquinamento, di condividere i costi di un secolo di  immissioni, da parte delle nostre industrie, di Co2 nell’atmosfera.
  Occorre, tuttavia, tenere conto che la maggioranza delle industrie automobilistiche ha trasferito le proprie attività in Oriente non per costruire auto ibride o comportanti un minor utilizzo di idrocarburi ma per poter competere nel mercato delle auto con motore a scoppio destinandole ad un mercato nascente composto da... 1.321.851.900  cinesi!
  Non ha senso pensare di creare delle regole per una parte sola del mondo se la Cina e i paesi non ancora allineati al Protocollo di Kyoto non decideranno di ridurre le immissioni di Co2 sul pianeta.
  Barabin... la terra sta soffocando!
  E noi, suoi figli, non facciamo nulla per impedirlo, al massimo riusciamo a prenderne coscienza.
  Si fanno Congressi e Convegni in ogni dove  e tutti fanno un gran parlare  di come assicurare il futuro, un futuro a venire.
  Ma il futuro è il nostro presente... un secondo dopo questo momento!
 È imperativo darsi da fare adesso, subito... nell'esatto momento in cui il futuro si manifesta, cioè ora!
  Barabin... la gente ha paura !
  Purtroppo gli interessi politici vengono preposti a tutti gli altri.
  Si aprono le frontiere dell'Europa Unita e le nostre nazioni vengono invase da migliaia di senzatetto.
  Un Sindaco, in maniera fin troppo garbata, cerca di preservare la propria cittadina da una invasione demografica proveniente dai paesi ex Unione Sovietica, ora Ue, e tutti gli sono contro.
  Davvero non so cosa ci sia di incostituzionale nel verificare, prima di concedere la residenza, che una persona abbia di che mantenersi, sappia dove alloggiare e sia iscritta al sistema sanitario.
  Al contrario credo sarebbe molto più incostituzionale, nei confronti dei cittadini già residenti,  non appurare tali presupposti .
  Anche per noi vigono le stesse norme: per ottenere la residenza dobbiamo aspettare la visita del vigile  che venga a constatare la reale disponibilità e ubicazione della casa in cui viviamo.
  Tutti abbiamo diritti e doveri e non possiamo pretendere gli uni senza aver adempiuto agli altri.
  Barabin... mancano le case !
Photo © Copyright Maria Bologna
  E allora c'è chi suggerisce di creare appositi quartieri per i cittadini UE.
  Nuove Banlieues?
 Si tratta di accogliere persone nel corretto modo o si vuole, da subito, creare nuovi emarginati?
  Credo esista molto più senso civico nel sindaco di Cittadella che non in quello di chi, ai soli fini politici, lo attacca...
  In fondo il bravo Sindaco non si è inventato nulla: ha applicato le regole dettate proprio dal Governo di Centro Sinistra con il decreto 30-2007 e le circolari successive ad esso attinenti
  Barabin... corriamo ai ripari

C U Soon ...o per meglio dire alla prossima!

Vostra
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Ely Galleani
Dal ruolo di attrice a quello attuale di ragioniera, da moglie di Carlo Vanzina a single convinta.
Da amica dei registi Dino Risi, Mario Monicelli, Roman Polanski a Michelangelo Antonioni... Intreccia esperienze di vita con i pittori Mario Schifano, Alighiero e Boetti, Tano Festa. Un percorso vissuto fino all'ultimo respiro... in punta di piedi per non sprofondare nelle buche più dure.
Entusiasta nell'apprendimento del vivere, viaggia per conoscere , studia i geroglifici per scoprire nuove etimologie, impara a giocare con le parole per scoprire un nuovo significato, un filo conduttore.
Ama la tavola ... ma non ingrassare!
Conserva i sapori della vita,gli apprendimenti senza perdere il proprio lato infantile, il desiderio di giocare. Crede nel web, nella possibilità di una nuova forma di comunicazione


Ely Galleani

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