Le Coincidenze...
Le Coincidenze
sono come le isole
.togli lacqua e ti accorgi come siano, in effetti,
collegate fra loro!
Così è nella vita.
Nulla accade per caso.
Spetta solo a noi afferrare, per tempo, il senso degli accadimenti anche quando
ci appare celato in un incontro fortuito, in una lettura casuale o nel suono di
una parola che colpisce, allimprovviso, la nostra sensibilità.
In quel momento avviene il cambiamento, ha inizio lo sviluppo della nostra
costante ricerca nel divenire esseri umani.
Approfondire gli stimoli che risvegliano il nostro interesse significa crescere
nella conoscenza proposta dalle innumerevoli occasioni che si presentano
giornalmente.
Esse non sono mere coincidenze e sarà la nostra attenzione a svelare come siano,
fra loro, intimamente collegate.
Solo la superficialità può impedire il nostro progresso, poiché come è vero che
non è tutto oro ciò che scintilla è vero anche
il suo contrario!
Un fatto accaduto nei giorni prima di Pasqua lo prova senza ombra di dubbio: le
telecamere a circuito chiuso della metropolitana di New York hanno ripreso la
figura di un uomo che, con il cappello rovesciato a terra per raccogliere le
elemosine, suonava il violino
nella indifferenza
generale.
Era il grande musicista Joshua Bell con il suo Stradivari da quattro milioni di
dollari !
Tra i tanti passanti solo una signora si è fermata, attratta da quel suono
paradisiaco, e, incredula e stupefatta, ha riconosciuto l’artista.
Forse perché era stata, tempo addietro, a un suo concerto o forse perché le note
emesse da quel violino lhanno catturata e strappata alla monotonia del trantràn giornaliero.
Limportante è, dunque, fermarsi a riflettere
su motivi, cause e conseguenze !
Allora la luce si fa strada nel nostro cuore ed illumina lavvenimento al quale
siamo testimoni, svelandone lidentità.
Sia esso un suono o una immagine: tutto ciò che colpisce il nostro animo è degno di essere osservato con calma e, alla fine, capito.
Le coincidenze dunque sono atte a migliorare la comprensione.
Le cose accadono, almeno credo, perché così è nellordine dei tempi e chi è,
nella sfortuna, fortunato come me le fa proprie
se riesce a concretizzare,
nellimmediato, il loro messaggio.
E forse il bisogno, quando ci accade una coincidenza, a far maturare la volontà
nel credere alla fortuna .
Poiché serve volontà nel desiderare, nel credere, nel riconoscere e nellagire
in seguito.
Quando tutto questo avviene provo una immensa felicità: sento la presenza di
una guida a me superiore e ne gioisco abbandonandomi, vigile, nelle Sue mani.
Così è successo più volte nella mia vita.
A settembre del 2006 avevo assistito nel Forum del Principato di Montecarlo alla
pièce teatrale Ben Hur presentata, in forma ridotta, da Robert Hossein.
Avevo conosciuto lattore a Roma durante gli anni 70 quando entrambi
frequentavamo il mondo del cinema.
Avrei voluto, in quella occasione, avvicinarlo ma il rammarico che egli, sul
palcoscenico, espresse per la perdita del proprio genitore mi dissuase
dallincontrarlo in un momento, per lui, così delicato.
Robert non era molto diverso da come lo ricordavo e da come appariva, nel ruolo
di Joffrey de Peyrac a fianco di Michelle Mercier nella mitica serie Angelica.
Anche se il tempo trascorre inesorabile senza risparmiare alcuno
Passarono i mesi e durante i primi giorni di questa primavera ho ricevuto
linvito ad assistere al Forum sul Cinema e la Letteratura che si è
svolto a
Montecarlo.
La manifestazione si è articolata tra dibattiti e proiezioni di anteprime
cinematografiche: tra le tante opere il film Shooter ,tireur dèlite del
regista Antoine Fuqua
che è riuscito a mantenere inalterata la suspence creata originariamente dal
romanzo di Stefen Hunter.
Da non perdere lultima opera di Milos Forman (il regista di Qualcuno volò sul
nido del cuculo e di Amadeus). Nel film, dal titolo LUltimo Inquisitore (in inglese Goyas Ghosts), l'autore prende spunto dalla vita del pittore
spagnolo Francisco Josè Goya per addentrarsi nei misteri di una epoca durante la
quale il potere aveva il sopravvento sulla ragione.
Tra le personalità intervenute al Forum spiccava il nome di Robert Hossein.
Essendo mio desiderio quello di incontrare lattore presi parte, con tale
speranza, alla manifestazione senza tuttavia riuscire nel mio intento.
Ma lultimo giorno del Forum mi trovai in una sala ristorante vicino a una
coppia che , seduta nel tavolo affianco a me,
mi dava le spalle.
Quando si alzarono
la sorpresa fu grande.
Lui era Robert Hossein.
Lo chiamai per nome per salutarlo e ricordargli i bei tempi romani.
Poche parole
quante ne sono bastate ad identificarci dopo trenta anni, a
superare la sorpresa e a venire a conoscenza, in maniera sintetica, ognuno
dellaltrui percorso di vita.
Questo bravo e sensibile artista sta preparando una opera colossale sulla vita
di Papa Giovanni Paolo II: lo spettacolo andrà in scena il prossimo autunno a
Parigi, al
Teatro
del Palais des Sports a Porte de Versailles.
Un soldato era Ben Hur
un Soldato nella fede è stato il nostro compianto
Pontefice.
Alla fine il destino aveva esaudito il mio desiderio
servendomelo su un piatto
di argento!
Coincidenze che fanno agire, altre che fanno riflettere.
Così purtroppo accade leggendo le pagine dei giornali quando riusciamo a non
farci fuorviare dallo scintillio delle frasi, dai titoli altisonanti, da ciò che
appare ma non è.
Soppesando gli articoli si svelano le coincidenze e, in questo caso, le
incongruenze.
Si fa un gran parlare della vendita della Telecom, la cui offerta è stata,
prima, proiettata verso il mercato estero e poi è rientrata verso acquirenti
nazionali come Banca San Paolo-Intesa e Mediobanca.
La telefonia deve rimanere in mani italiane dichiara il Governo.
Sì, ma in quali mani ? , mi chiedo.
Perché, se intravedo bene, togliere il balzello dei 5 euro sulle ricariche
telefoniche è servito solo a rendere più appetibile la vendita di Telecom,
impoverendo di fatto le piccole compagnie telefoniche al fine di riacquistare
una sorta di monopolio sulla telefonia.
Mentre agli utenti, in realtà, sono aumentati solo i costi di utilizzo.
In questi giorni i Media, poi, hanno incitato i piccoli risparmiatori
allacquisto delle azioni della compagnia telefonica di bandiera : la spinta è
stata la motivazione che , acquistando i titoli si acquisiva il diritto e potere
di voto
.come se la maggioranza necessaria ad assumere le delibere non fosse, da tempo, già nelle mani di abili investitori.
Difatti dopo una settimana la Borsa ha bloccato la vendita delle azioni per
eccesso di ribasso.
Poveri risparmiatori
No Comment
ma davvero pensano che esiste ancora qualcuno che si fa prendere
così in giro?
Basta ricordare un qualsiasi spettacolo di Beppe Grillo per sapere che
lex patron della Telecom,
Tronchetti Provera, presidente del Consiglio di
Amministrazione di Camfin spa che detiene il 19,63% del patto siglato
nellottobre scorso su Telecom, è legato da consolidati rapporti di amicizia con lIfi, la società torinese che, a sua volta, detiene la maggioranza del
capitale sociale dellIstituto Bancario San Paolo, ora fuso con Banca
Intesa
Coincidenze ?
No
.togli lacqua
.e sono, tra loro, tutte collegate !
C U Soon ...o per meglio dire alla prossima!
Vostra
www.elygalleaniblog.com
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Ely Galleani
Dal ruolo di attrice a quello attuale
di ragioniera, da moglie di Carlo Vanzina a single convinta.
Da amica dei registi Dino Risi, Mario Monicelli, Roman Polanski a
Michelangelo Antonioni... Intreccia esperienze di vita con i pittori Mario Schifano,
Alighiero e Boetti, Tano Festa. Un percorso vissuto fino all'ultimo
respiro... in punta di piedi per non sprofondare nelle buche più
dure.
Entusiasta nell'apprendimento del vivere, viaggia per
conoscere , studia i geroglifici per scoprire nuove etimologie,
impara a giocare con le parole per scoprire un nuovo significato, un
filo conduttore.
Ama la tavola ... ma non ingrassare!
Conserva i
sapori della vita,gli apprendimenti senza perdere il proprio lato
infantile, il desiderio di giocare.
Crede nel web, nella possibilità
di una nuova forma di comunicazione
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