L'ISTRICE:"Idee in movimento" di Ely Galleani 16/06/2006 © Simonelli Editore

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Idee in Movimento
di Ely Galleani
Alassio, 23 settembre 2006 - n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38
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  Il Magico Mondo Della Frutta Candita

    Ieri mattina, in banca, ho chiesto una apertura di credito per elasticità di cassa per l’esiguo importo di euro 0,20, tanto quanto mi bastava per acquietare la fame del parchimetro, evitando, in questo modo, una multa salata .
    Il fido, subito accordato nell’ilarità generale, mi ha concesso di assolvere al mio dovere civico pur rimanendo incognito il tasso di interesse applicato!
    Può capitare solo a me di entrare in banca e chiedere una apertura di credito per carenza di liquidi nel borsellino… ma si sa: io vivo nel magico mondo della frutta candita!
    Là dove tutto è possibile anche il superamento delle convenzioni ...a condizione che la sua realizzazione non arrechi danno ad altri.
    D'altronde se i tassi di interesse applicati non saranno così esosi sarò presto in grado di restituire la “ingente” somma!
   
E’ proprio insito nel mio Dna il provare a vivere la quotidianità in maniera alternativa ricercando, con il pensiero, sempre la verità celata.


A separate world così come l'ha disegnata negli anni '20 l'illustratore americano Maxfield Parrish...bello vero? Questo è per me il Magico Mondo della Frutta Candita.

    Mi si allungano le orecchie, come Spock, il capitano di Star Trek, quando leggo un libro o un articolo dove si propone una nuova realtà, una diversa indagine conoscitiva.
    In questi casi la vista si rigenera da sola, il sangue affluisce al cervello e potrei anche evitare di mettere gli occhiali tanto i miei occhi si fanno di falco !
    E’ accaduto questa estate leggendo il libro scritto dal giornalista Federico Rampini, corrispondente dalla Cina per il quotidiano la Repubblica.
    Il titolo “L’Impero di Cindia” è già di per sé illuminante sull’argomento trattato: Cina e India, l’impero nascente.
    La prima, è uno stato autoritario e funzionale che non conosce ancora la filosofia dell’individualismo ma a cui presto dovrà soccombere. La seconda, è la più vasta democrazia del mondo, esempio di pluralismo e tolleranza che basa il proprio successo sulla conoscenza dei servizi moderni utilizzati attraverso il software  (Infosys http://en.wikipedia.org/wiki/Infosys).
    Dietro l’informatica indiana vi sono centri di assistenza telefonica 24 ore su 24, servizi amministrativi delle compagnie assicurative occidentali, analisti finanziari, servizi legali e fiscali, laboratori di analisi mediche e di biogenetica.
    Tutte attività favorite dalla ampia conoscenza della lingua inglese e dal basso costo delle prestazioni offerte via Internet.
    Il tallone di Achille di questa nazione?
    La divisione in caste responsabile di una povertà diffusa specialmente tra gli Intoccabili, considerati il più infimo gradino della classe umana ed inseriti , solo in percentuale fissa, a partecipare alla vita del proprio paese .
    Queste due potenze, grazie al basso costo del lavoro e all’assenza totale di sindacati e welfare state (stato sociale), sono in grado di dettare legge sul prezzo del petrolio acquistando “ l’oro nero” a costi per noi esorbitanti e ottengono così un duplice risultato.
    Rendendo le nostre fabbriche troppo costose ne incalzano la chiusura e, contemporaneamente, aprendo agli industriali il territorio di Cindia li invogliano ad installare in oriente le produzioni a costi competitivi.
    Tutta questa spietata concorrenza consente la nascita di industrie là dove i diritti umani sono calpestati nella maggioranza dei casi.
    In Cina il governo blocca su Internet, oscurandola, l’accesso a Wilkipedia, l’enciclopedia mondiale http://it.wikipedia.org/wiki/Welfare_state, perché contiene definizioni scomode come “Democrazia” e “Tiennamen 1989” ma evita di controllare cosa realmente accade nelle fabbriche della Nike, Puma e Timberland ( quest’ultima nella ricca regione del Guangdong ).
    In queste fabbriche lager lavorano milioni di cinesi, spesso minorenni, con giornate lavorative che iniziano alle ore 07,30 del mattino per terminare alle ore 21,00, con straordinari obbligatori.
    La paga mensile è di 75 euro (757 yuan) ma il 44% viene dedotto per coprire le spese di vitto e alloggio…in camerate dove si ammucchiano lavoratori su brandine di metallo e con pasti a base di brodo di verdura (fonte : pag 138 L’Impero di Cindia) .
    Sospirando mi chiedo se sono io a vivere al di là dello specchio nel magico mondo della frutta candita, a diretto contatto con il mio archetipo, o se sono i nostri politicanti ad essersi trasferiti in un dantesco girone infernale e da lì fomentino tali aberrazioni?
    In tale maniera, signori, si ammazza la classe lavoratrice di tutto il mondo: in Cindia a causa dell’eccessivo lavoro, gli orari e le condizioni disumane, le malattie e gli incidenti senza copertura assicurativa…in occidente per assenza di lavoro!
    La classe operaia da noi muore a seguito dei licenziamenti e delle casse integrazioni accordate per decenni ad industrie che oggi vanno a produrre in Cina , dopo aver depauperato i nostri fondi contributivi.
    La crisi c’è ma non si risolve chiudendo le fabbriche italiane per andare in paesi dove le contribuzioni sociali e i diritti dei lavoratori sono chimere irraggiungibili.
Senza contare che gli scambi tra i nostri paesi portano, qua da noi, merce di ben scarso valore.
    Magari si potesse acquistare, sui nostri mercati, della salsa di soya originale o un trancio di tonno controllato. Quello che arriva è solo soya transgenica e tonno avariato in confezioni prive di etichetta.
    Poveri consumatori !
    Alla base di un buon accordo bilaterale non può esservi solo il rincorrere il profitto là dove si creano le condizioni per meglio attuarlo ma riuscire , con una politica intelligente, a calmierare il costo della energia ergendosi a difensori del territorio europeo.
Immagino l’esterrefatto operaio in cassa integrazione che, seduto davanti alla televisione, assiste al reportage da Nanchino sull’apertura di una nuova fabbrica di automobili italiane per il lancio, sul mercato asiatico, di una nuova berlina : la Perla !
    Già… l’individualismo è in crescita nel paese di Mao e si apre , per i costruttori di auto, un nuovo fruttuoso mercato composto da centinaia di milioni di persone.
    Ben venga il profitto della casa italiana se serve a garantire il prosieguo della produzione sul territorio nazionale.
    Ne ho forti dubbi perché so che quando si sfrutta qualcuno poi si tende a sfruttare tutti, concittadini compresi.
    Piuttosto sembra ormai necessario imparare la lezione e aprirsi al mondo di Internet e, grazie alla conoscenza dell’inglese, divenire competitivi nella qualità, con una produzione di grado elevato esclusivamente made in Italy…
   
Non irrigidiamoci nello sconforto ma rimbocchiamoci le maniche : abbiamo o no il Know How?
   
Si, sappiamo come realizzare un ottimo prodotto in ogni settore ma dobbiamo imparare a non farci copiare, creando contemporaneamente una nuova produzione, competitiva nei suoi valori intrinseci, un prodotto che sempre e comunque possa essere definito una nostra esclusiva, una Rolls Royce italiana.
   
Un gioiello per i mercati emergenti disponibile solo in Italia !
    Tutto è possibile basta volerlo !
   
Anche il magico mondo della frutta candita.
   
Bisogna solo muoversi in fretta… come chi ha la neve in tasca !

C U Soon ...o per meglio dire alla prossima!
Vostra
www.elygalleaniblog.com

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Ely Galleani
Dal ruolo di attrice a quello attuale di ragioniera, da moglie di Carlo Vanzina a single convinta.
Da amica dei registi Dino Risi, Mario Monicelli, Roman Polanski a Michelangelo Antonioni... Intreccia esperienze di vita con i pittori Mario Schifano, Alighiero e Boetti, Tano Festa. Un percorso vissuto fino all'ultimo respiro... in punta di piedi per non sprofondare nelle buche più dure.
Entusiasta nell'apprendimento del vivere, viaggia per conoscere , studia i geroglifici per scoprire nuove etimologie, impara a giocare con le parole per scoprire un nuovo significato, un filo conduttore.
Ama la tavola ... ma non ingrassare!
Conserva i sapori della vita,gli apprendimenti senza perdere il proprio lato infantile, il desiderio di giocare. Crede nel web, nella possibilità di una nuova forma di comunicazione


Ely Galleani


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