di Emilio Saturnini

Anni fa, il Governo degli Stati Uniti sperimentò un particolare siero (il fattore gen) su alcuni uomini dell'esercito al fine di realizzare finalmente il sogno di sempre: creare il Soldato Perfetto. Quel manipolo di uomini acquisì sorprendenti capacità ESP (percezioni extrasensoriali) e incredibili poteri al di là dei limiti umani. Ben presto, le O.I. (Operazioni Internazionali - la sezione governativa addetta alla sperimentazione del siero) persero il controllo sul Team 7 (il gruppo di uomini gen-attivi), che si allontanò dagli intrighi del Governo col tentativo di rifarsi ognuno una vita normale. E alcuni riuscirono a cambiare identità facendo perdere le loro tracce.
Niente di più sbagliato. Nessuno sapeva che il fattore gen poteva diventare ereditario. Nessuno eccetto i responsabili che anni fa iniettarono il siero in quegli uomini. Uomini oggi padri.
I loro figli, alcuni giovani appartenenti alla tredicesima generazione americana, una volta consci dei propri straordinari poteri, decisero di sfuggire nuovamente alle "premure" del Governo (ancora una volta convinto di poter usare tali prodigi per scopi bellici) e diventare autonomi.
I Gen 13 sono ragazzi degli anni Novanta, ragazzi che hanno poteri e problemi allo stesso tempo. Proprio questo feeling ha scaturito il successo del gruppo creato da Jim Lee, Brandon Choi, Jason Scott Campbell e Alex Garner e inaugurato la stagione dei supergruppi teen, ovvero l'era di giovani supereroi scansonati e un po' ribelli. Capaci insomma di rendere ogni cosa colorata e divertente. Proprio come il mondo in cui vivono, dove il rock è la colonna sonora ideale e tutto sembra così instabile. Così fragile.

Emilio Saturnini

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