Claire – Fermaaaati! Adesso, subito, immediatamente se no lo perdo …!
Max – Senti, cara, se non te ne fossi accorta starei andando a 130 sull’autostrada in corsia di sorpasso. Che faccio, inchiodo?
Claire – Ma guarda il cielo grigio di pioggia e lì, sospeso in uno strano equilibrio, l’arcobaleno … non ti dà i brividi?
Max – Certo, Judy Garland rediviva, sono tutto un tremore, ma, così per sapere, se mollo l’acceleratore a farmi evitare il botto ci pensa il mago di Oz?
Claire – Sei sempre il solito, dai accosta e parcheggia in quella piazzola che arrotolo i pantaloni, scavalco il muretto, cammino fra i cespugli, mi arrampico su uno di quegli alberi e scatto una foto che manco Helmut Newton …!
Max – Agli ordini! Ma, dico, ti sei accorta che tra il muretto e i cespugli c’è un fossato? Hai intenzione di lanciarti stile salto in lungo? No perché, se ce la fai, giuro, ti iscrivo alle olimpiadi!
Claire – No problem, lo sai che è da quando sono piccola che mi fiondo nella natura con nonchalance … e poi ricordi le parole della canzone Over the rainbow? L’ultima strofa dice più o meno così: “un giorno esprimerò un desiderio su una stella cadente mi sveglierò quando le nuvole saranno lontane dietro di me dove i problemi si fondono come gocce di limone lassù in alto, sulle cime dei camini è proprio lì che mi troverai da qualche parte sopra l'arcobaleno ci sono i sogni che hai osato fare, oh perché, perché non posso io?”
Max – Uahooo, sì sì fa proprio così ma tu, invece, te lo ricordi che, nel film, Dorothy ad un certo punto incontra uno spaventapasseri nella città di smeraldo?
Claire – Certo, embè?
Max – No, niente, è il mio personaggio preferito e le sue parole ora risuonano chiare nella mia mente … perfette per il contesto direi.
Claire – Ma che parole, scusa?
Max – Quando Dorothy incontra lo spaventapasseri parlante appeso a un albero gli chiede se deve andare a destra o a sinistra. Lui, che al posto del cervello ha della paglia, la confonde dicendo prima che deve andare a destra, poi a sinistra, poi ancora a destra e così via. E poi, quando lei gli chiede come faccia a parlare se non ha il cervello, ecco la sacrosanta risposta: “ Ah non ne ho idea... ma c'è un mucchio di gente senza cervello che chiacchiera sempre”…
Claire – Accidenti che humor, che velata allusione, mi sto scompisciando dalle risate … ma sai che ti dico è vero, in questo momento, sono proprio senza cervello … perché è volato lassù tra quelle righe colorate insieme al mio cuore … lanciami lo smartphone che lo raggiungo … oh issa, oplà, uno due tre, … click!

Chiara Bolognini

Chiara Bolognini è giornalista, con un’insana passione per la comunicazione (a 360°) e il marketing. Ha scritto per il Resto del Carlino e ha collaborato con RAI YOYO, RAI SMASH e RAI TRADE come autrice e ufficio stampa. Ha lavorato presso l’Università degli Studi di Ferrara come docente di giornalismo scientifico e new media. Attualmente lavora presso la web tv dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale come redattrice e si occupa principalmente di servizi di approfondimento, interviste e reportage (www.ispra.tv). E’ la referente italiana del network dei comunicatori ambientali dell’EEA, l’Agenzia Europea dell’Ambiente. Svolge attività di consulenza nei settori di relazioni pubbliche, fundraising, marketing sociale e istituzionale. E’ counselor in formazione, con specializzazione in ambito sanitario e creativo. Ha fondato il progetto Tu come me (www.tucomeme.it), dedicato alle donne colpite dal cancro al seno. Ha scritto tre libri: «Lupo chi legge» (Di Renzo Editore), «I Diritti dei bambini a fumetti» (Comune di Roma – Associazione Girotondo per i diritti dei bambini) e «Buone Notizie» (Centro ferrarese contro la fame nel mondo). Cura la rubrica Imagination&Revolution per Simonelli Editore.