Roma, 21 Gennaio 2008
-
n.
1
-
2 -
3 -
4 -
5 -
6 -
7 -
8 -
9 - 10
Ma che cactus dici?
Claire: Ehi, sai che ho sentito stamattina alla radio?
Max: Eccola che ricomincia, ma dico io almeno quando stiamo mangiando non potremo entrare in una fase di rilassamento generale?
Claire: Hanno detto che un ricercatore italiano è riuscito a dimostrare che le piante parlano! I più loquaci pare siano i pomodori…
Max: E l’insalata come si è classificata? Sai giusto per sapere… non vorrei che cominciasse a inveirmi contro mentre la infilzo con la forchetta!
Claire: Sei sempre il solito, guarda che è una cosa seria. La ricerca dimostrerebbe che le piante comunicano attraverso la telepatia, mentre studi di laboratorio proverebbero che le piante di appartamento sarebbero addirittura capaci di leggerci nel pensiero.
Max: Vivaddio almeno l’edera che spenzola dalla libreria può capirmi, ho deciso la nomino mia psicologa personale, terapia anti stress in formato vegetale e, già che ci sono, da domani invece dell’acqua le do da bere un bel Chianti, con buona pace dei suoi neuroni.
Claire: Guarda che non sei affatto spiritoso. Se credi che le piante non abbiano un cervello ti sbagli di grosso. Infatti eminenti psicologi parlano chiaramente di “comportamento "intelligente"che parrebbe presupporre l’esistenza di una specie di sistema nervoso, o addirittura di un cervello pensante. Non ti sembra strano, ad esempio, che l’orchidea Trichoceros parviflours renda i suoi petali simili alla femmina di una varietà di mosche, così che il maschio, tratto in inganno dalla perfetta imitazione, tenti l’accoppiamento, impollinando così l’orchidea stessa?
Max: Lo dicevo io che il Trichoceros parviflorus se dava da fà…ma che ti sei bevuta? Non avrai mica finito il Chianti che poi la mia edera-psicologa mi rimane a bocca asciutta… e che cavolo!
Claire: Che disfattista, miscredente, impertinente! Allora vatti a leggere Aristotele, se proprio lo vuoi sapere pure lui diceva che le piante hanno un’anima. Poi lo scienziato Carl Von Linné, iniziatore della botanica moderna, ha proclamato che le piante si differenziano dagli animali e dal genere umano soltanto per l’assenza del movimento, e poi ancora è arrivato Charles Darwin, che ha dimostrato come i viticci, per esempio, abbiano una propria capacità di movimento indipendente. Insomma non solo parlano ma le piante si muovono pure!
Max: Sì, ma dillo piano però se no la mia edera-psicologa a sentirti prende il volo e fugge alle Bahamas per un recupero esistenziale.
Claire: Il che non mi stupirebbe affatto visto che ci sono anche piante perfette per i viaggi…Lo sostengono, ad esempio, Tompkins e Bird, e dicono che "sono anche sensibili all’orientamento e... al futuro. I due raccontano che pionieri e cacciatori delle praterie nella valle del Mississippi scoprirono una pianta girasole, il Silphium laciniatum, le cui foglie indicavano loro esattamente i gradi della bussola.
Max: Ah no questa poi! Ma che Cactus dici?!
Chiara Bolognini
www.maxandclaire.it
Hai qualche commento da
fare? Inseriscilo subito tu stesso su
The Web Park Speaker's Corner
Chiara Bolognini
da grande voleva fare il
capocantiere come il suo papà, ma la passione per l'Alfieri ha fatto sì che fosse in altre faccende affaccendata. Dopo la laurea in lettere classiche (scandita dal felice augurio di tutti gli astanti "finirai sotto un ponte"), ha iniziato la sana gavetta di giovane reporter con un'intervista a un benzinaio di un paese di tremila abitanti in virtù del suo titolo di Presidente Avis. Ha usato la penna come una spada in tutte le piccole redazioni dove ha lavorato (Resto del Carlino in primis) prediligendo le inchieste su mala sanità, polo chimico, rischio ambientale. Arrivata a Roma per Amore, ha lavorato per due anni in una casa editrice come ufficio stampa e poi, dopo essersi specializzata in comunicazione aziendale e copywriting con master e corsi vari, ha scelto la via della libera professione con
Max&Claire.
Attualmente è consulente di comunicazione per enti pubblici (Apat -
Ministero dell’Ambiente), università e aziende private, progetta e fa
realizzare piani di comunicazione, organizza eventi e svolge attività di
ufficio stampa e pubbliche relazioni. Post mortem di sicuro finirà nel girone dei golosi...
Max&Claire
Il nostro biglietto da visita è la poesia Lentamente di Pablo Neruda e il nostro motto Finchè il sole brilla nel cielo non ho il diritto di
essere triste (parola di Anna Frank). Detto questo, Max&Claire esiste
per "colpa" di un sogno. Quello di Chiara e Massimo, coppia iperattiva
malata di creatività che un bel giorno ha deciso di aprire bottega come
artigiana della comunicazione.
Giornalista con master in comunicazione aziendale e il pallino del greco
antico lei, uomo marketing con la passione delle nuove tecnologie lui,
un bel giorno hanno deciso di sfruttare la rete dei contatti maturati
nel tempo per creare uno staff di consulenti da coinvolgere in modo
mirato su progetti di comunicazione rivolti ad aziende, scuole, privati.
Docenti, giornalisti, pubblicitari, tecnici video, video artisti,
grafici vengono contattati e messi all'opera per confezionare l'abito su
misura per il cliente, in un'ottica di rapporto umano ed esclusivo.
Per saperne di più
www.maxandclaire.it
|