Roma, 10 Gennaio 2008
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Costi quel che costi,
ce ne andiamo
in Val d’Aosti…
Max: Mi sa che quest’anno niente ferie con tutto quello che avremo da fare… e vabbè ci rifaremo l’anno prossimo.
Claire: Aridaie col pessimismo cosmico. Ma, dico io, siamo solo a gennaio e già ti preoccupi delle ferie? Lo sai che poi alla fine da qualche parte andiamo sempre, la mente e il corpo hanno bisogno di riposo e staccare fa bene!
Max: Sì è vero meno male che ci sei tu con le tue mitiche soluzioni last minute…come quella dell’anno scorso, agosto a Otranto con 45 gradi all’ombra e un formicaio di bagnanti urlanti a mollo in un mare bollente…ah no, grazie, stavolta passo.
Claire: Uffa ma è colpa mia se, quando si deve decidere dove andare, io mi presento con almeno cento idee e tu con il solito ritornello “A me va bene tutto, decidi tu”? Salvo poi rompere le scatole per tutta la vacanza, sbuffare al minimo imprevisto e rimanere in spiaggia completamente vestito, come un tuareg nel deserto. Solo che per fasciarti la testa, invece del loro copricapo, tu adoperi il giornale.
Max: Scusami tanto se io mi preoccupo che tu sia felice, sai benissimo che odio il mare, con annessi e connessi. E allora, zitto zitto, mi metto lì sullo sdraio e leggo leggo leggo…mentre tu sguazzi ridente come una papera in ammollo.
Claire: Veramente mi chiamavano Esther Williams e ho vinto per due anni di seguito i campionati scolastici, altro che papera. E poi possibile che non riesca ad apprezzare gli enormi piaceri che offre l’acqua del mare con il suo profumo, i suoi colori, il suo sale levigante. Dentro l’acqua ci si può fare di tutto: nuotare, passeggiare, correre, giocare. Certo per la lettura del giornale qualche controindicazione c’è…
Max: Che spiritosa! Ma vuoi mettere con il verde riposante, l’aria fresca, il silenzio, la frescura di un bel paese di montagna? Sintesi sublime di relax, natura, benessere, cultura. Altro che sabbia e acqua colorata d’Egitto.
Claire: Ok allora quest’anno si fa come vuoi tu, si va in montagna, magari in una bella baita isolata da tutto così quando mi sveglio posso cantare come Biancaneve tra gli uccellini in festa piroettando come Carla Fracci. Mi ci vedo sai?
Max: Guarda che ti farebbe bene, molto meglio del sole che fa venire le rughe e rovina la pelle. E poi potresti davvero trovare nuove fonti di ispirazione, cercando la spiritualità dentro e fuori di te.
Claire: Aiutoo ora mi diventa pure mistico. Scherzi a parte c’è un posto in particolare dove ti piacerebbe andare, a parte la Baviera che resta sempre al vertice della tua top ten?
Max: Ma non saprei, certo la Baviera è la Baviera. Però anche in Italia ci sono dei posti meravigliosi in Trentino o in Val d’Aosta ad esempio.
Claire: Bene. Allora è deciso: costi quel che costi ce ne andiamo in Val D’Aosti!
Chiara Bolognini
www.maxandclaire.it
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Chiara Bolognini
da grande voleva fare il
capocantiere come il suo papà, ma la passione per l'Alfieri ha fatto sì che
fosse in altre faccende affaccendata. Dopo la laurea in lettere classiche
(scandita dal felice augurio di tutti gli astanti "finirai sotto un ponte"),
ha iniziato la sana gavetta di giovane reporter con un'intervista a un
benzinaio di un paese di tremila abitanti in virtù del suo titolo di
Presidente Avis. Ha usato la penna come una spada in tutte le piccole
redazioni dove ha lavorato (Resto del Carlino in primis) prediligendo le
inchieste su mala sanità, polo chimico, rischio ambientale. Arrivata a Roma
per Amore, ha lavorato per due anni in una casa editrice come ufficio stampa
e poi, dopo essersi specializzata in comunicazione aziendale e copywriting
con master e corsi vari, ha scelto la via della libera professione con
Max&Claire.
Attualmente è consulente di comunicazione per enti pubblici (Apat -
Ministero dell’Ambiente), università e aziende private, progetta e fa
realizzare piani di comunicazione, organizza eventi e svolge attività di
ufficio stampa e pubbliche relazioni. Post mortem di sicuro finirà nel
girone dei golosi...
Max&Claire
Il nostro biglietto da visita è la poesia Lentamente di Pablo Neruda e il nostro motto Finchè il sole brilla nel cielo non ho il diritto di
essere triste (parola di Anna Frank). Detto questo, Max&Claire esiste
per "colpa" di un sogno. Quello di Chiara e Massimo, coppia iperattiva
malata di creatività che un bel giorno ha deciso di aprire bottega come
artigiana della comunicazione.
Giornalista con master in comunicazione aziendale e il pallino del greco
antico lei, uomo marketing con la passione delle nuove tecnologie lui,
un bel giorno hanno deciso di sfruttare la rete dei contatti maturati
nel tempo per creare uno staff di consulenti da coinvolgere in modo
mirato su progetti di comunicazione rivolti ad aziende, scuole, privati.
Docenti, giornalisti, pubblicitari, tecnici video, video artisti,
grafici vengono contattati e messi all'opera per confezionare l'abito su
misura per il cliente, in un'ottica di rapporto umano ed esclusivo.
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