L'occhio indiscreto
Poltronissima di Prima Visione

           di Luca Dresda


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THE GLADIATOR
di Ridley Scott
Con: Russel Crowe, Richard Harris, Oliver Reed, Connie Nielsen, Joaquin Phoenix.
Genere: Storico (Fiction)
Durata: 2 ore e 30 minuti circa.

Erano anni che non andavo a vedere un filmone del genere. Siamo nella Roma Imperiale del 200DC circa, in una fase in cui Roma dominava su un quarto della popolazione mondiale e aveva raggiunto se non superato la vastità dell'Impero di Alessandro il Grande. Mancavano soltanto delle popolazioni barbariche della Germania. Gente orgogliosa, battagliera che non si sarebbe piegata fino all'ultima goccia di sangue.
L'imperatore Marco Aurelio sogna d'interrompere questa catena infinita di battaglie, e di costruire una Roma libera dalla corruzione dei politici. La tanto agognata pace. Un giorno riusciremo poi a capire come mai, invariabilmente, chi promette pace alla prima decisione dichiara guerra!? Comunque, l'imperatore è anziano, non vivrà ancora a lungo. Questo lo spera il figlio Commodo, e la ragione è abbastanza intuibile. Ambizione, sete di potere, ma soprattutto un profondo bisogno di amore che il padre non gli ha mai concesso, disistimandolo con tutto se stesso.
Il vero trionfatore, però, delle guerre Germaniche è il Generale Massimo, un uomo fiero e fedele, dai principi saldi e rigorosi. Qui ci sarebbe da discutere. La ricostruzione storica tentenna un po'. Si, è difficile ricostruire la mentalità quotidiana dell'epoca, il loro modo di comunicare, di tramare, e soprattutto qual era il concetto di lealtà allora? Come era introiettato? E come rendere comprensibile a noi contemporanei una ricostruzione storica "fedele"?
Mi domando tutto questo, perchè mi riesce difficile pensare che un Massimo, soldato abituato a far saltare teste e a squartare nemici, sapesse fare altro che non fosse ubbidire. Ora, concepire l'ubbidienza come un valore morale, è quanto meno opinabile... mi sembra una concessione alla voglia di eroismo degli spettatori NordAmericani. Ok. L'Imperatore dice in privato a Massimo che dovrà essere lui il suo successore, e che fa il Generale? Vuole pensarci, lui non è un politico, il suo unico desiderio è di ritornare a casa e rivedere moglie e figliuolo che non vede da due anni, trecentosessantaquattro giorni e una mattina. (La moglie è Giannina Facio e il bimbo è il filgio di Benigni in "La vita è bella").
Ve l'ho detto, è un uomo integerrimo, con un cuore e con gli attributi, abituato acombattere, a guidare, a uccidere, ma sempre e soltanto su ordine superiore. E come reagisce Commodo messo di fronte alla sua estromissione dal padre? Questo è un momento molto bello. Un padre che confessa al proprio figlio di non stimarlo abbastanza da lasciargli il suo impero, e che il fallimento del figlio significa il suo proprio fallimento come padre! Nell'antichità probabilmente le relazioni genitori figli erano colorate di sopraffazione, magari di dominio assoluto, ubbidienza e devozione. Un padre generava un altro se stesso e vi proiettava tutte le sue aspirazioni per continuare a vivere attraverso di lui. Pensiamo ad Alessandro il Grande e suo padre Filippo II. Mai figlio fu tanto zelante nel seguire le tracce paterne!
Questo film ha usufruito di un apporto digitale incredibile. Una Roma ricostruita con tecniche da mozzare il fiato. Poi, ognuno di voi potrà scrutare le incoerenze e gli anacronismi, oppure le approssimazioni topografiche della città eterna. In verità, il colpo d'occhio è affascinante. Ogni battaglia, ogni combattimento nell'arena o nel Colosseo (a proposito, all'epoca non si chiamava Anfiteatro Flavio?) sono montati con ritmo incalzante da togliere il fiato. Ridley Scott è un grande. Ecellente soprattutto la scelta di questo Russel Crowe che ha fatto molti film interessanti come "TheInsider" o "L.A.Confidential", ma che io non avevo mai visto lo confesso.Un attore misurato e allo stesso tempo magnetico. Difficile mistura.
Non c'è molto altro da dire. E' un film cinematografico per eccellenza.La storia in sé ha anche dei rallentamenti e delle ovvietà che possono risultare superflui, ma lo spettacolo è assicurato, e in fondo una bella serata di svago è quello che ci vuole ogni tanto. Da non perdere assolutamente!
P.S. Mi scordavo, vedetelo solo su maxischermo. ok?

Luca Dresda

 


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