L'occhio indiscreto
Poltronissima di Prima Visione

           di Luca Dresda


n. 1 2

NOTTING HILL
di Roger Mitchell
Genere: Commedia
Durata: 124 minuti circa

 

Come debutto per questa Rubrica, ho scelto di raccontare l'impatto che può avere un film che adesso va per la maggiore e che sta sbancando nelle sale di tutto il mondo:Notting Hill, appunto.
Partendo dalla domanda che campeggia su tutti i cartelloni pubblicitari, ci rendiamo subito conto come sia facile immaginarsi la storia, quanto faccia parte di un bagaglio di sogni che abbiamo vissuto quasi tutti, in modo speciale noi cinefili incalliti. Il cinema ci accompagna, ci culla, a volte guida i nostri gusti, ci condiziona e volentieri mette in gioco i nostri desideri anche più incoffessabili. Ebbene, questa commedia dai toni delicati e sofisticati, degna della migliore stirpe anglosassone, riesce ad arrivare esattamente dove tutti noi ci aspettiamo che arrivi senza per questo tralasciare quelle tappe intermedie fatte di imprevisti ed ostacoli che fanno delle fiabe romantiche dei racconti che tutti noi desideriamo sentirci ripetere all'infinito.
Ma torniamo alla domanda che presenta il film: «Può l'attrice più famosa del mondo, innamorarsi di un uomo qualsiasi? » (è un po' parafrasata ma il senso rimane)
Che cosa vogliamo rispondere? Quando l'uomo semplice, della strada, il libraio in bolletta, il predestinato, si chiama Hugh Grant...è difficile immaginare che sprechino cotanto sex-symbol !?
Eppure nulla è scontato nel modo in cui noi poveri mortali viviamo queste fiabe dall'apparenza scontata. E l'industria cinematografica lo sa. Eeh, se lo sa!? Noi conosciamo le premesse, conosciamo gli attori (Lei è Julia Roberts) eppure ci immergiamo in questo viaggio con il massimo grado di ingenuità, come se fosse la prima volta.
Ma cosa potrà mai accadere di così diverso dal solito? Domanda da mille punti. E' il mistero delle fiabe. Non importa se conosciamo i personaggi, le atmosfere, lo svolgimento e anche il finale, l'importante è viverle di continuo, risvegliare quelle emozioni semplici che sono il pane quotidiano della nostra esistenza. E nulla come il cinema riesce a metterle in scena suscitando in noi un'attrattiva dal sapore antico.
Che cosa aggiungere? Ah si.... la chicca di questo gioiello. Il convivente del libraio. Un pittore squattrinato, folle e trasandato all'ennesima potenza che viene definito nel film il "masturbatore gallese". Un regalo degli autori. Solo gli inglesi riescono a trarre poesia da un personaggio così assurdo e pazzoide. Anche lui avrà il suo buon tornaconto, visto che nelle fiabe la felicità si nasconde proprio laddove pareva essersi allontanata per sempre. Risate e romanticismo q.b. Gli ingredienti per un piatto delicato e saporito al tempo stesso.
Buona Visione.

Luca Dresda

 


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