*UN GRANDE RITORNO* *UN GRANDE RITORNO* *UN GRANDE RITORNO*

3 novembre

Alla stess'ora, sulla stessa via

ove giurasti amore eterno a un fesso,

guardavi col tuo corpo innamorato,

gravido di promesse e fanatismo,

il solo uomo che t'ha conquistato.

Era il vero ritratto dell'amore,

quello che davi adesso all'uomo forte,

che col suo genio t'ha stregato il cuore.

Lui non si piange addosso, ha la certezza

che gli deriva dalla grata sorte:

ha del tuo amore consapevolezza.

Basta guardarvi per capir ch'è vero,

che - questo vuoi! - riesce a dominarti.

Ti c'è voluto un quasi un mese intero

per ritrovare l'ovile, ed esaltarti.

E due giorni, nel mezzo, cosa sono?

Solo quattr'o cinque ore di passione,

un diversivo per non impazzire.

Quella storia ti prese un po' la mano,

ma tosto tornò il genio e l'ossessione,

perciò, col fesso bastò dire basta, dire

che il Ciel temevi, e la vendetta,

che ancor l'amavi più della tua vita...

ma in nome dell'amore così grande

la rinuncia aspettavi. Ed è finita.

E il fesso?

Il fesso rinsavisce e, alla bisogna,

saggio diventa, conta fino a cento,

ricaccia in gola il pianto e più non sogna.

Impara a non fidarsi dell'istinto

e alla ragione innalza un monumento.

 

 

Fine della Prima Parte