*UN GRANDE RITORNO* *UN GRANDE RITORNO* *UN GRANDE RITORNO*
Non riesco a rubare al tempo quest'attimo di felicità. Troppe angustie mi rodono l'anima. Dopo un attimo, però, mi lascio andare totalmente. Mai, il nostro stare insieme fu così silenzioso.
Ci rincantucciamo nell'angolo buio, nel nostro angolo. Lei è così avida che mi spaventa. Per due volte, m'accorgo, va in estasi per carezze innocenti. Si scatena una furia inarrestabile, paragonabile a quella di Adamo ed Eva nel giorno che scoprirono la loro sessualità. Poi, in un rantolo, le sfugge una frase: «Sono una puttana...». Il che, invece di bloccarmi, mi dà nuova carica. Questo piacere non dovrebbe finire mai. Non mi guarda più negli occhi. Vorrebbe parlare ma si costringe a tacere. Forse sa che ho capito. Ci rialziamo, stanchi ma non sazi. Ci abbracciamo per quello che, intuisco, dovrebbe essere un addio. Ma è l'inizio di altre due sfrenatissime ore d'amore.
Tornando a casa, trovo Kramer con la bandiera della Juve in mano e quella della Ferrari sotto i piedi.