*UN GRANDE RITORNO* *UN GRANDE RITORNO* *UN GRANDE RITORNO*
11 ottobre
- Un buffo guardiano dalla faccia rubizza mi porta le "derrate" della settimana: 8 carote, due pomodori, un uovo e tre fette di pane biscottato. Noto che sono confezionati sotto vuoto. Anche il latte ed il the sono in contenitori igienici. Le cose stanno cambiando, almeno per quanto riguarda l'igiene.
- Mentre sistemo queste povere cose nello scaffaletto, sento entrare qualcuno: è Deianira. Le vado incontro felice, ma noto, con disappunto, che il suo dolcissimo sguardo diventa duro, quasi feroce. È fredda, scostante. Cerco comunque d'abbracciarla, ma lei mi respinge. Non capisco e m'indigno; lei taglia corto:
«Chi è Altea?».
(Gelosia, dunque? ). Invece di spiegarmi le domando, a mia volta:
«Perchè me lo chiedi?»
Per tutta risposta lei mi prende per mano e mi conduce contro la parete di fondo sulla quale spicca un graffito molto grande "ALTEA WAS HERE". Resto stupefatto; non riesco proprio a ricordare di averlo scritto - non ne avrei avuto alcuna ragione: in inglese, poi! - anche se quella sul muro è fuor di dubbio la mia calligrafia. Lo smarrimento comunque, non mi impedisce di raccontarle della mia innocente amicizia con la giovane poetessa siciliana. Lei non si lascia rassicurare ed esce, rossa in viso, senza dire più una parola. Penso, e me ne vergogno, che io non le ho mai chiesto nulla del suo rapporto con Ggenio.
- Vorrei urlare, però finisco per assumere la congeniale posizione dell'attesa. È meglio aspettarli, gli sviluppi, quando sai che non hai alcun modo per condizionarli o modificarli. Così decido di leggere il poema del grande Giorgio. La lettura prende molte ore e, alla fine ho un po' di mal di testa. Indosso la sgualcita tuta da ginnastica, le scarpe leggere e m'avvio verso il lato sud. Giunto nei pressi della parete muschiosa m'accorgo che, sulla stessa, spicca una scritta identica a quella del muro di casa mia: "ALTEA WAS HERE". Un altro mistero, dunque.
- A casa mia scopro, tra le altre, una centuria diretta proprio a me. Sul foglietto leggo:
"Mistero tra i misteri nel tuo cuore, Amor s'indigna e piange di dolore. Fuggi che presto sconterai la pena, d'amare, non riamato, una sirena. Dal mondo esterno giungerà un messaggio che ti regalerà forza e coraggio!"
- Sono esausto al punto che non termino nemmeno di cenare, lasciando nel piatto un mozzicone di carota. Nel dormiveglia mi par di vedere l'Etna eruttare gli zoccoli d'oro d'Empedocle.
[Continua]