Tempo fa le notizie correvano a piedi
Il piu famoso corridore dell’antichità è naturalmente il Fidippide che nel 490 a.c. portò ad Atene la notizia della vittoria degli Ateniesi sui Persiani a Maratona ( Marathon in greco significa campo di finocchi) correndo per 42,195 Km e morendo sfinito all’arrivo. Da questa corsa nacque la maratona olimpica e gli atleti che la corrono sono detti maratoneti alias campodifinocchietti.
Gli storici non sono tutti concordi, ma pare che lo stesso Fidippede o un Filippide corse anche per 240 km in due giorni prima della battaglia, mandato dagli Ateniesi a Sparta per chiedere aiuto.
Nell’antica Grecia era figura importante l’emerodromo ( in greco correre di giorno) che copriva notevoli distanze per portare messaggi e notizie. E in alcuni popoli antichi, anche precolombiani nel continente americano, il correre era una professione quasi sacra di alcuni corridori che praticavano il celibato e seguivano diete alimentari speciali.
La parola «corriere», che ha ora vari significati anche legati alla notizia, nasce appunto dal correre di quelli che portavano notizie e messaggi, perché questi viaggiavano solo sulla bocca di uomini o su testi scritti portati da uomini. Ragionando su certe vicende storiche ci si chiede come potevano reagire abbastanza in fretta a certe vicende lontane alcuni protagonisti della storia. Potevano reagire abbastanza n fretta perché vi era un formicolio di corrieri che correvano qua e là in continuazione in corse anche regolari e programmate. A piedi e per quelli che se lo potevano permettere a cavallo.
E gli eserciti ? Il percorso giornaliero standard di una legione romana era tra i 30 e i 36 km con carico sulle spalle di 30 kg salvo emergenze. Giulio Cesare nella guerra contro Vercingetorige fece marciare i suoi per circa 75 km in 27 ore inclusa una battaglia. Una legione romana in marcia occupava circa 4 km di strada e un esercito completo circa 20 km. Quando l’avanguardia arrivava la retroguardia aveva iniziato da poco a muoversi.
Gli eserciti medievali erano molto meno organizzati e si presume che marciassero, più o meno, agli stessi ritmi.
Mentre gli eserciti di Napoleone avevano un percorso giornaliero, a seconda delle esigenze tattiche, tra i 20 e i di 60 km con sosta a metà giornata. Salvo emergenze. Nella prima campagna d’Italia (1796- 97), la divisione di Massena aveva combattuto un giorno nella zona di Verona, aveva poi marciato tutta la notte per giungere a Rivoli e combattere tutto il giorno successivo e rimettersi in movimento marciando la notte e il giorno dopo, per un ultima battaglia a Mantova il giorno successivo. ( Le campagne di Napoleone – di G.Chandler ).
Ora gli eserciti vengono trasportati, anche se la capacità a marciare è tuttora importante. Nell’esercito svizzero per diventare ufficiali bisogna, tra l’altro, marciare per 100 km con sulle spalle tutto il necessario, bellico e non, in 24 ore. Ma la prova non è di un singolo, ma di un drappello di sei e devono arrivare tutti, cosicché partono anche con un barella ripiegabile che deve servire a portare un eventuale malato o ferito.
Poi ci sono anche quelli che fanno cose straordinarie, quasi sovrumane, per spirito sportivo. La corsa attorno al Monte Bianco da Chamonix a Chamonix consiste nella salita e discesa di diversi colli tra Francia, Italia e Svizzera per 171 km e circa 10.000 metri di dislivelli. Il vincitore 2018 ci ha messo 20 ore, 44 minuti e16 secondi !
Ettore Falconieri
twitter@falconierettore
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